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Europee

Sorprese, conferme e flop in Italia alle europee

Il centrodestra cresce. Affermazione del Pd. Cala M5s. Tonfo di Renzi, Bonino e Calenda. La nota di Sacchi.

Dai primi exit poll e proiezioni, se confermati, emerge, come era ampiamente prevedibile, la conferma della vittoria del centrodestra che crescerebbe però rispetto alle Politiche del 2022. E va avanti espandendo all’esterno senza che le tre forze della coalizione si mangino sostanzialmente voti l’una con l’altra.

Come avevamo scritto a conclusione della campagna elettorale delle Europee, pur nelle differenze fisiologicamente esaltate dal sistema proporzionale, il centrodestra si è mosso sostanzialmente in una cornice unitaria, rivendicando le parti del programma di governo in via di attuazione. O misure nuove come il piano casa, ovvero la regolarizzazione delle piccole irregolarità, cosa molto diversa da un condono, del ministro delle Infrastrutture-Trasporti, vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Il quale Salvini, a dispetto dei soliti scenari dei principali giornali da tramonto, della sua leadership resiste. E Antonio Tajani, sempre a dispetto di scenari non verificatisi nella realtà, che avevano decretato già da un anno la morte politica di Forza Italia, in contemporanea con la scomparsa di Silvio Berlusconi, mette la freccia di sorpasso sulla Lega. Mentre Matteo Renzi, colui che avrebbe dovuto fagocitare FI, secondo previsioni del tutto sballate, come in pochi le giudicammo fin dall’inizio, con il suo ex alleato del Terzo polo Carlo Calenda, lotta faticosamente per superare la soglia del 4 per cento. Sembra cresce e questo era il dato meno scontato FdI il partito del premier Giorgia Meloni.

Se il dato sarà confermato, il governo italiano è l’unico esecutivo premiato dal voto in Europa. Si conferma vincente il centrodestra in Italia, in sintonia con l’affermazione delle forze di destra in Europa. Perde la sinistra, così come nel resto della Ue. Non va certo sottovalutata l’affermazione del Pd di Elly Schlein, ma a discapito dei Cinque Stelle. Schlein si rafforza nel partito, ma se il campo si allarga in un modo, poi si restringe in un altro. E il dato resta sempre lo stesso in un campo diviso su tutto a cominciare dalla politica estera. Il Pd cresce peraltro grazie a una linea radicalizzata e massimalista che gli fa strappare consensi ai grillini.

Mentre il governo Meloni pur essendosi insediato da quasi due anni non sembra conoscere il logoramento che la sinistra aveva troppo frettolosamente ritenuto scontato, forse non tenendo conto del fatto che le opposizioni sono ancora ben lungi da diventare un fronte alternativo. Proprio perché sembrano lontane da proporre soluzioni riformista. E in tutta la campagna elettorale le carte le ha sempre date di fatto il centrodestra. Che ora avrà un suo ruolo in Europa.

A notte Meloni, con le dita in segno di vittoria, interviene su X. Scrive in un post: “GRAZIE!  Fratelli d’ Italia si conferma primo partito italiano, superando il risultato delle scorse elezioni politiche”.

La presidente di FdI è la più votata, con oltre due milioni di preferenze. Matteo Salvini in una conferenza stampa in Via Bellerio a Milano, nella storica sede della Lega, ricorda gli oltre due milioni di voti al partito (risultato che supera le Politiche) “delle 1500 sedi da Nord a Sud”, che prende “il 15 per cento in Friuli e oltre il 9 in Calabria”. Chiosa: “Dato che premia la nostra scelta di partito nazionale”. Partito-movimento “che ha resistito a tutto, anche all’annuncio più unico che raro a urne aperte che il fondatore avrebbe votato per un altro partito”. Il leader della Lega, vicepremier, titolare del Mit, sottolinea anche “l’oltre mezzo milione di preferenze, soprattutto in Lombardia e Veneto, del generale Roberto Vannacci”, dice di non nutrire risentimento  verso Umberto Bossi, “cui ho dedicato il mio libro”. Ma aggiunge anche di avere il dovere di ascoltare il partito tutto su cosa fare, “per rispetto delle migliaia di militanti che stanno in queste ore ancora ai seggi”. Va giù duro Salvini: “Io sono abituato a vincere o perdere in squadra, non a tradire chi mi è accanto”. Quanto al sorpasso da parte di Forza Italia, Salvini esprime soddisfazione per il fatto che è cresciuto tutto il centrodestra.

La vicesegretaria azzurra Deborah Bergamini sottolinea, come la presidente della commissione Esteri e Difesa della Camera, Stefania Craxi, che gli elettori hanno premiato “una forza determinata, ma tranquilla e equilibrata”.

Il segretario di FI, vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, esulta: “Un risultato straordinario, Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni. Una vittoria che dedichiamo al Presidente Silvio Berlusconi, a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella nostra bandiera. Il centrodestra e il PPE sono più forti”.

Conclusione: le Europee rafforzano il governo Meloni sul quale non vi sarà alcun riflesso, se non positivo, sottolineano i leader.

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