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Corea Del Nord

Come si muove la Corea del nord tra missili e criptovalute

L'articolo di Giuseppe Gagliano.

 

Che cosa succede in Corea del nord?

Il programma missilistico nordcoreano si è sviluppato rapidamente nell’ultimo anno, in parte a causa di un afflusso di criptovaluta rubata, che ora è diventata “un’importante fonte di entrate” per Pyongyang, secondo un rapporto delle Nazioni Unite. Il rapporto confidenziale è stato prodotto per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, da un comitato incaricato di monitorare l’impatto delle sanzioni dell’organismo sovranazionale sull’economia nordcoreana.

Le Nazioni Unite hanno imposto sanzioni alla Corea del Nord nel 2006, in risposta al suo annuncio di possedere armi nucleari. Queste sanzioni sono aumentate nel corso degli anni, poiché Pyongyang ha continuato a far avanzare i suoi programmi nucleari e missilistici balistici. Le sanzioni hanno preso di mira i settori dell’industria delle esportazioni del paese comunista, tra cui la pesca, il tessile, le materie prime come ferro, piombo e carbone, nonché i prodotti energetici raffinati.

Ora un nuovo rapporto, prodotto per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, suggerisce che non solo le sanzioni non sono riuscite a degradare i programmi di armi nucleari e missilistiche di Pyongyang, ma che questi ultimi hanno effettivamente visto una “marcata accelerazione” nel 2021. Il rapporto è stato consegnato la scorsa settimana al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite da un comitato incaricato di monitorare gli effetti delle sanzioni internazionali sulla Corea del Nord.

Secondo l’agenzia di stampa Reuters, che ha avuto accesso al rapporto confidenziale, la Corea del Nord è stata in grado di dimostrare “maggiori capacità per un rapido dispiegamento, un’ampia mobilità (anche in mare) e una migliore resilienza delle sue forze missilistiche”.

Gran parte di questa capacità deriva dai finanziamenti derivati attraverso “attacchi informatici, in particolare sulle risorse di criptovaluta”, che ora sono diventati “un’importante fonte di entrate” per il governo nordcoreano. Questi attacchi informatici sono condotti da hacker nordcoreani, che prendono regolarmente di mira “istituzioni finanziarie, società di criptovaluta e scambi”. Secondo il rapporto, gli hacker nordcoreani sono stati recentemente in grado di rubare criptovaluta del valore di oltre 50 milioni di dollari, attaccando solo tre scambi di criptovaluta in un periodo di soli 18 mesi.

Il rapporto delle Nazioni Unite arriva sulla scia di un altro rapporto, pubblicato il mese scorso dalla società di sicurezza informatica Chainalysis, che sosteneva che Pyongyang era in grado di acquisire risorse digitali per un valore di quasi 400 milioni di dollari solo nel 2021. Ciò ha reso il 2021 uno degli anni di maggior successo per gli hacker sponsorizzati dal governo nordcoreano, sempre secondo il rapporto. A questo si devono aggiungere attacchi informatici che non prendono di mira la criptovaluta, che generano anche forniture di liquidità straniere per il governo nordcoreano. Questi generano diverse centinaia di milioni di dollari ogni anno, secondo la ricerca.

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