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Italia Libia

Cosa farà la Francia in Libia

La capitale francese ospiterà un nuovo vertice sulla Libia venerdì 12 novembre. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

La capitale francese ospiterà un nuovo vertice sulla Libia venerdì 12 novembre, in vista delle elezioni presidenziali previste per il 24 dicembre (le elezioni legislative sono state rinviate a gennaio).

A questa conferenza parteciperanno il Niger, il Ciad, l’Egitto ,Denis Sassou-Nguesso, presidente del Congo-Brazzaville che dirige il comitato di alto livello dell’Unione africana sulla crisi libica, Nigerien Mohamed Bazoum, Chadian Mahamat Idriss Déby e il ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita.

Ma queste elezioni presentano diverse problematiche e fra queste le tensioni tra il presidente Mohammed El Menfi e il primo ministro Abdulhamid Dabaiba. Infatti la Libia non ha ancora una legge elettorale, nonostante manchi un mese alle elezioni: il Parlamento con sede a Tobruk ha votato a favore di un testo per la riforma elettorale il 4 ottobre, ma è stato respinto da Tripoli il giorno successivo. Tuttavia ciò non ha impedito alla Commissione Elettorale Libica (HNEC) di aprire la presentazione dei candidati da lunedì 8 novembre fino al 22 novembre.

Un altro problema certamente rilevante è il seguente: organizzare le elezioni quando la sovranità libica è quantomeno discutibile – se non addirittura inesistente – è certamente paradossale. Stiamo infatti alludendo alla presenza di truppe mercenarie turche di cui abbiamo ampiamente parlato proprio su queste pagine.

Secondo numerosi analisti, il presidente Menfi non cercherà di candidarsi per la propria successione. Tre sono infatti i candidati che vorrebbero presentarsi:Seif el-Islam Gheddafi, Khalifa Haftar e Khaled el-Mishri. Ma è molto probabile – sottolineano gli analisti – che in caso di vittoria di uno di questi tre candidati una parte della popolazione libica potrebbe tranquillamente respingerlo gettando in tal modo il paese in una situazione di instabilità.

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