Se al Consiglio europeo Giorgia Meloni s’era astenuta sulla riconferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione, al Parlamento europeo chiamato alla ratifica i suoi deputati hanno votato contro. Ciononostante, com’era già accaduto per Roberta Metsola rieletta al vertice dell’Europarlamento, Ursula von der Leyen ce l’ha fatta con 401 voti a favore e 284 no.
Ma che cos’è successo in meno di un mese, e in mezzo a trattative palesi e riservate, per indurre la presidente del Consiglio a passare dalla benevola attesa alla decisa opposizione?
Per capirlo, è sufficiente aver ascoltato l’intervento di Ursula, che in inglese, francese e tedesco ha spiegato che cosa significa per gli europei stare dalla parte giusta della Storia. Ma l’ha fatto, aprendo la sua maggioranza non già ai conservatori, come sperava la Meloni, bensì nella direzione opposta: ai Verdi. Anche se per la destra -non per quella radicale alla Le Pen e al suo gruppo “Patrioti” includente la Lega-, risulta comunque arduo
Un’Europa che dà vita a una “vera e propria Unione della difesa”, ha promesso. Un’Europa competitiv
Che pur avendo indicato l’immigrazione e il Mediterraneo come temi prioritari, e il dovere di proteggere i confini europei -cioè questioni care a Fratelli d’Italia-, nel perimetro della sua coalizione di centrosinistra non ha dato spazio alla destra, come invece sperava e spingeva Antonio Tajani (Forza Italia). Al contrario, sono stati i Verdi ad aver neutralizzato coi loro voti decisivi i temuti e rispuntati franchi tiratori.
E così gli eurodeputati di due dei tre partiti di governo (Fratelli e Lega) hanno votato contro il governo europeo. “Ma il rapporto con la Commissione non è compromesso”, assicura la Meloni, che rivendica la sua coerenza nella scelta del no.
Adesso dovrà fare i conti con la presidente rieletta per ottenere il commissario di peso e la vicepresidenza esecutiva richi
Dunque, nella trattativa istituzionale non dovranno finire le scorie ideo
(Pubblicato su L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza, Bresciaoggi e Gazzetta di Mantova)