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Cosa ha annunciato Meloni al vertice Nato su Samp-t e non solo

Dall'impegno del 2% del Pil in difesa "secondo nostri tempi" all'invio di ulteriore Samp-T a Kiev: ecco parole e auspici della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Washington per il summit Nato

Un nuovo sistema Samp-t italiano in arrivo per Kiev.

Ieri il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha aperto i lavori del vertice dei leader della Nato che si terrà questa settimana a Washington, annunciando nuovi sistemi di difesa aerea all’Ucraina insieme agli alleati, tra cui il Samp-t. “La Russia non prevarrà”, ha detto palco del Mellon Auditorium, dove fu firmato il trattato che sancì la nascita dell’Alleanza Atlantica nel 1949. “L’Ucraina può e fermerà Putin”, ha evidenziato Biden. Ma per farlo, Kiev deve avvalersi del necessario supporto occidentale e della Nato in particolare.

“Collettivamente, forniremo all’Ucraina ulteriori sistemi di difesa aerea strategica, comprese batterie Patriot aggiuntive donate da Stati Uniti, Germania e Romania; componenti Patriot donati da Olanda e da altri partner per consentire il funzionamento di una batteria Patriot aggiuntiva; e un ulteriore sistema Samp-T donato dall’Italia”, si legge in una nota della Casa Bianca.

Quindi “la Nato potenzierà le difese aeree ucraine non solo con 5 Patriot, ma anche Samp-t italiani, caccia F16, Stinger e HAWK, sistema per anti missile ritirato dal Pentagono, ma utile in quel teatro”, sottolinea oggi Repubblica.

Tutti i dettagli.

UN ALTRO SISTEMA SAMP-T ITALIANO ALL’UCRAINA

L’Italia si è impegnata con la Nato a inviare un altro sistema di difesa aera Samp-T in Ucraina.

“Ci siamo concentrati molto su un tema che è estremamente importante, che è la difesa antiaerea perché essa significa difendere soprattutto i civili e le infrastrutture critiche che la Russia continua ad attaccare, come abbiamo visto ieri con un ospedale pediatrico colpito a Kiev e i bambini malati oncologici in mezzo alla strada”: così la premier Giorgia Meloni ha commentato con la stampa italiana la donazione di un altro Samp-T a Kiev annunciato al vertice Nato insieme ad altri sistemi di difesa aerea da parte di Usa, Germania, Romania.

IL SISTEMA GIÀ ATTIVO PER LA DIFESA DI KIEV

Solo a inizio 2023 il nostro paese ha lavorato insieme alla Francia per “mettere insieme le nostre tecnologie con grande velocità su un sistema importante che è il Samp-T” e fornirlo all’Ucraina, oltre ai sistemi Skyguard e Spike. Nel giugno dello scorso anno la premier Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron hanno annunciato la consegna a Kiev di una batteria, da allora operativa in Ucraina.

L’attuale versione del sistema Samp-t ha capacità di avanguardia nel contrasto delle minacce aeree e dei missili balistici tattici a corto raggio. L’Italia ha in servizio cinque batterie di difesa aerea Samp-T funzionanti e una batteria di addestramento.

Già lo scorso maggio indiscrezioni stampa riferivano che il governo stava approntando il nono pacchetto di aiuti all’Ucraina. Il nuovo decreto conterebbe l’invio di nuovi sistemi di armamenti e il sistema di difesa aerea franco-italiano Samp-T, tra i più avanzati.

E ora è arrivo l’annuncio ufficiale in seno alla Nato.

IL CONTRIBUTO DEL NOSTRO PAESE RICONOSCIUTO DALLA NATO

“Il presidente Biden ha ringraziato i Paesi che hanno contribuito alla difesa aerea dell’Ucraina, anche alla luce di quello che è accaduto ieri. La difesa aerea serve a proteggere soprattutto i civili, come io vado ripetendo da mesi, e a proteggere infrastrutture che non sono militari ma magari ospedali o infrastrutture energetiche”: ha commentato così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine del summit Nato a Washington dopo l’annuncio congiunto con Usa, Germania e Romania che l’ltalia fornirà un altro sistema di difesa Samp-T a Kiev. “L’Italia ha contribuito più di ogni altro paese in proporzione alle possibilità che aveva e sono lieto che anche l’Alleanza Atlantica, dopo l’Ucraina, abbia preso atto di quanto sia stato importante il nostro contributo”, ha aggiunto.

Inviare infatti anche solo un sistema Samp-t in Ucraina significa privarsene per la difesa nazionale. Senza dimenticare la questione costi: quasi 700 milioni di euro a batteria.

AL VERTICE NATO MELONI CONFERMA CHE L’ITALIA RISPETTERÀ IMPEGNO SUL 2% DEL PIL

E a proposito di costi, al vertice Nato si è tornato a parlare dell’impegno di spendere il 2% del pil per la difesa.

A margine del summit a Washington, Meloni ha ribadito che l’Italia “terrà fede ai suoi impegni” precisando: “Ovviamente con i tempi e le possibilità che abbiamo” e considerando anche “l’impegno complessivo del nostro Paese” nell’Alleanza nordatlantica, dove siamo “tra i maggiori contributori di personale in quasi tutte le missioni e le operazioni di pace, perché il nostro know how è molto richiesto”.

CROSETTO TORNA ALLA CARICA SUL PATTO DI STABILITÀ

Da parte sua, il ministro Crosetto ha annunciato che per rispettare l’impegno Nato del 2% del pil per le spese militari o per accelerarlo chiederà “probabilmente alla nuova Commissione Ue di interpretare come fattore rilevante gli investimenti per la difesa e quindi di escluderli dal patto di stabilità”. Una richiesta già avanzata con la commissione uscente.

“In caso diverso resta l’impegno a rispettare la scadenza del 2028 e a raggiungere l’obiettivo in ogni modo”, ha aggiunto Crosetto.

IL RUOLO DELLA NATO

Infine, parlando ai giornalisti dopo il suo arrivo a Washington, il titolare del dicastero Difesa ha affermato che il ruolo della Nato, nei prossimi anni, dovrà essere “superiore a quello che ha avuto negli ultimi 75”. Abbiamo molte aspettative, perché i tempi che abbiamo davanti sono più difficili di quelli che abbiamo alle spalle: serve una Nato forte, che sappia allargarsi e sappia farsi portatrice dei valori che la hanno costituita”, ha aggiunto Crosetto.

ATTENZIONE SUL FRONTE SUD

Dopodiché, focus sul fronte orientale, con la guerra in Ucraina, il fronte meridionale e il rafforzamento della sicurezza globale contro le autocrazie. Sono questi i temi principali all’attenzione dell’Italia in occasione del summit dei leader della Nato. “Abbiamo un fronte aperto ad Est, con l’Italia che è tra gli attori che contribuiscono ad aiutare l’Ucraina; un fronte a Sud, altrettanto importante per il futuro nostro e della Nato, la cui attenzione è necessaria; e il tema della sicurezza del mondo, messa in pericolo da autocrazie che credono che il diritto internazionale possa essere sostituito dal diritto della forza” ha affermato alla stampa il ministro della Difesa Guido Crosetto.

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