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Erdoganomics

Le ultime cose turche della Turchia in Africa

Il 17 e il 18 dicembre si svolgerà il terzo vertice Turchia-Africa. Ecco di cosa si parlerà

 

Tra il 17 e il 18 dicembre si svolgerà il terzo vertice Turchia-Africa, nel quale non solo si discuterà della lotta comune contro il terrorismo, della crisi libica e di quella somala ma anche della situazione di diffusa instabilità politica in Mali, nella Guinea e in Sudan.

È evidente che questo vertice non farà altro che rafforzare la penetrazione turca in Africa.

Infatti nel giro di pochi anni infatti la Turchia ha siglato accordi bilaterali con il Burkina Faso e con il Niger. Ora tocca al Togo.

E mentre i giornali italiani e di oltre Alpe commentano con favore il trattato italo-francese, la Turchia non solo addestra in Somalia – ex zona di influenza italiana – uomini dell’esercito nazionale ma ha stabilito anche una infrastruttura militare a Mogadiscio nel 2017.

È talmente profonda la penetrazione della Turchia in Africa che nel 2018 la Turchia ha dato 5 milioni di dollari alla forze antiterrorismo del G5 del Sahel con profondo e comprensibile disappunto da parte della Francia.

E che dire del fatto che proprio ad ottobre il presidente turco ha ricevuto con tutti gli onori sia il presidente nigeriano Muhammadu Buhari che quello ciadiano Mahamat Idriss Déby Itno?

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