CHI C’ERA E CHI NON C’ERA ALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP
C’è una certa coerenza nel fatto che Giorgia Meloni sia l’unico capo di governo europeo presente all’inaugurazione della seconda presidenza Trump a Washington: una visibile dimostrazione del ruolo che Meloni vuole svolgere, mediatrice tra i nuovi Stati Uniti trumpiani e una…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
UN MONDO TRUMPIANO
Timothy Garton Ash, Ivan Krastev e Mark Leonard del think tank European Council on Foreign Relations (Ecfr) arrivano alla conclusione che, semplicemente, il mondo è molto più trumpiano di quanto noi europei pensiamo. (Stefano Feltri, Appunti)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
TRUMP VISTO DA JUNCKER
Trump? "Non è un fine diplomatico, ma capisce i messaggi brutali, perché si esprime in modo brutale. Non c'è bisogno di avere paura di lui o di mostrargli un falso rispetto. Capisce la realtà e sa scendere a compromessi. Rispetta chi si oppone apertamente a lui senza ferire i…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
RADIOGRAFIA DEL CAPPELLO DI MELANIA
"La first lady Melania Trump ha scelto uno stilista americano indipendente per il suo outfit alla cerimonia di insediamento del marito Donald Trump alla Casa Bianca: come nota il sito della rivista Vogue, Melania indossa un sofisticato completo cappotto e gonna blu navy del…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
CARTOLINA DALLA SPAGNA
“Stiamo assistendo a come la tecnocrazia della Silicon Valley stia cercando di usare il suo potere assoluto sui social network per controllare il dibattito pubblico e, di conseguenza, l’azione governativa, niente di meno, in tutto l’Occidente. E di fronte a questo credo che…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
CARTOLINA DALL’EUROPA
L’Ue apre le porte dei supermercati alla farina di larve. Via libera alla commercializzazione della polvere di larve intere di Tenebrio molitor trattata con raggi UV, inserita alla lista dei 'novel food' Ue. (Eunews)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
CARTOLINA DA BOLZANO
La Diocesi di Bolzano e Bressanone compie un passo storico nella lotta agli abusi sessuali in ambito ecclesiastico commissionando la prima indagine indipendente mai realizzata in Italia. Il dossier, affidato allo studio legale Westpfahl Spilker Wastl di Monaco di Baviera,…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
VI RICORDATE DEL PIANO PANDEMICO?
La giudice di Roma Anna Maria Gavoni ha parzialmente respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura e ha ordinato l’imputazione coatta per quattro dirigenti ed ex dirigenti del ministero della Salute: l’accusa è di rifiuto di atti di ufficio “per il mancato…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
CONSIDERAZIONI GENERALI SU NATIXIS
Generali. L’avere snobbato il business del risparmio, negli anni, è tra le cause che hanno fatto perdere alla compagnia assicurativa con sede a Trieste il primato europeo, a scapito dei rivali di sempre francesi (Axa) e tedeschi (Allianz), vent’anni fa appaiati al Leone ma che…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
CALTAGIRONIANI FURIOSI
Il cda di Generali ha approvato l’accordo con la francese Natixis sull’affidamento in gestione di 1.850 miliardi di risparmio dei due gruppi. La votazione finale non è stata unanime, 10 favorevoli e 3 contrari: Stefano Marsaglia, Flavio Cattaneo e Marina Broggi hanno fatto…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
UN MESSAGGERO DI TRASPARENZA
Sui giornali di Caltagirone, negli articoli che riguardano Assicurazioni Generali, non si sottolinea che il gruppo Caltagirone ha il 6,92% di Assicurazioni Generali.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
QUEL GENIO DI URBANO CAIRO…
Urbano Cairo è un genio.
Ha trasformato il Corriere della sera in un quotidiano pop. Non so come sia riuscito, quali tecniche di persuasione abbia usato, quali atti abbia compiuto per centrare l'obiettivo, ma è successo. Quello che è più stupefacente è l'evoluzione anche di…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 20, 2025
UN VELTRONI DA SCUOLA DI GIORNALISMO
ROBA DA SCUOLA DI GIORNALISMO…
Ecco alcune delle "domande" che Walter Veltroni ha posto a Giulio Napolitano, figlio dell'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una lunga intervista pubblicata oggi dal Corriere della sera:
Tua madre, donna forte e spiritosa, ti…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 21, 2025
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU GENERALI, NATIXIS E CALTAGIRONE:
Via libera all’accordo tra Generali e Natixis nell’asset management ma tra non poche incognite. Non a caso il sigillo è arrivato dopo un cda fiume durato quasi sei ore. Ad alimentare il confronto due lettere, entrambe dal peso specifico importante, oltre allo spettro della golden power. Da un lato la missiva del collegio sindacale fatta pervenire sul tavolo del comitato investimenti e quindi, a cascata, su quello del board, pare tuttavia oltre il tempo massimo, e dall’altro le righe inviate a ciascun consigliere dal socio Caltagirone riguardo le responsabilità a cui ciascun membro del consiglio va incontro se assume una decisione che non rispetta in toto, secondo la tesi dell’azionista, le regole.
Due missive messe agli atti e che con ogni probabilità verranno poi acquisite anche dall’Autorità di Vigilanza ma che non hanno frenato il cda delle Generali, o meglio quella parte di esso che crede nell’operazione Natixis. Il consiglio della compagnia, sebbene non allineato e lontano dall’unanimità (tre i voti contrari su 13) ha infatti dato il via libera a un memorandum of understanding con il gruppo francese per creare una piattaforma comune di gestione degli asset.
Il sigillo, dunque, non ha tenuto conto dell’allerta lanciata dai sindaci che hanno acceso un faro su almeno due passaggi della procedura seguita dal Leone di Trieste rispetto alla firma dell’accordo. Da un lato la tempistica: troppo stretta vista la portata dell’operazione, l’imminente scadenza del mandato dei consiglieri (il nuovo cda sarà eletto all’assemblea di bilancio e sarà probabilmente Mediobanca a presentare la lista dei candidati) e le fairness opinion degli advisor arrivate eccessivamente a ridosso del comitato e del cda. Dall’altro, il collegio sindacale, nella sua interezza, ha posto un altro tema cruciale: il cambio dell’oggetto sociale. O meglio il fatto che la compagnia non si sia tutelata acquisendo preventivamente un parere che escludesse il possibile concretizzarsi di questa eventualità. Parere che sarebbe stato trasmesso verbalmente ieri in sede di consiglio. Ma su quest’ipotesi alcuni grandi soci avrebbero già avviato una riflessione al punto che potrebbero valutare di chiamare a raccolta gli azionisti in un’assemblea straordinaria che passi al setaccio l’operazione. Attorno alla quale il principale punto di domanda è legato alla mancanza di un exit strategy, assenza che sembrerebbe rendere permanente l’intesa andando dunque a sollevare la questione dell’impatto trasformativo dell’accordo.
E in ragione di ciò nelle scorse ore si sarebbe mosso il gruppo Caltagirone (6,92%), azionista forte di Trieste, e ostile, come il gruppo Delfin (9,93%), all’accordo con Natixis. A ciascun consigliere sarebbe stata inviata una missiva nella quale non si escluderebbe il ricorso a una potenziale azione di responsabilità se dovesse emergere che le procedure non sono state rispettate alla lettera.