Con indubbia coerenza e linearità, prosegue la politica di contenimento della Cina da parte dei maggiori alleati degli Stati Uniti nello scenario dell’Indo-Pacifico.
Il 27 aprile infatti i ministri dell’Economia di Giappone, India e Australia hanno firmato un accordo denominato “Iniziativa per la resilienza della catena di approvvigionamento” sia per costruire un nuovo meccanismo di cooperazione sia per consolidare la catena di approvvigionamento regionale di vari settori.
IN COSA CONSISTE L’ACCORDO TRA GIAPPONE, INDIA E AUSTRALIA
In altri termini questo accordo consentirà alle aziende anche la diversificazione nel contesto della tecnologie digitali rafforzando in tal modo la catena di approvvigionamento ed evitando di dipendere dalla Cina.
LE CRITICHE DI PECHINO
E infatti non è un caso che il giorno dopo l’accordo siglato, il portavoce del Ministero Affari Esteri della Cina, Zhao Lijian, abbia criticato questa inusuale sinergia perché violerebbe la libertà di mercato.
RAFFORZATO IL QUAD
Naturalmente la motivazione addotta è puramente fittizia: la Cina infatti è pienamente consapevole del fatto che questo accordo non fa altro che consolidare il Quadrilateral Security Dialogue (Quad), dialogo strategico informale sorto nel 2004 grazie soprattutto agli Stati Uniti e nato per contenere la proiezione di potenza cinese.