REPUBBLICA BERLUSCONIANA. GULP!
Il direttore del quotidiano Repubblica, Maurizio Molinari, dice a La7 che Berlusconi, a differenza di Meloni, era inclusivo e rispettoso degli alleati. Inclusivo, uhm. Rispettoso degli alleati, uhm. Ma Repubblica per decenni ha scritto il contrario. Mi pare. Ma forse ricordo male
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2024
SECHI LIBERO DI CRITICARE MELONI
Il direttore di Libero, Mario Sechi, critica Giorgia Meloni sulle scelte in Sardegna pic.twitter.com/5D0NjmRKyG
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2024
CUNDARI STRAPAZZA MELONI
"Meloni ha voluto fare una forzatura, impedendo la naturale ricandidatura del presidente uscente, per sostituirlo con uno dei suoi, e chissene frega se era anche il terzo sindaco più impopolare d’Italia". (Francesco Cundari)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2024
SCAZZI IN MEDIASET SU MUSK?
Dibattito in Mediaset su Elon Musk? Nicola Porro in estasi per Musk, tanto da fare anche da anfitrione del patron di Tesla e SpaceX a Palazzo Chigi e dintorni. Mauro Crippa, direttore dell'informazione di Mediaset, domenica in radio sfruculiava non poco mire e posture di Musk.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2024
BENVENUTI NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Boom di visite private in ospedale: oltre una su dieci è in intramoenia. Le prestazioni Ssn pagate dai cittadini superano i livelli pre Covid: il record in ginecologia, dove sono il 30%. Tra gli esami l’Ecg è il più gettonato. (Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2024
IL TONNO SPACCA
La produzione nazionale di tonno in scatola nel 2021 è stata di 83.861 tonnellate (+4,35% sul 2020), con un consumo pro capite di 2,67 chilogrammi annui, per un totale di 158.589 tonnellate di tonno in scatola consumato dagli italiani e un fatturato di 1.380 milioni. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 24, 2024
LIMES SULLA MARINA MERCANTILE AMERICANA
"La Marina mercantile americana era la più grande del pianeta alla fine della seconda guerra mondiale; oggi è la ventunesima". (Salvatore Mercogliano, storico della navigazione e prof alla Campbell University, a Limes)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 26, 2024
CARTOLINE DALLA GERMANIA
"Il testo approvato ieri prevede che si possa possedere in pubblico fino a 25 grammi di marijuana, oltre a poter coltivare nel proprio appartamento fino a tre piante (per un massimo di 50 grammi di «erba»)".
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 24, 2024
CARTOLINE DA ISRAELE
"La decisione di rafforzare la presenza israeliana in Cisgiordania attraverso la costruzione di nuovi insediamenti e l’ampiamento delle colonie già esistenti conferma la tragica sensazione di un Israele in fase di assertiva espansione". (Marco Di Liddo, direttore Cesi, sul Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 24, 2024
"La soluzione dei “Due Stati” continua ad apparire una chimera inseguita dal blocco euro-atlantico più che una proposta concreta almeno teoricamente valutabile da Israele". (Marco Di Liddo, direttore Cesi, sul Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 24, 2024
Il “non-Piano” di Netanyahu acutizza le problematiche emerse dal 7/10 e continua a gettare le basi di criticità di breve periodo (l’escalation del conflitto) e di lungo periodo (una nuova generazione di palestinesi ad alto rischio di radicalizzazione). (Di Liddo, Cesi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 24, 2024
CARTOLINE DALL’UCRAINA
31.000 soldati ucraini uccisi in due anni di guerra, dice Zelenskyj: il conteggio differisce nettamente da quello fornito dai funzionari statunitensi, che hanno affermato che il numero è più vicino a 70.000. (Nyt)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 26, 2024
Almeno 75.000 soldati russi morti. Meduza calcola che Mosca perde 120 uomini al giorno in Ucraina e il tasso non rallenta dopo due anni di guerra. (Rassegna Radio3 Rai Mondo)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 26, 2024
CARTOLINA DALL’AMERICA
La diffusione dei 25 maggiori quotidiani americani diminuisce del 14% anno su anno, dicono i dati mostrati dal sito britannico PressGazette. Lo stesso New York Times perde il 13% delle copie cartacee (lo suggerivano gli stessi bilanci pubblicitari del New York Times). (Il Post)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 26, 2024
INFLUENCER E PAPPAGALLI
Influencer e pappagalli pic.twitter.com/8H6hzohCOj
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 25, 2024
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Ora capisco perché Chiara Ferragni ha preferito il Corriere della sera per rilasciare un’intervista esclusiva pic.twitter.com/MUMHsLV6Dk
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 24, 2024
"Continua una relazione promozionale particolare tra il Corriere della Sera e la Fondazione Guido Carli, che ottiene sempre un articolo sui suoi eventi dopo averli promossi con una mezza pagina a pagamento". (Il Post)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 26, 2024
Fonte: Open, giornale fondato da Enrico Mentana pic.twitter.com/UMzbnCOEUM
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) February 27, 2024
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SULLA SANITA’:
Almeno una visita su dieci in ospedale la pagano gli italiani di tasca propria, ma diventano oltre tre su dieci se si considerano solo quelle ginecologiche e quasi il 20% in caso di visite dal cardiologo. Tra gli esami è invece l’elettrocardiogramma quello che gli italiani pagano con più frequenza nel Ssn ma per incidenza batte tutti l’ecografia ginecologica: oltre una sue tre (il 36%) è carico dei pazienti.
Dopo il Covid complici anche le liste d’attesa che si sono allungate a dismisura gli italiani – almeno quelli che possono permetterselo – tornano a spendere di tasca propria per curarsi negli ospedali pubblici scegliendo di pagare le prestazioni in libera professione effettuate dai medici del Servizo sanitario nazionale con volumi che sono maggiori a quelli registrati prima della pandemia: è il fenomeno della cosiddetta «intramoenia» cioè quando la Sanità pubblica “fa il privato” all’interno dei suoi spazi. Tutto legale e alla luce del sole anche se non mancano gli abusi e le anomalie come emerge dalla lettura dell’ultimo report dell’Agenas sull’«Alpi» (Attività libero professionale intramuraria) che segnala diverse Asl in tutta Italia – con punte massime in Campania – dove l’attività intramoenia supera ampiamente quella istituzionale, cioè quella ordinaria che deve garantire gratis il Ssn ai cittadini. Una violazione su cui l’ultima manovra prevede controlli maggiori e che deve far scattare – così prevedono le norme – il blocco dell’attività intramoenia in caso questa superi l’attività istituzionale.
A convincere gli italiani a tornare a bussare alla porta dell’intramoenia è la garanzia di avere le cure garantite in tempi brevi: oltre la metà (il 56%) hanno un tempo di attesa inferiore ai 10 giorni, mentre il 30%delle prenotazioni viene fissato tra gli 11 e i 30/60 giorni (a seconda che si tratti di una visita specialistica o di una prestazione strumentale). Infine solo per il 14% delle prenotazioni si deve attendere oltre i 30/60 giorni. Tempi quest’ultimi che sono invece la soglia minima di attesa per chi riceve le prestazioni del Ssn senza dover mettere mano al portafogli.
Come detto l’Agenas nel suo rapporto sottolinea come «dopo una forte riduzione dei volumi» di tutte le prestazioni nel 2020 «dovuto all’emergenza Covid, emerge un netto recupero delle prestazioni; nello specifico, nel 2019, le prestazioni erogate in Alpi erano 4.765.345 e quelle in istituzionale erano 58.992.277, mentre nel 2022 quelle erogate in Alpi 4.932.720 mentre quelle erogate in istituzionale 59.793.294». In pratica si è tornati non solo ai livelli pre-Covid del 2019 ma si registra anche una crescita delle cure in intramoenia.
In particolare nella specialistica ambulatoriale la parte del leone tra le prestazioni acquistate dai cittadini la fanno le visite specialistiche con oltre 3,7 milioni di prestazioni (78%). A livello assoluto la visita cardiologica (588.343) è quella più erogata in intramoenia, seguita dalla visita ginecologica (476.643) da quella ortopedica (466.466), dall’elettrocardiogramma (357.526) e dalla visita oculistica (354.319). Per incidenza invece come detto quella più gettonata è la visita ginecologica con il 32% delle prestazioni in libera professione intramuraria sul totale di queste visite rogate dal Ssn, seguita dalla visita cardiologica (17%) e da quella ortopedica (12%). Per quanto riguarda gli esami i valori per incidenza sono compresi tra l’ 1% (TaC, mammografia monolaterale, holter, ecografia monolaterale della mammella, fotografia del fundus) e il 36% dell’ecografia ginecologica. Più ridotto invece il ricorso all’intramoenia per i ricoveri: qui i cittadini scelgono di pagare la libera professione in particolare per i ricoveri legati al parto.