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Ucraina

La Russia vuole lasciare l’Ucraina senza energia

Per sottomettere l'Ucraina, la Russia sta cercando di provocare una crisi energetica nel paese prima dell'inverno, lasciando i civili al buio e al freddo. Tutti i dettagli

La Russia vuole lasciare l’Ucraina senza energia?

A seguito degli ultimi attacchi russi, che hanno colpito diverse infrastrutture energetiche e idriche, e in previsione dell’arrivo dell’inverno, il governo dell’Ucraina ha introdotto delle restrizioni al consumo di elettricità in tutto il paese: è la prima volta dell’inizio dell’invasione, il 24 febbraio scorso.

LIMITAZIONI E RISCHI BLACKOUT

A partire da oggi, in Ucraina la fornitura di energia elettrica verrà limitata tra le ore 7 e le 23, ed è possibile che si verifichino interruzioni temporanee nel caso in cui i cittadini non dovessero ridurre al minimo l’utilizzo di elettricità.

Ukrenergo, l’operatore del sistema di trasmissione dell’energia elettrica ucraino, ha fatto sapere di “non escludere che con l’arrivo del freddo chiederemo il vostro aiuto ancora più spesso”.

L’ATTACCO ALLA CENTRALE DI BURSHTYN

Ieri il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto riferimento ai più recenti lanci di missili e droni da parte della Russia, dicendo che hanno inferto “nuovi danni alle infrastrutture critiche. Oggi il nemico ha distrutto tre impianti energetici”.

Uno di questi è la grande centrale termoelettrica di Burshtyn, una città nella regione occidentale di Ivano-Frankivsk. Alimentata a carbone, la centrale fornisce elettricità alle tre regioni dell’ovest e a cinque milioni di utenti: più del 10 per cento della popolazione ucraina prima dell’inizio della guerra (41 milioni di abitanti circa).

A Lviv (Leopoli), un’altra città nell’Ucraina occidentale, il sindaco ha detto che i bombardamenti russi hanno danneggiato le sottostazioni elettriche (sono i “nodi” della rete di trasmissione dell’energia elettrica) e ci potrebbero volere mesi per ripararle. Ha aggiunto che i lavori a questi impianti potrebbero causare l’interruzione delle forniture di elettricità.

COLPITO IL 30% DELLE CENTRALI ELETTRICHE

“Supponiamo”, ha dichiarato Zelensky, “che il terrore russo si dirigerà verso le strutture energetiche fino a quando, con l’aiuto dei partner, non saremo in grado di abbattere il 100 per cento dei missili e dei droni nemici”.

Secondo il presidente, dal 10 ottobre il 30 per cento delle centrali elettriche ucraine è stato colpito dagli attacchi aerei russi. Stando alle autorità ucraine, 1162 località nel paese sono senza corrente.

“UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE”

Hans Henri P. Kluge, direttore per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha dichiarato che “la distruzione delle case e l’impossibilità di accesso al combustibile o all’elettricità a causa delle infrastrutture danneggiate potrebbero diventare una questione di vita o di morte, se le persone non sono in grado di riscaldare le loro case”.

L’obiettivo della Russia sembra proprio essere quello di provocare una crisi energetica su larga scala in Ucraina poco prima dell’inizio della stagione più fredda, che metterebbe a rischio la sopravvivenza dei civili e potrebbe distogliere il governo dalla controffensiva militare.

MANCA L’ACQUA

Nelle città di Zhytomyr, Dnipro e in alcune aree della capitale Kiev manca l’acqua. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha invitato la popolazione a “risparmiare acqua il più possibile”.

– Leggi anche: Shahed-136, tutto sui droni iraniani usati dalla Russia contro l’Ucraina

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