Cosa fa l’Iran con i missili?
Secondo fonti ufficiali dell’Iran, rimbalzate immediatamente sulla stampa israeliana, l’Iran ha reso noto che è stato posto in essere un nuovo missile con una gittata pari a 1.450 chilometri.
Soprannominato “Kheibar Shekan”, con un possibile riferimento a un’antica oasi ebraica, Khaybar, situata nella regione dell’Hijaz della penisola arabica, invasa dai guerrieri musulmani nel VII secolo il missile è stato sviluppato dal Corpo delle Guardia della Rivoluzione islamica ed è stato migliorato rispetto alle generazioni di missili precedenti simili, in quanto risulta essere più leggero e veloce e necessita di un tempo di preparazione minore per il lancio.
Ma altrettanto significativo è il chiarimento sugli obiettivi, e cioè gli Stati Uniti e Israele.
Questo significa che a conti fatti la strategia delle sanzioni poste in essere dagli Stati Uniti nei confronti dell’Iran non è certo servita a diminuire la sua volontà di condizionare -o comunque orientare – le scelte geopolitiche in Medio Oriente in funzione antiamericana e antisraeliana.
Naturalmente la Russia svolge un ruolo determinante nel contribuire al rafforzamento della strategia missilistica iraniana.
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