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Vladivostok

Forum economico orientale a Vladivostok, chi c’è e di cosa si discute alla corte di Putin

“Verso un mondo multipolare” è lo slogan del settimo Forum Economico Orientale organizzato dal Cremlino a Vladivostok. Ecco l'agenda dei lavori e i protagonisti della kermesse voluta da Putin. L'articolo di Marco Orioles

 

Si è aperto lunedì a Vladivostok il settimo Forum Economico Orientale (“Eastern Economic Forum” – EEF), la piattaforma lanciata nel 2015 dal Cremlino per promuovere lo sviluppo dell’estremo Oriente russo e rafforzare la cooperazione con i Paesi che gravitano nell’area Asia-Pacifico.

L’obiettivo del Forum

Al di là della descrizione tecnica del Forum e dei suoi contenuti di superficie è evidente il disegno che si cela dietro la promozione di questo evento: sempre più isolata dall’Occidente, la Russia cerca sponde a Oriente cercando di intrattenere rapporti con i Paesi non allineati. Lo slogan del Forum non a caso è “Verso un mondo multipolare”, vero e proprio manifesto programmatico per un Paese che ha estremo bisogno di nuovi alleati con cui contrastare l’ordine mondiale incentrato su Washington.

Gli ospiti

Questa realtà è evidente dal parterre degli ospiti. A parlare alla platea del Forum ci sarà innanzitutto il numero 3 della gerarchia del Partito comunista cinese, il presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale popolare Li Zhanshu, che diventa così il più alto funzionario di Pechino a visitare la Federazione Russa dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Come informano i media cinesi, Li farà tappa al Forum nel contesto di un viaggio che lo condurrà anche in Mongolia, Nepal e Corea del Sud.

Il secondo ospite di spicco è un vero e proprio paria della comunità internazionale: il leader della giunta militare birmana Min Aung Hlaing, che, come riferisce Al Jazeera, sceglie l’occasione del Forum di Vladivostok per colloqui ad alto livello incentrati sull’opportunità di “cementare ulteriormente la cooperazione” tra Russia e Myanmar.

Altri premier presenti sono quelli di Mongolia e Armenia, Luvsannamsrai Oyun-Erdene e Nikol Pashinjan, mentre il premier indiano Narendra Modi e il suo omologo malese Ismail Sabri Yaakob invieranno un video-messaggio.

L’agenda dei lavori

Al centro dei lavori ci saranno le opportunità di sviluppo per le 11 regioni che compongono l’Estremo Oriente russo. Come ha detto in apertura del Forum il Vice Primo ministro Yury Trutnev, ”l’Estremo Oriente è in via di sviluppo. Oltre 2.700 progetti di investimento sono stati implementati nel suo territorio; inoltre sono stati creati 120.000 posti di lavoro”.

Il ruolo della Cina

Ma è la Cina il vero protagonista della kermesse, che si ripropone di consolidare la partnership “senza limiti” proclamata da Xi Jinping e Vladimir Putin alla vigilia del conflitto in Ucraina.

Sono molti gli ambiti di cooperazione russo-cinese aperti. C’è anzitutto la sfera militare, simboleggiata dalle esercitazioni “Vostok” che vedono proprio in questi giorni i rispettivi eserciti impegnati in manovre congiunte nell’Estremo Oriente Russo.

Ma ci sono anche i temi scottanti dell’economia, con lo yuan, la valuta cinese, che gioca ormai un ruolo importante nelle transazioni alla Borsa di Mosca.

Russia e Cina hanno allo studio anche un nuovo metodo di bonifici interbancari e un’agenzia di credito congiunta (qui le ultime novità anche sul pagamento in rubli e yuan il gas russo) , in un evidente tentativo di creare un’infrastruttura finanziaria ed economica condivisa che consenta di bypassare il sistema finanziario occidentale.

Non meno importante la cooperazione nel settore energetico, nell’ambito del quale è stato siglato un accordo del valore di 400 miliardi di dollari per la fornitura di gas naturale alla Cina che prevede la costruzione di due gasdotti, uno dalla Siberia orientale alla Cina nordorientale e l’altro dalla Siberia occidentale allo Xinjiang.

Il discorso di Putin

Il momento culminante del Forum sarà mercoledì, quando è previsto il discorso all’Assemblea Plenaria di Vladimir Putin, che approfitterà dell’occasione per illustrare la sua visione di “mondo multipolare”.

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