Al via la trasferta negli Emirati Arabi Uniti del vice premier Luigi Di Maio. Con una folta delegazione formata da 147 aziende, otto associazioni imprenditoriali e sette banche, per un totale di 350 iscritti, il ministro per lo Sviluppo economico ha iniziato la sua missione di sistema con focus nei settori dell’energia e ambiente, infrastrutture, sanità e farmaceutico, agroindustria e Ict.
Nel corso della mattina il leader pentastellato ha incontrato, insieme con il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano (M5S), il presidente dell’Ice, Carlo Ferro, il direttore generale di Confindustria Marcella Panucci e l’amministratore delegato di Sace Alessandro Decio, il ministro dell’Economia emiratino, Bin Saeed Al Mansouri.
Al centro del colloquio il Fondo Nazionale Innovazione, gli investimenti e le relazioni industriali tra i due Paesi. A tal riguardo si lavora anche alla definizione di una road map a livello G2G. In precedenza, la delegazione italiana aveva incontrato l’Amministratore delegato di Dubai Electricity & Water Authority per discutere di energia rinnovabile ed efficienza energetica, al fine di avviare un dialogo tra la strategia Dubai Clean Energy Strategy 2050 emiratino e il piano energia clima italiano.
In contemporanea con la missione, Confindustria ha in programma a Dubai l’annuale viaggio-studio dei direttori del sistema confindustriale che si svolge dal 14 al 16 aprile. Non solo Dubai: la dirigenza della confederazione degli industriali italiana presieduta da Vincenzo Boccia a guidata dal direttore generale Panucci farà una puntata anche ad Abu Dhabi. Motivo della tappa nell’ambito della tre giorni del viaggio-studio? “Visita alla Grande Moschea Sheikh Zayed, si legge nel programma.
IL PROGRAMMA VIAGGIO-STUDIO NEGLI EMIRATI ARABI UNITI
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