skip to Main Content

Origine Pandemia

Ecco come l’economia della Germania si prepara a Omicron

I settori industriali della Germania stanno mettendo a punto piani preventivi per contenere l'impatto della variante Omicron. L'articolo di Pierluigi Mennitti.

Se l’allarme omicron del consiglio di crisi nominato dal nuovo governo tedesco non ha prodotto per il momento misure particolarmente drastiche per Natale, il mondo industriale sta invece preparando le dighe di resistenza. Il monito è stato chiaro: l’alta infettività della variante omicron può portare a cifre di contagio mai sperimentate in questa pandemia, secondo i modelli più aggiornati che circolano fino a 240.000 nuovi casi al giorno. Le conseguenze: enorme numero di infezioni contemporanee e carenza di personale per contagi o quarantene in grado di portare al collasso infrastrutture strategiche per la sicurezza del paese.

Nonostante la speranza che tali scenari risultino esagerati o che eventuali misure più restrittive possano contenere le conseguenze, i responsabili dei settori interessati stanno mettendo a punto piani preventivi e ridisegnando i piani pandemici con i quali si sta gestendo la crisi ormai da due anni.

Ospedali, case di riposo, scuole e asili, ma anche polizia, vigili del fuoco, catena di distribuzione alimentare e imprese. In primo luogo quelle di rifornimento energetico. Ad esempio, secondo quanto riporta l’Handelsblatt, la società energetica Eon sta valutando la possibilità di ospitare i dipendenti nelle sale di controllo della rete in loco, per evitare i rischi di contagio negli spostamenti con le abitazioni. Interpellato dal quotidiano economico, il portavoce dell’azienda ha detto che “ci si prepara a tutti gli scenari di crisi immaginabili”. Anche i gestori della rete di trasmissione elettrica tedesca prendono i rischi “molto seriamente” e non sottovalutano affatto l’allarme del consiglio di crisi del governo.

Un ruolo chiave nella salvaguardia delle infrastrutture critiche è svolto dall’Ufficio federale della protezione della popolazione e dei soccorsi in caso di catastrofe, il Bbk. La Frankfurter Allgemeine Zeitung riporta che l’Ufficio ha creato linee guida ai piani di emergenza e pandemia per aiutare le aziende a prepararsi, strategie aggiornate e affinate in vista della “maggiore infettività della variante omicron”. Una delle direttive riguarda il sollecito alle aziende a identificare “personale chiave per i processi principali”, a nominare personale sostitutivo e ad adeguare lo stoccaggio per quanto possibile.

In generale i settori e le aziende particolarmente importanti al di fuori degli ospedali fanno riferimento a piani di emergenza esistenti e si sentono generalmente ben preparati. Le associazioni di rappresentanza fanno affidamento sull’alta quota di vaccinazione del personale che opera proprio nelle infrastrutture critiche, non solo quelle ospedaliere ma anche nelle scuole e in quelle legate all’energia. L’Associazione per la gestione dell’energia e dell’acqua Bdew, ad esempio, prevede una progressione delle infezioni meno grave rispetto a quella dei modelli matematici degli esperti, poiché la quota di vaccinazione dei dipendenti raggiunge l’80-90%.

Non è noto però quale sia la percentuale di coloro che hanno avuto anche la terza dose, l’unica che sembra garantire una tutela accettabile contro omicron: tra il 70 e l’80% da un’infezione sintomatica, secondo il Robert Koch Institut.

Su questo punto il neo ministro della Sanità Karl Lauterbach sta puntando tutte le sue carte. Accelerare i booster è l’unica via per provare a contenere con successo l’ondata omicron, evitando il collasso degli ospedali e rallentando la progressione dei contagi. Dopo un inizio impacciato, la somministrazione delle terze dosi procede velocemente e (cosa straordinaria per la Germania) molti ambulatori e centri vaccinali resteranno aperti nei giorni delle vacanze natalizie.

Un altro aspetto che tranquillizza sul lato della tenuta delle infrastrutture critiche è il fatto che molti sistemi funzionino ormai automaticamente o siano controllati a distanza. “Tuttavia, è ovviamente necessario impiegare personale alla cui protezione viene data la massima priorità”, ha aggiunto Kerstin Andreae, direttore del Bdew. Particolare attenzione è riservata al “personale chiave operativamente necessario” che non può essere facilmente sostituito e che pertanto gode di una protezione speciale. Ciò vale, ad esempio, per le attività nei centri di controllo della rete e delle centrali elettriche e nel servizio che sovraintende ai guasti e alle avarie. “Possiamo dire che nonostante il rischio Omikron, la sicurezza dell’approvvigionamento è garantita”, ha assicurato Andreae alla Faz.

Per garantire la continuità delle operazioni finanziarie, le banche stanno riorganizzando il lavoro con team divisi che operano in luoghi separati per prevenire le infezioni. Le società di telecomunicazioni, aggiunge l’Handelsblatt, sottolineano che i loro dipendenti possono anche continuare a operare da casa, attraverso l’homeoffice.

Nell’industria privata prevale rilassatezza. Siemens, ad esempio, non vede alcun motivo per “inasprire le misure esistenti”. Altre aziende fanno riferimento ai piani di sicurezza già esistenti, provati e testati fin dallo scoppio della pandemia, ritenendo che questa nuova ondata, anche se dovesse rivelarsi così catastrofica come si teme, non richiederà misure ulteriori.

Anche i servizi comunali, gli addetti alla raccolta dei rifiuti e altri fornitori comunali e società di smaltimento sono in queste ore alle prese con piani di emergenza. All’esterno viene trasmessa sicurezza: “Le aziende municipali hanno attivato in modo permanente le loro squadre di crisi e modulato i piani interni contro la pandemia in più fasi per adattare continuamente le loro misure alle nuove situazioni”, ha detto alla Faz Ingbert Liebing, direttore generale dell’Associazione delle aziende municipali (Vku).

Infine settore trasporti. Lufthansa ha comunicato la cancellazione di 33.000 voli dal piano invernale (uno su dieci), ma i problemi sembrerebbero già iniziati, perché una dozzina di voli a lungo previsti per il periodo natalizio sono già saltati. Motivo: molti piloti hanno presentato certificato di malattia. Le politiche di privacy della compagnia aerea impediscono di sapere se si tratti di Covid o meno.

Anche dalla Deutsche Bahn giunge l’indicazione di un attento monitoraggio della situazione. Osserviamo costantemente l’evoluzione della pandemia, hanno fatto sapere dalle ferrovie tedesche, in stretto contatto con gli esperti e con il governo, pronti ad adottare le misure previste dai piani di emergenza qualora ce ne fosse bisogno.

E a proposito di economia, uno dei più noti virologi del paese, Christian Drosten, ha lanciato dalla Süddeutsche Zeitung un allarme che va ben al di là della Germania. E riguarda la Cina. Omicron si sta diffondendo velocemente anche nel paese in cui tutto è iniziato e i vaccini somministrati in Cina hanno scarsa efficacia contro la variante. Se le autorità cinesi non riusciranno a contenere l’ondata sarà un problema per l’intera economia globale, come si è visto due anni fa. E per la Germania, Drosten ha ipotizzato una stretta nelle misure dopo Natale che preveda restrizioni per tutti, con eccezione dei soli vaccinati con terza dose.

Back To Top