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Vi racconto cosa farà la Nato in Ucraina

Le manovre della Nato sullo spettro di una guerra in Ucraina. L'analisi di Pietro Batacchi, direttore di Rid (Rivista italiana difesa)

 

Dopo mesi di manovre e “build-up” russo ai confini, e lo spettro di una guerra in Ucraina, la Nato sta correndo ai ripari cercando di mettere in campo una risposta per riportare a più miti consigli Putin.

Proprio ieri è iniziata nel Mediterraneo l’esercitazione Neptune Strike 2022 che coinvolge unità danesi, norvegesi e non solo ma, sopratutto, la portaerei americana USS Harry Truman passata per l’occasione sotto il comando diretto della Nato, in particolare di StrikeforNato, ovvero il Comando navale proiettabile di Saceur ( Supreme Allied Commander Europe’s).

Con la Truman anche l’incrociatore classe Ticonderoga Uss San Jacinto.

LA POSIZIONE DI PAESI NATO SULLA CRISI UCRAINA

Nei giorni scorsi, altri Paesi Nato si erano già espressi circa la crisi ucraina. La Danimarca, per esempio, ha deciso di schierare una fregata nel Baltico e 4 F-16 in Lituania a supporto della missione Nato Air Policing, mentre anche la Spagna sta inviando non meglio precisate unità nel Mediterraneo Orientale e considerando lo schieramento di caccia in Bulgaria.

LE PAROLE DI MACRON

Il Presidente Macron si è detto disponibile a inviare truppe francesi in Romania, sotto comando Nato, e pure l’Olanda dispiegherà in Bulgaria 2 F-35 a partire da aprile, sempre nel quadro della missione Air Policing.

LE MISURE AMERICANE

Tutto questo mentre il Pentagono ha messo in massima allerta 8.500 soldati sul suolo americano: in 5 giorni, qualora le circostanze lo richiedessero, potrebbero essere rischierati in Europa (sia nell’ambito della Nato Response Force sia esternamente a tale ambito).

LE CONTROMISURE DELL’ALLEANZA ATLANTICA

Insomma, la Nato sta prendendo delle contromisure per rispondere al rafforzamento del dispositivo militare russo sul confine ucraino. L’obbiettivo dell’Alleanza è duplice. Da un lato, rassicurare i Paesi membri del fianco orientale, dall’altro rafforzare il proprio deterrente segnalando a Putin che ogni eventuale iniziativa russa in Ucraina avrebbe un costo molto alto.

 

Articolo pubblicato su rid.it

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