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Salvini

Perché aumenta la distanza tra il centrodestra di governo e Fratelli d’Italia

Che cosa succede fra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. La nota di Paola Sacchi

 

SIlvio Berlusconi e Matteo Salvini, un quasi “matrimonio” politico, una federazione FI-Lega che potrebbe esordire in Sicilia? E che avrebbe come vero obiettivo, in realtà, quello di impedire quel nuovo bipolarismo tra il Pd di Enrico Letta e FdI di Giorgia Meloni, che sinistra e mainstream ipotizzano sull’onda della guerra di Putin all’Ucraina? Insomma, un nuovo bipolarismo tra coloro che vengono ritenuti sull’Ucraina come i più atlantisti, gli opposti ma atlantisti?

L’impressione è che dietro la mossa politica fatta da Berlusconi, in occasione della celebrazione della sua unione con la deputata di FI Marta Fascina, attraverso il riconoscimento a Salvini come “leader più vero e sincero”, ci sia in realtà il tentativo di scardinare una narrazione caldeggiata dal Pd del nuovo bipolarismo con Meloni, ridisegnato dalla guerra in Ucraina. Come se FI e Lega, seppur con percorsi diversi, contraddizioni del passato nella Lega, non fossero dalla parte degli atlantisti. Mentre in realtà ieri a sentire in parlamento il presidente ucraino Zelensky le assenze e i dissensi più vistosi e numerosi erano proprio quelli dei Cinque Stelle, ex compresi, ovvero gli alleati o ex alleati del cosiddetto “campo largo” del Pd. Il presidente pentastellato della commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli addirittura ha colto l’occasione per invitare a staccare la spina al governo. Cosa che ha fatto dire a Stefania Craxi (FI), vicepresidente della stessa commissione: “Ora, ne tragga le conseguenze e faccia un passo indietro”.

Certamente Salvini non ha mostrato sintonia con le parole di Mario Draghi sull’invio di più armi a Kiev. “Quando sento parlare di armi fatico a applaudire, non sono mai felice”, ha detto. Ma occorre anche aggiungere che alla fine la Lega era compatta a Montecitorio e, a parte Simone Pillon “in missione a Londra”, i distinguo sono stati meno importanti e vistosi rispetto a quelli pentastellati. E Salvini, che ha elogiato “le parole di pace di Zelensky”, nel pomeriggio si è recato all’Ambasciata Usa per un incontro con l’incaricato di Affari Thomas Smitham, con al centro l’Ucraina.

In tutto questo, è chiaro che aumenta il divario tra il centrodestra di governo e la destra di opposizione di Meloni, in vetta ai sondaggi. Fibrillazioni sempre più forti di registrano per le amministrative, con epicentro alle Regionali in Sicilia dove Meloni difende strenuamente la riconferma di Nello Musumeci. Dentro FdI reclamano: “Si erano sempre candidati gli uscenti, ora non vanno più bene perché noi siamo primo partito?”. Protesta di Meloni, con dati alla mano, anche per lo svantaggio di FdI sul piano della rappresentazione in tv. Ma è anche altrettanto chiaro che FI e Lega, oltre all’appartenenza al governo, hanno al tempo stesso come cemento una storica unione, una volta detta “asse del Nord”, nato in battaglie anti-tasse, per l’impresa e l’autonomia.

Più affinità anche nelle battaglie per la riforma della giustizia, dove FdI non voterà sì a tutti i referendum di Lega e Radicali. E da qui il centrodestra di Berlusconi e Salvini sembra voler ripartire. Ma, intanto, per la coalizione, non più tornata a riunirsi dalla spaccatura sul Mattarella bis, c’è il rompicapo delle amministrative, con la Sicilia in testa. Salvini presenterà la lista “Prima l’Italia”, per raccogliere centristi e autonomisti , secondo alcuni con lo stesso avallo di Berlusconi. Secondo altri con dissensi anche dentro FI. Ma il gran patron azzurro della Sicilia Gianfranco Miccichè plaude all'”apertura” al mondo civico di Salvini che, a suo avviso, aiuterà tutto il centrodestra. C’è chi vede in questa operazione già l’avvio di una federazione di FI e Lega. Anche se Salvini ieri al Consiglio Federale, riunitosi nella sede romana della Lega proprio di fronte a quella storica del Pci a Botteghe Oscure, non ha mancato di ridare attenzione al Nord, la base, annunciando che la Lega tornerà a Pontida, dopo l’interruzione a causa del Covid. Sullo sfondo le elezioni del 2023. E l’interrogativo: cosa farà tutto il centrodestra come coalizione? Mentre non smettono di circolare spifferi da ambienti di centrosinistra su ipotesi di un Draghi bis.

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