skip to Main Content

Isole Salomone

Come si rafforza la presenza cinese nelle isole Salomone

Tutte le mire di Pechino nelle isole Salomone. L'articolo di Giuseppe Gagliano 

Come avevamo ampiamente previsto in un articolo precedente, la presenza cinese nelle isole Salomone si è rafforzata grazie ad una vera e propria partnership di sicurezza. Dalla bozza dell’accordo, emersa online nelle scorse settimane, emergeva che le Isole Salomone potrebbero richiedere alla Cina di inviare nel Paese polizia, personale militare e altre forze dell’ordine e forze armate per una serie di compiti come il mantenimento dell’ordine sociale e la protezione di persone e proprietà.

Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti hanno tutti espresso preoccupazione per l’accordo. Tuttavia, le Isole Salomone hanno affermato che continueranno a sostenere la politica estera di “amici di tutti e nemici di nessuno”.

LE MIRE CINESI NELLE ISOLE SALOMONE

Sul medio lungo termine è evidente che l’intenzione della Cina sarà quella di costruire una infrastruttura navale sull’isola.

I TIMORI DI USA E AUSTRALIA

Quindi da questo punto di vista le preoccupazioni americane e australiane sono oltremodo legittime.

LA STRATEGIA DI PECHINO

Ma la presenza cinese nelle isole ha seguito una strategia molto precisa. Quale? Innanzitutto attraverso la realizzazione della Pacific China Friendship Association e in secondo luogo attraverso la Solomon Islands China Friendship Association, veri e propri strumenti di soft Power.

Anche attraverso queste associazioni infatti — nella migliore tradizione del Komintern comunista — la Cina è in grado di destabilizzare o alimentare le tensioni politiche a proprio vantaggio.

Back To Top