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Armi

Le sfide delle nuove guerre

Nell'ultimo numero della rivista edita dalla Fondazione Craxi, il tema della guerra è declinato ad ampio spettro, trattando le questioni dottrinali, filosofiche e giuridiche che fin dall’antichità l’hanno caratterizzata ed esaminando le nuove forme dei conflitti, le “guerre nuove”, e le "guerre del domani". L'articolo di Paola Sacchi

 

“La pace per tutti e la sicurezza per ciascuno”. È il 14 novembre del 1983, Bettino Craxi prende la parola alla Camera per ribadire “con assoluta determinazione che l’esigenza prioritaria dell’allentamento delle tensioni tra Est e Ovest, la speranza, in quel momento assai tenue, di un’evoluzione positiva del negoziato in corso a Ginevra non fanno venire meno le ragioni della politica di deterrenza e di difesa, imposte dal rafforzamento dell’arsenale offensivo del Cremlino”.

Euromissili a Comiso come deterrenza nei confronti dei missili sovietici puntati su Occidente e Mediterraneo. Flessibilità e fermezza. Perché, avverte Craxi, la pace è un percorso “che si costruisce”.

Nel nuovo numero della rivista leSfide – Non c’è futuro senza memoria” (edito dalla Fondazione Craxi) – lo storico Andrea Spiri spiega e contestualizza il discorso e la replica del presidente del Consiglio socialista sull’installazione degli euromissili, decisione attaccata dalle piazze pacifiste. E dal Pci, dove “le posizioni più oltranziste sono quelle rappresentate da Ingrao e Berlinguer sembra muoversi con maggiore cautela”.

“La guerra e il nostro tempo. Le nuove forme dei conflitti” è il titolo del nuovo numero della rivista, in edizione cartacea e digitale, presentato lo scorso 16 giugno a Firenze da Stefania Craxi, presidente della commissione Esteri del Senato, Nicola Carnovale, direttore generale della Fondazione Craxi, con Bruna Bagnato, Matteo Gerlini (Università di Firenze e Siena) e i saluti istituzionali del presidente della Toscana, Eugenio Giani.

Il tema della guerra è declinato ad ampio spettro, trattando le questioni dottrinali, filosofiche e giuridiche che fin dall’antichità l’hanno caratterizzata ed esaminando le nuove forme dei conflitti, le “guerre nuove”, e le “guerre del domani”.

La sezione monografica del volume apre con un ampio colloquio con il Generale Claudio Graziano che, partendo dalla “guerra giusta” di agostiniana memoria, conduce in una analisi di scenario, scrutando un futuro verso il quale l’Occidente rischia di presentarsi in ritardo e impreparato. E dove l’Intelligenza artificiale assumerà un ruolo determinante; al colloquio, in cui vengono trattate anche le questioni di più stringente attualità – dalle difesa europea alla vicenda ucraina -, fa seguito un saggio a carattere storico-filosofico sulla guerra di Carlo Galli.

La sezione ‘Temi’ prosegue con le “guerre ibride”, questione oggetto dei saggi dell’accademico Niccolò Petrelli, che declina i rischi per le nostre democrazie, e degli analisti Andrea Manciulli e Enrico Casini, i quali si soffermano sulle evoluzioni del terrorismo jihadista, mentre il ruolo e le nuove frontiere dell’intelligence tra passato e futuro è tracciato da Valeria Moroni.

I conflitti energetici e gli scontri per la conquista di materie prime e terre rare sono i temi su cui si soffermano i saggi di Paolo Quercia e Alessandro Politi, mentre Francesco Marino e Lello Stelletti affrontano il rapporto tra guerra e sport.

Benedetta Panchetti affronta la persecuzione dei cristiani. Sulle “guerre del nostro tempo”, il generale Giuseppe Morabito analizza le tensioni nell’Indo-Pacifico e la storica Simona Merlo ricostruisce le vicissitudini all’origine del conflitto russo-ucraino.

I temi comunitari sono al centro della sezione “Italia – Europa”, con i lavori di Benedetto Ippolito e Gianfranco Polillo che affrontano rispettivamente le questioni del deficit democratico dell’Unione Europea e della necessaria riforma del Patto di Stabilità e Crescita.

La parte “Lettere dall’Europa” affronta la Francia, dove Michele Marchi storicizza le vicende dell’ultimo biennio che hanno portato alla conferma di Macron all’Eliseo, e la Spagna, con Victor Botta che propone la lettura delle evoluzioni recenti che interessano il sistema politico-istituzionale spagnolo.

In “Lettere dal mondo” Laura Silvia Battaglia fa una ricostruzione del drammatico conflitto yemenita, un conflitto tanto lungo quanto soventemente dimenticato, e Valerio Giannattasio, tra passato e presente, ricostruisce i travagli della democrazia cilena.

La sezione “Scenari” si apre al futuro e porta alla scoperta del Metaverso grazie allo studio di Davide Bennato, e delinea le frontiere delle nuove politiche del lavoro con un saggio di Maurizio Sacconi.

Infine, in continuità con il precedente numero, ritornano le tematiche mediterranee con una sorta di ‘memorabilia diplomatica’ che anima la sezione ‘Lettere dalla storia’, dove c’è la seconda parte della lunga ricostruzione-testimonianza dell’ambasciatore Claudio Pacifico sulle Primavere arabe e il racconto delle relazioni italo-turche viste da un protagonista come l’ambasciatore Carlo Marsili.

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