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Coronavirus, ecco tutte le novità in Germania

Contagi da Coronavirus in aumento in Germania, trend in discesa. Si accelera sul vaccino, mentre il governo studia un piano di riapertura graduale del Paese

Aumentano i casi di contagio da Coronavirus in Germania: il Paese, in sole 20 ore, ha registrato un balzo di quasi 5.000 contagi. Numeri, però, che non sembrano preoccupare il ministro della Salute, né (al momento) i cittadini, soddisfatti della gestione della pandemia da parte del Governo.

Intanto si accelera sul vaccino.

Tutti i dettagli.

I NUMERI

I casi di contagio da Coronavirus in Germania sono saliti a 108.202, con nuovi 4.974 nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore, secondo i dati ufficiali del Robert Koch Institute. Il numero di decessi registrati è di 2.107, con un aumento di 246 in 24 ore (numeri sempre di gran lunga più bassi a quelli italiani). Il land più colpito è la Baviera, dove il numero di contagi tocca quota 29.000 (+1.300) e i decessi complessivi sono 635.

I numeri riferiti, invece, dal centro di ricerca della John Hopkins, i contagi in Germania sono superiori, a 113.300, così come i decessi 2.349.

I TEST

La Germania resta sempre il Paese europeo che effettua il numero più alto di test. Secondo i dati del Robert Koch Institute, dall’inizio della crisi sono stati effettuati oltre 1,3 milioni di test, ben 400mila test sono stati effettuati nella scorsa settimana.

MINISTRO SALUTE: IL TREND E’ POSITIVO

I numeri dei contagi, seppur importanti, non preoccupano il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, che in realtà parla di trend positivo: “Vediamo un trend positivo. Ma questo deve consolidarsi”, ha commentato il ministro con Handelsblatt. In effetti, secondo i dati del Robert Koch Institute, l’aumento dei casi di contagio è del 4-5%, inferiore al 7-8% registrato nella scorsa settimana.

VERSO IL RITORNO ALLA NORMALITA’?

Se dovesse continuare il trend al ribasso, secondo il ministro della Salute, si potrebbe pensare ad un graduale ritorno alla normalità. “Dopo Pasqua potremo parlare con i ministri presidenti dei Laender di un progressivo ritorno alla normalità”, ha detto Spahn.

TEDESCHI CONTENTI AZIONE GOVERNO

Fino ad oggi, le mosse del governo nella gestione della pandemia sono condivise dalla maggior parte della popolazione. Secondo un sondaggio del Politbarometer per la ZDF, ben l’80% della popolazione intervistata è soddisfatta delle decisioni prese dalla cancelliera Angela Merkel, mentre l’88% approva le azioni e la gestione della Grosse Koalition.

CDU GUADAGNA PUNTI

E la buona gestione, nei sondaggi, fa guadagnare punti alla Cdu, che si quota a 35% (+2), l’Spd sale al 17% (+2). Scendono i Verdi al 20% (-1), i liberali al 5 (-1) e la Linke al 7 (-1). Alternative fuer Deutschland resta stabile al 10%.

COSA PENSANO I TEDESCHI DEL RITORNO ALLA NORMALITA’

Sondaggi che potrebbero nuovamente variare se il governo dovesse decidere per una riapertura dopo Pasqua. Secondo il Politbarometer, infatti, ben il 56% dei tedeschi sarebbe contrario ad un allentamento delle misure dopo il 20 aprile, ritenendolo troppo precoce. Il 30% ritine e il provvedimento adeguato, mentre il 9,4% spera e chiede un ritorno alla normalità prima del 20 Aprile.

MERKEL VERSO PROROGA RESTRIZIONI

In realtà, nonostante le parole del ministro della Salute, Angela Merkel sembra voglia dar retta a quel 56% della popolazione tedesca. Come ha scritto due giorni fa Pierluigi Mennitti in questo articolo su Start Magazine, la Cancelliera non avrebbe nessuna intenzione di abbassare la guardia contro Covid-19 dopo Pasqua: “Sarei un cattivo capo di governo se indicassi ora una data per la fine del lockdown, è troppo presto, abbiamo ora le prime indicazioni dell’effetto delle misure per contenere il contagio”, ha detto la Merkel, aggiungendo che il governo è già comunque al lavoro per una strategia di ripresa graduale.

CUREVAC ACCELERA SUL VACCINO

Intanto, si prova ad accelerare sul vaccino. La tedesca CureVac (su cui aveva messo gli occhi Trump), società spin-off dell’università di Tubinga, che ha una sede anche a Boston, finanziata dal governo nazionale e dall’Ue (con 80 milioni di euro), ha intenzione di avviare a giugno, “massimo a luglio”, i test clinici sul vaccino contro il coronavirus in Belgio e Germania, secondo quanto annunciato il nuovo presidente del consiglio di vigilanza dell’azienda, Jean Stéphenne, ad alcuni media belgi.

Il vaccino sperimentale sarà iniettato in persone esposte al virus e infine agli anziani, la fascia più a rischio, ha spiegato Stéphenne (ex dirigente di Gsk, nominato presidente del consiglio di vigilanza il 4 aprile dopo l’allontanamento del CEO americano di CuraVec, in seguito ai rumors su un tentativo di acquisto del vaccino da parte Trump).

I TEST

In un primo momento, la sperimentazione coinvolgerà 2.000-3.000 persone e avrà come obiettivo quello di “esaminare che tipo di anticorpi vengono indotti dal vaccino, ma anche comprendere, per le persone che sono state infettate dal virus, qual è la risposta immunitaria che è stata indotta”, spiega Stéphenne.

“Quando avremo raccolto tutti questi risultati, avremo delle discussioni con le autorità e gli scienziati per vedere se il vaccino dovrà già essere utilizzato”, ha aggiunto il presidente del consiglio di vigilanza di CureVac, spiegando che lo studio allora coinvolgerebbe 10mila o 20mila persone.

IL VACCINO

Il vaccino messo a punto dall’azienda tedesca si basa su molecole di RNA messaggero (mRNA) che stimolano il sistema immunitario. Questo è solo uno de candidati vaccini di CuraVec, che è a lavoro su 2-3 altre formule.

LE PREVISIONI

Quale futuro, vaccino a parte, spetta alla Germania? A fare previsioni è stato l’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), organizzazione indipendente della School of Medicine dell’Università di Washington, che fornisce i dati alla Casa Bianca.

Come riportato in questo articolo di Start Magazine, in Germana il picco dei decessi è previsto per la terza settimana di aprile, con una stima di 377 decessi il 19 aprile. Secondo Ihme, la Germania avrà un numero sufficiente di posti letto e di posti letto in terapia intensiva, con un numero totale necessario di 12.222 il 14 Aprile, e una previsione di decessi totali di 8.802 entro il 4 agosto.

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