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Afghanistan

Cosa faranno Russia e Cina nell’Afghanistan dei talebani

Le ambasciate di Cina e Russia in Afghanistan non sono state evacuate, nonostante l'ingresso dei talebani nella capitale. Il corsivo di Giuseppe Gagliano

 

Fino a questo momento la Russia ha espresso chiaramente l’intenzione di non evacuare la sua ambasciata a Kabul.

“Non è prevista alcuna evacuazione”, ha detto Kabulov, aggiungendo di essere “in diretto contatto” con l’ambasciatore di Mosca a Kabul e che i dipendenti dell’ambasciata russa hanno continuato a lavorare “con calma”.

Secondo l’agenzia RIA Novosti, Kabulov ha anche affermato che la Russia è stata tra i numerosi Paesi a ricevere assicurazioni dai talebani che le loro ambasciate sarebbero state al sicuro.

“Abbiamo ricevuto queste garanzie un po’ di tempo fa. Non si trattava solo della Russia”, ha affermato Kabulov, citato da RIA Novosti.

E la Cina? Neppure l’ambasciata cinese è stata evacuata.

La Cina ha due soli obiettivi: portare avanti le proprie iniziative infrastrutturali nel contesto della Nuova Via della Seta e ostacolare l’East Turkestan Islamic Movement.

Non esistono quindi pregiudiziali ideologiche da parte cinese a collaborare con un futuro governo talebano. Il Dragone in Afghanistan, come in Myarmar, tutela i priori interessi economici.

La Cina certamente trarrà enormi benefici dalla sconfitta americana e Nato. Non era Confucio, d’altronde, che affermava “Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico“?

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