CAPODANNO TRUMPIANO
Capodanno a Mar-a-Lago. "Sobria la cena di gala aperta, nella casa di un sedicente grande consumatore di hamburger e patate fritte, da un antipasto sicuramente salutare (una composizione multicolore di vegetali, quasi tutti crudi) e chiusa con un piccolo dessert. Poi via alle…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
NOTIZIE DA EVIN SU CECILIA SALA
"Cecilia Sala non vede nessuno dal 27 dicembre, dal giorno in cui ha incontrato l’ambasciatrice Paola Amedei. Non vede nemmeno le guardie che la spiano e la controllano, perché le passano il cibo — molti datteri — da una fessura della porta. Non ha ricevuto nessun pacco. Nessun…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
COME VA IL BUSINESS DEI PODCAST
"Il limite dei podcast riguarda anche il loro modello di business: a parte i nomi più noti, quasi tutti gli altri non fanno davvero soldi con i podcast. Le società di produzione di contenuti, quantomeno in Italia, ormai dedicano gran parte delle proprie energie a sviluppare…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 1, 2025
LA BORSA FA LE SCARPE A GEOX
Borsa, pesante calo di Geox (-8%) che ha annunciato un nuovo piano industriale affiancato da una manovra finanziaria che prevede un aumento di capitale fino a 60 milioni di euro sostenuto dalla cassaforte della famiglia Polegato e azionista di controllo della società. (Radiocor)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
Geox. "Nei primi nove mesi del 2024, il fatturato si è fermato a 525,45 milioni, con un calo annuo di quasi il 10% a causa anche del rallentamento della Russia, dove Geox ha sempre continuato a operare anche dopo la guerra in Ucraina, così come di quello del Nord America".…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
Geox. A novembre, «con l’obiettivo di meglio rispondere alle esigenze distributive del gruppo», l’azienda di calzature aveva deciso di «terminare le attività dirette negli Stati Uniti e in Cina», dove operava con società rispettivamente in perdita operativa nel 2023 per 1,5 e 2,4…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
CARO PEDAGGIO, BUON ANNO
A partire dall'1 gennaio 2025, scatta l'aumento per i pedaggi sulle autostrade italiane dell'1,8%, in linea con il tasso programmato di inflazione. Questo incremento interesserà i 2.800 chilometri di rete gestiti da Autostrade per l'Italia. L'aumento riguarderà anche la…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
CROLLANO I PIANI EMIRATINI DI CATELLA
Finisce quasi subito su un binario morto l’alleanza nell’immobiliare di lusso nata da poco fra Manfredi Catella, il numero uno di Coima sgr (che opera nella gestione di fondi immobiliari), e l’emiratina Emaar Properties, con oltre 36 miliardi di dollari in gestione, proprietaria…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
BOCCATE DI GAS
«L’indice di riferimento del mercato italiano del gas due giorni fa ha sfiorato i 50 euro a megawattora, il valore più alto dell’ultimo anno. E la media del 2024 continua a rimanere al di sopra dei 40 euro e dei livelli pre-crisi: il tema della sicurezza energetica c’è, ed è una…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
Con la scadenza dell'accordo stipulato nel 2019, da ieri il gas russo non transita più attraverso l'Ucraina. La rotta rappresenta solo il 5% del fabbisogno europeo, ma ridurrà le entrate di circa 6 miliardi di dollari all’anno per la Russia. (Bloomberg)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
"Nessun allarme per l’Italia dall’ulteriore stop di Gazprom ai flussi in transito verso l’Europa via Ucraina. (…) Per ora, dunque, non ci sono particolari rischi alle viste. Merito della diversificazione che il governo ha portato avanti sia sul fronte delle forniture, anche…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
"Nonostante l’Unione Europea (Italia compresa) abbia diversificato le fonti rafforzando le infrastrutture per poter ricevere gas naturale liquefatto per poi rigassificarlo e aumentando i flussi di gasdotti collegati con altri Paesi come l’Algeria, mancheranno fino a 15 miliardi…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
«Quando Putin ottenne il potere in Russia più di 25 anni fa — ha commentato sui social media il presidente ucraino Volodymyr Zelensky — il pompaggio annuale era di oltre 130 miliardi di metri cubi. Oggi il transito del gas russo è pari a 0. È una delle più grandi sconfitte di…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
NUMERI IN SALUTE…
L’Italia spende circa 13 miliardi per rimborsare il costo di visite e esami diagnostici evitabili, prescritti in modo inappropriato, in eccesso. Una pratica legata alla volontà da parte del medico di tutelarsi dalle denunce dei pazienti. Ogni anno sono 350 mila le cause penali…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Ma il Renato Farina che firma sull’Unità è proprio Renato Farina? pic.twitter.com/MQTbLXbGZK
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
"Il New York Times ha prima difeso Joe Biden da ogni critica sulla sua tenuta psicofisica, poi ha sostenuto che si dovesse ritirare, ha celebrato Kamala Harris come una forza della politica salvo poi dedicare molte analisi a spiegare perché la sua sconfitta era inevitabile, ma…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 1, 2025
CARTOLINA DALL’AMERICA
Negli ultimi 10 anni la Sec, l’autorità di controllo sui mercati Usa, ha cancellato quasi 10 miliardi di dollari di sanzioni che non è riuscita a incassare. (Wall Street Journal)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
CARTOLINA DALLA FRANCIA
"Il mea culpa di Macron: il voto anticipato ha prodotto instabilità. «Devo proprio riconoscere che lo scioglimento ha portato per il momento più divisioni all’Assemblée che soluzioni per i francesi». Nel suoi auguri di buon anno, dopo aver sottolineato i successi – a cominciare…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
CARTOLINA DALLA SLOVACCHIA
Fico sostiene che lo stop di Kiev arrecherà danni alla competitività dell'intera Ue. I costi per il blocco dell'aumento dei prezzi del gas potranno raggiungere 120 miliardi di euro nel biennio 2025-2026. Da gennaio a novembre, la Slovacchia ha esportato 2,4 milioni di…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
CARTOLINA DALL’UNGHERIA
L’Ungheria ha perso oltre un miliardo di euro di fondi Ue a causa delle dispute con Bruxelles: dei 6,3 miliardi congelati per preoccupazioni sullo stato di diritto, 1,04 miliardi erano in scadenza a fine 2024. La perdita aggrava la recessione economica. L’economia ungherese è…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
CARTOLINE DALLA CINA
La Cina sfida Boeing e Airbus per rompere il loro oligopolio nei cieli. Comac, il primo costruttore di aerei civili cinesi, punta a ottenere le autorizzazioni per far volare i suoi aerei passeggeri oltre i propri confini. l’obiettivo del gruppo è di volare in tutta l’Asia del…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
L’azienda cinese Alibaba ha venderà le sue quote di partecipazione per oltre il 70% in Sun Art Retail Group, società di ipermercati cinese, alla società di private equity DCP Capital per circa 1,6 miliardi di dollari. La vendita accelera il ritiro di Alibaba dal commercio al…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
CARTOLINA DALL’ARABIA SAUDITA
"Aramco, la compagnia petrolifera di Stato, finanzia 900 eventi o personaggi sportivi. Nell’enorme incastro rientra anche il chiacchierato investimento da un miliardo di dollari nello streaming di Dazn che infatti ha preso i diritti del nuovo Mondiale per club quando nessuno…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 2, 2025
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU GAS E RUSSIA:
Il gas russo, che ancora riforniva i mercati europei e in piccola parte anche l’Italia, da ieri ha smesso di arrivare attraverso l’Ucraina, che non ha voluto rinnovare con Mosca l’accordo di transito, scaduto il 31 dicembre 2024. «Quando Putin ottenne il potere in Russia più di 25 anni fa — ha commentato sui social media il presidente ucraino Volodymyr Zelensky — il pompaggio annuale era di oltre 130 miliardi di metri cubi. Oggi il transito del gas russo è pari a 0. È una delle più grandi sconfitte di Mosca». Nonostante l’Unione Europea (Italia compresa) abbia diversificato le fonti rafforzando le infrastrutture per poter ricevere gas naturale liquefatto per poi rigassificarlo e aumentando i flussi di gasdotti collegati con altri Paesi come l’Algeria, mancheranno fino a 15 miliardi di metri cubi di gas russo (che ha prezzi più convenienti) all’anno. E lo stop arriva nel periodo peggiore, l’inverno, quando il consumo è ai massimi. La mancata estensione dell’accordo, che si porta dietro un mercato del gas più corto perché mancheranno i volumi di Gazprom, è stata assorbita nelle quotazioni internazionali, con il prezzo europeo di riferimento, il Ttf di Amsterdam, salito del 20% in due settimane: da 40 euro al megawattora di metà dicembre ai 48 euro di fine 2024. E anche il Gnl americano — gli Stati Uniti sono diventati il primo fornitore della Ue e questa settimana anche Kiev per la prima volta ha comprato un carico dagli Usa — è schizzato al livello più alto da dicembre 2022.
Il riferimento è al nuovo rigassificatore di Snam, ma sarà operativo soltanto da inizio aprile e non potrà servire per questo inverno. «Il Gnl — prosegue Besseghini — rimane il principale elemento di flessibilità in un mercato relativamente stretto ma in competizione con le altre economie che stanno cominciando a dare segni di ripresa. La messa in esercizio di Ravenna e la continuità di Piombino sono elementi chiave di quella attenzione cui facevo riferimento. La possibilità per gli operatori di costruire contratti di lungo termine anche per il Gnl è un altro fronte. Biometano e produzione nazionale seguono a ruota per garantire il massimo degli strumenti possibili».
Che cosa succederà ai prezzi nei prossimi mesi? «I prezzi del gas sul mercato internazionale — spiega Davide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma Energia — rimarranno su livelli alti, vicino ai 50 euro/MWh, per tutto il primo trimestre in ragione di un inverno più rigido rispetto agli ultimi tre e per effetto della fine del transito in Ucraina. Le scorte stanno scendendo più velocemente rispetto agli anni passati e arrivare a febbraio e marzo con un livello basso potrebbe creare problemi nel caso di una coda d’inverno». Per via delle tensioni sui prezzi all’ingrosso gli italiani nel 2025 rischiano di pagare fino al 30% in più sia per le bollette di luce e gas. «In primavera e nel resto dell’anno — conclude Tabarelli — le quotazioni dovrebbero ridiscendere verso i 40 e poi anche 30 euro a inizio 2026, con il ritorno a maggiore normalità».