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Crosetto Mbda

Perché Crosetto bacchetta Mbda e Thales su Samp-T

Cosa ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a proposito dell'invio del sistema Samp-T promesso a giugno all'Ucraina e non ancora consegnato: colpa delle aziende italiane (tra cui Mbda) sui ritardi nella fornitura a Kiev. Ma i sindacati dicono che...

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rimbrotta le aziende italiane del comparto sui ritardi nella consegna all’Ucraina di un sistema Samp-T, sistema missilistico sviluppato dal consorzio italo-francese Eurosam (costituto dalle società Mbda Italia, Mbda Francia e Thales), fondamentale per intercettare i missili e i droni lanciati da Mosca.

Al vertice dello scorso luglio, l’Italia si è impegnata con la Nato a inviare un altro sistema di difesa aera Samp-T (secondo invio del genere dopo quello effettuato l’anno scorso insieme con la Francia) alle forze ucraine, ma ad oggi Kiev non lo ha ancora ricevuto.

Colpa delle aziende italiane secondo il titolare della Difesa: “Sto litigando con le aziende italiane perché devo consegnare un sistema Samp-T di difesa all’Ucraina e l’azienda italiana che deve sistemarlo ad agosto era chiusa per ferie”, ha dichiarato Crosetto nell’ambito della riunione a Bruxelles con i ministri dell’Ue, ripreso dall’Ansa.

Uno degli stabilimenti in questione è quello napoletano di Bacoli, attivo da oltre cento anni nella produzione di componenti missilistiche e oggi della Mbda (società controllata da Airbus, Bae Systems e Leonardo), dalla quale non arriva nessun commento, riportava ieri il Fatto Quotidiano.

Ecco le osservazioni del ministro Crosetto e la replica dei sindacati.

COS’È IL SISTEMA DI DIFESA MISSILISTICO SAMP-T

Samp/t è il sistema europeo di difesa aerea e antimissilistica, sviluppato dall’Italia congiuntamente con la Francia a partire dagli anni 2000. Si tratta di un sistema missilistico terra-aria di ultima generazione sviluppato dal consorzio europeo Eurosam per l’Italia e la Francia. Lo scopo è di sostituire il sistema missilistico Hawk. Il sistema d’arma è caratterizzato da un’elevata mobilità tattica e strategica (può essere facilmente rischierato per via aerea, navale e ferroviaria).

Il sistema Samp/T è in grado di neutralizzare minacce Tbm, Tactical Ballistic Missile, con ingaggi a distanze sino 100 km.

L’attuale versione del Samp/T ha capacità di avanguardia nel contrasto delle minacce aeree e dei missili balistici tattici a corto raggio.

LA SECONDA BATTERIA PROMESSA ALL’UCRAINA, SPOSTATA DAL KUWAIT

Solo a inizio 2023 il nostro paese ha lavorato insieme alla Francia per “mettere insieme le nostre tecnologie con grande velocità su un sistema importante che è il Samp-T” e fornirlo all’Ucraina, oltre ai sistemi Skyguard e Spike. Nel giugno dello scorso anno la premier Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron hanno annunciato la consegna a Kiev di una batteria, da allora operativa in Ucraina. L’Italia ha in servizio cinque batterie di difesa aerea Samp-T funzionanti e una batteria di addestramento.

Lo scorso luglio, come già detto, il nostro paese si è impegnato a inviare in Ucraina un secondo Samp-T. Contestualmente, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nono decreto per l’invio di armi ed equipaggiamenti a Kiev. Nella lista degli armamenti che il governo italiano invierà in Ucraina compare anche uno dei sistemi di difesa antiaerea Samp-T, forse uno di quelli tornati in Italia dal Kuwait.

“La missione del task group Samp/T “Scutum”, fino ad oggi impiegata nella base aerea di Ali al Salem, in Kuwait, è terminata ed il sistema di difesa farà rientro in Italia” riferifiva una nota del Comando Operativo di Vertice Interforze, ripresa a inizio giugno dall’Ansa.

Dal momento del rientro nel nostro paese, il sistema di difesa deve essere sottoposto alle operazioni di manutenzione in vista dell’impiego nel teatro ucraino. Ed è su questo passaggio che si sono accumulati ritardi secondo il ministro della Difesa che ha tirato in ballo le aziende italiane.

LA STOCCATA DEL MINISTRO

“Sto litigando con le aziende italiane perché devo consegnare un sistema Samp-T di difesa all’Ucraina e l’azienda italiana che deve sistemarlo ad agosto era chiusa per ferie” ha dichiarato Crosetto aggiungendo che “Sabato e domenica non lavora, di sera non lavora, le aziende russe cinesi e iraniane lavorano sette giorni alla settimana, 365 giorni l’anno e 24 ore al giorno. Sto esagerando ma noi ci contrapponiamo con questi sistemi. Putin decide e una fabbrica di auto il giorno dopo fa armi. Noi non riusciamo a cambiarne neanche una che fa armi per produrle in modo più veloce”.

LA REPLICA DEI SINDACATI

A respingere l’analisi del ministro ci ha pensato la Fim-Cisl: “Non è vero che l’azienda non lavora di sabato e che è stata chiusa per ferie tutto il mese di agosto. Ha già avviato il terzo turno sul sito di Fusaro, a Bacoli, e ha già previsto un incremento di organico. Il punto è che le tempistiche per quadruplicare i carichi produttivi non si possono realizzare in poche settimane“, ha spiegato il segretario nazionale Fabio Bernardini, ripreso dal Fatto Quotidiano, ricordando che “Mbda ha contratti non solo con l’Italia, ma anche con altre nazioni. Il problema è che il sistema d’arma va prodotto e testato prima di essere consegnato: è una piattaforma integrata e serve tempo. Dichiarare è semplice, realizzarlo no”.

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