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Vaccini Ue

Tutti gli spionaggi tra Unione europea e Georgia

L'Unione europea ha convocato l'inviato della Georgia a Bruxelles per chiarire il presunto spionaggio di diplomatici europei da parte dei servizi di sicurezza georgiani. Il punto di Giuseppe Gagliano

L’Unione europea ha convocato il principale inviato georgiano a Bruxelles, in risposta alle accuse secondo cui i servizi di sicurezza georgiani spiavano diplomatici europei, americani e non solo. Le accuse sono emerse da una vasta raccolta di documenti, che sono stati rilasciati ai media da un informatore anonimo all’inizio di questo mese.

I documenti sembrano confermare i sospetti di lunga data tra molti nell’ex Repubblica sovietica: che il Servizio di sicurezza dello Stato georgiano (SSS) abbia spiato membri del clero, nonché politici dell’opposizione, giornalisti e altri. Ma i documenti affermano anche che l’SSS ha spiato i diplomatici dell’Unione Europea, degli Stati Uniti, di Israele e di altri paesi, che sono di stanza nella capitale georgiana Tbilisi. Tra coloro che sarebbero stati presi di mira c’è l’ambasciatore dell’Unione europea in Georgia, Carl Hartzell.

Il Servizio europeo per l’azione esterna, che è l’ufficio diplomatico ed estero di politica estera dell’Unione europea, ha descritto le rivelazioni come “una questione molto seria” e ha aggiunto che hanno “implicazioni nel quadro della Convenzione di Vienna [sulle] relazioni diplomatiche”.

Secondo quanto riferito, mercoledì l’Unione europea ha convocato l’ambasciatore della Georgia a Bruxelles, Vakhtang Makharoblishvili, per presentare una denuncia formale. L’ambasciatore Hartzell ha affermato che il “volume e la natura” del presunto spionaggio è andato “oltre le normali attività dei servizi di sicurezza” e “ha sollevato seri interrogativi sulle relazioni” tra la Georgia e l’Occidente.

Nel frattempo, il primo ministro della Georgia, Irakli Gharibashvili, ha descritto le rivelazioni nei documenti trapelati come “fabbricazioni e falsificazioni” e ha accusato gli oppositori politici del suo governo di averle divulgate alla stampa. Ha anche difeso la condotta della SSS, affermando che l’agenzia “conduce [solo] legittime intercettazioni telefoniche entro i limiti stabiliti dalla legge [georgiana]”.

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