Caro direttore,
ho sempre letto con molta attenzione le analisi dei dati della pandemia elaborati dalla Fondazione Hume di Luca Ricolfi (e da ultimo i preziosi saggi di Mario Menichella). Non intendo fare alcuna polemica sui così detti “dati grezzi”: formula esoterica della mancanza di trasparenza da parte del Ministero della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità. Prima dei dati vi sono altre osservazioni.
Se tutta la popolazione italiana si fosse sottoposta, fin dall’inizio della pandemia (febbraio 2020), periodicamente a tamponi antigenici o molecolari, avremmo un monitoraggio, un tracciamento costante e razionale.
Ma così non è stato: in realtà, vi è stata sottovalutazione dei contagi nei soggetti vaccinati o plurivaccinati. In breve: solo chi non è vaccinato deve sottoporsi periodicamente (anche tre o quattro volte alla settimana) all’esame del tampone. In questo caso, il tracciamento è costante e periodico: e riguarda tutti i soggetti non vaccinati, asintomatici o paucisintomatici o sintomatici.
Nel caso, invece, dei soggetti vaccinati, non vi è alcun tracciamento periodico universale: infatti, solo i soggetti vaccinati sintomatici (o coloro che hanno avuto un contatto stretto con un contagiato) si sottopongono al tampone antigenico o molecolare. Ne segue che la platea dei vaccinati asintomatici e contagiati è indubbiamente sottostimata.
Così pure non viene eseguito alcun tracciamento periodico dei guariti, ovvero dei soggetti dotati di immunizzazione naturale. Ciò malgrado, il Ministero della Sanità tratta i soggetti guariti come paria: il guarito – senza alcuna evidenza scientifica (evidence based medicine) – potrebbe di nuovo contagiarsi, e dunque deve sottoporsi alla somministrazione vaccinale per lavorare o avere una vita di relazione quasi normale.
Il Ministero della Sanità, con spregio del metodo scientifico, considera i soggetti guariti in modo eguale, benché alcuni guariti – a distanza anche di quasi due anni – abbiano anticorpi neutralizzanti in quantità cospicua. In tal caso, per questi soggetti guariti vi è il rischio – qualora si vaccinassero – di una reazione spropositata, imprevedibile del sistema immunitario, con pericolosi effetti collaterali.
Ma la Medicina di Stato, unica e dogmatica, del Ministro Speranza è infallibile.
Così è, se vi pare. Un caro saluto. Avv. Antonio de Grazia