Propaganda russa contro propaganda americana, a cosa credere?
È uno degli interrogativi al quale risponde Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore di ASERI (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali), nel corso di una conversazione con Alessandro Albanese Ginammi (ricercatore in Storia economica presso l’Università per Stranieri di Perugia).
Il Professore analizza la duplice versione sulla guerra in Ucraina, cercando di fare ordine tra i fatti e la disinformazione.
“La propaganda è il modo di vendere un prodotto, ma osserviamo qual è il prodotto, da una parte le società aperte, dall’altra quelle chiuse, da una parte un modello autoritario e dall’altra uno democratico. Nel caso russo, è il Cremlino a decidere le informazioni da diffondere, nelle società aperte invece l’informazione è libera, o almeno prova ad esserlo. Non dimentichiamo che un grande megafono dell’antiamericanismo, di destra e di sinistra, è anche quello degli affari economici che ci sono tra alcuni paesi UE e la Russia. C’è una coalizione molto ampia che appoggia la Russia”.
Il Professore risponde anche alla domanda che riguarda il progetto di Putin di dividere l’Unione Europea al suo interno e di separala dagli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono interessati a una guerra in Ucraina? Hanno interesse a spingere l’Unione Europea in uno scontro con Putin?
Il video approfondisce anche obiettivi e ostacoli del processo di integrazione europea.
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