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Qatar, tutte le mosse ai vertici dei colossi statali

Tutti i dettagli sulle nomine dell'Emiro del Qatar nei consigli di amministrazione di Qatar Petroleum e di Qatar Investment Authority

Il Qatar si riorganizza, in nome della crescita economica e degli investimenti. Il Paese, uno dei principali esportatori di gas al mondo, ha deciso di rispondere in modo deciso, rivedendo anche le proprie alleanze politiche, al boicottaggio guidato dai sauditi nel 2017.

Domenica 4 novembre, è stato rinnovato il consiglio di amministrazione di Qatar Petroleum e di Qatar Investment Authority, il fondo sovrano del paese. Andiamo per gradi.

L’EMBARGO SAUDITA

Partiamo da quello che è accaduto qualche mese fa. L’Arabia Saudita e i suoi alleati, nel giugno 2017, hanno imposto l’embargo al Qatar, che ha dovuto far leva sulla sua ricchezza (è il Paese più ricco del mondo per reddito pro capite). In quell’occasione, l’emiro Tamim bin Hamad Al Thani ha dovuto introdurre misure che smussavano le norme sulla proprietà straniera di imprese e proprietà per aiutare l’economia a crescere.

SI PUNTA SUI GIOVANI

Un’altra risposta a tutto questo è una riorganizzazione interna, per puntare sui giovani. Il governatore del Qatar ha collocato i più giovani regnanti e gli uomini d’affari di spicco nelle posizioni di comando più importanti in Qatar Petroleum e Qatar Investment Authority.

ACCELERARE LE RIFORME?

Gli analisti sono convinti che i cambiamenti annunciati domenica 4 novembre potrebbero contribuire ad accelerare le riforme economiche.

“Da quando l’emiro ha preso il potere, i ministeri sono diventati più tecnocratici e più meritocratici. Le persone sono state nominate per la loro esperienza”, ha affermato Andreas Krieg, docente nel dipartimento di studi sulla difesa al King’s College di Londra ed ex consigliere dell’esercito del Qatar. “Il governo è sempre più orientato alle soluzioni e meno politico”.

LE NOMINE

L’emiro ha nominato suo fratello, il vice governatore del paese, lo sceicco Abdullah bin Hamad Al Thani, a sovrintendere il Consiglio di amministrazione di Qatar Petroleum, il più grande esportatore mondiale di gas naturale liquefatto. L’amministratore delegato di Qatar Petroleum, Saad Sherida Al Kaabi, ha ricevuto un titolo ministeriale ed è ora vice presidente della compagnia petrolifera.

Il Ministro degli Esteri e Vice Primo Ministro, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, è stato nominato presidente del Fondo Sovrano di investimenti (320 miliardi di dollari), che vanta partecipazioni in società come Rosneft PJSC , Barclays Plc e Volkswagen AG.

Ali bin Ahmed Al Kuwari, amministratore delegato della Qatar National Bank, il più grande istituto finanziatore del Medio Oriente, è stato nominato ministro del commercio e dell’industria e ha anche ottenuto un posto nel consiglio di amministrazione del fondo sovrano.

Le nomine del Qatar Investment Authority “possono essere lette come un segno di consolidamento, nonché uno sforzo per portare il fondo sovrano a nuovi livelli di professionalità”, ha affermato Kamel di Eurasia.

UN PAESE IN CRESCITA

C’è da dire, come scrive Bloomberg, che l’embargo non è riuscito (fino ad ora) a scalfire l’economia del Qatar. L’indice azionario ha recuperato le perdite e il suo upgrade di 200 miliardi dollari, per accogliere la Coppa del Mondo 2022, non è stato interrotto.

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