skip to Main Content

Cina

Tutte le minacce che arriveranno dalla Cina secondo gli Stati Uniti

Perché gli Stati Uniti vedono la Cina come un pericolo per il consolidamento e l’ampliamento della propria egemonia a livello globale? L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Perché gli Stati Uniti vedono la Cina come un pericolo per il consolidamento e l’ampliamento della propria egemonia a livello globale?

La risposta viene espressa in maniera chiara – diremmo cristallina – in un recente documento pubblicato il 13 aprile 2021 dall’Ufficio del Direttore della intelligence.

Secondo gli anonimi analisti di questo report il Partito Comunista Cinese (PCC) continuerà gli sforzi per diffondere l’influenza della Cina, minare quella degli Stati Uniti, cercare di separare gli alleati di Washington e promuovere nuove norme internazionali che favoriscono il sistema autoritario cinese.

Infatti la Cina proseguirà le politiche industriali perché i leader cinesi vedono questa strategia come necessaria per ridurre la dipendenza dalle tecnologie straniere, consentire progressi militari e sostenere la crescita economica e quindi garantire la sopravvivenza al potere del PCC.

Per conseguire questo traguardo, finalizzato quindi a minare la credibilità e l’autorevolezza globali degli Stati Uniti, la Cina deve porre in essere alcune precise tappe.

In primo luogo Pechino sta sempre più combinando la crescente potenza militare con il potere economico, tecnologico e diplomatico per preservare il PCC, assicurarsi quello che considera il suo territorio e la preminenza regionale e perseguire la cooperazione internazionale a spese di Washington.

Nelle specifico nel Mar Cinese Meridionale, Pechino continuerà a intimidire i rivali e utilizzerà un numero crescente di piattaforme aeree, navali e marittime per fare chiaramente intendere ai paesi del sud-est asiatico che la Cina ha un controllo effettivo sulle aree contese. Ad esempio Pechino vuole indurre le autorità di Taiwan a procedere verso l’unificazione e condannerà quindi il maggiore impegno USA-Taiwan.

In secondo luogo la crescente cooperazione della Cina con la Russia su aree di interesse complementare include la difesa e la cooperazione economica.

In terzo luogo Pechino continuerà a promuovere la Belt and Road Initiative (BRI) per espandere la presenza economica, politica e militare all’estero utilizzando – per esempio -il soft power in relazione alla “diplomazia dei vaccini”, dando ai paesi un accesso privilegiato ai vaccini COVID-19 che sta sviluppando.

In quarto luogo la Cina rimarrà la principale minaccia per la competitività tecnologica degli Stati Uniti poiché il PCC prende di mira i settori tecnologici chiave e la tecnologia commerciale e militare proprietaria delle società statunitensi e alleate e degli istituti di ricerca associati alla difesa, all’energia, alla finanza e ad altri settori. Pechino utilizza una varietà di strumenti, dagli investimenti pubblici allo spionaggio e ai furti informatici per far avanzare le proprie capacità tecnologiche.

In quinto luogo, la Cina continuerà a perseguire i suoi obiettivi di diventare una grande potenza, assicurandosi quello che considera il suo territorio e stabilendo la sua preminenza negli affari regionali costruendo un esercito di livello mondiale. Infatti l’impegno militare della Cina include un programma pluriennale di iniziative di riforma militare globale attraverso installazioni militari all’estero e accordi di accesso per migliorare la sua capacità di proiettare il proprio potere e proteggere i propri interessi all’estero.

Nello specifico la marina e l’aeronautica militare sono le più grandi della regione e continuano a mettere in campo piattaforme avanzate a lungo raggio che migliorano la capacità della Cina di proiettare potenza minacciando quella americana.

Sempre sul fronte dell’impegno militare la Cina sta ponendo in essere una rilevante forza di deterrenza nucleare, compresi i sistemi missilistici nucleari progettati per gestire l’escalation regionale e garantire una capacità di secondo attacco intercontinentale.

In sesto luogo, allo scopo di proiettare a livello globale la sua potenza in funzione anche di contenimento americano nello spazio, Pechino sta lavorando per eguagliare o superare le capacità degli Stati Uniti. A tale riguardo gli analisti del report prevedono una stazione spaziale cinese in orbita terrestre bassa (LEO) che sarà operativa tra il 2022 e il 2024. La Cina ha inoltre condotto – e prevede di condurre – ulteriori missioni di esplorazione lunare e intende stabilire una stazione di ricerca robotica sulla Luna e successivamente una base lunare con equipaggio intermittente.

In settimo luogo la proiezione di potenza cinese si manifesta anche sul fronte offensivo ed, in particolare, sul fronte dei cyber attacchi. Giustamente, gli analisti del report, sottolineano come la Cina – al pari della Russia – rappresenti una minaccia di spionaggio informatico prolifica ed efficace, possieda notevoli capacità di attacco informatico e presenti una minaccia di influenza crescente. Le attività cibernetiche della Cina e la proliferazione delle tecnologie correlate aumentano le minacce di attacchi informatici contro gli Stati Uniti.

Proprio sul fronte dell’innovazione tecnologica la Cina ha oramai il monopolio dell’applicazione di sistemi di sorveglianza e censura per monitorare la popolazione e reprimere il dissenso, in particolare tra le minoranze etniche, come gli uiguri. Pechino conduce intrusioni informatiche che colpiscono cittadini statunitensi e non statunitensi oltre i suoi confini, come l’hackeraggio di giornalisti, il furto di informazioni personali o l’attacco di strumenti che consentono la libertà di parola online. È evidente che in un’ottica di tale genere di particolare importanza siano le operazioni di spionaggio informatico che la Cina sta notevolmente incrementando anche per influenzare e interferire – come sta facendo la Russia – con le elezioni americane.

Coloro che in definitiva speravano che la conclusione della guerra fredda avrebbe portato il mondo verso una oasi di pace e di fratellanza universale – magari concretizzando le utopie kantiane della pace perpetua tanto care agli intellettuali radical chic del nostro paese – si devono per l’ennesima volta ricredere e per l’ennesima volta devono persuadersi che il mondo della realtà è caratterizzato da un permanente conflitto di potere per l’egemonia, il suo mantenimento e la sua estensione come avevano già sostenuto sia Tucidide che Machiavelli qualche secolo or sono.

Back To Top