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William Hill Caesars

Come la statunitense Caesars scommetterà su William Hill

Caesars Entertainment, il proprietario del casinò di Las Vegas, ha siglato un accordo da 2,9 miliardi di sterline per rilevare la società di scommesse britannica William Hill

 

Il casinò di Las Vegas va a nozze con il bookmaker britannico. Il cda del gruppo britannico del gioco e delle scommesse William Hill ha accettato l’offerta di acquisto da 2,9 miliardi di sterline presentata dal gruppo statunitense del gioco d’azzardo Caesars.

Anche la società americana di private equity Apollo aveva fatto un’offerta per rilevare William Hill. Ma il gruppo ha riferito che i suoi amministratori avrebbero raccomandato “all’unanimità e incondizionatamente” agli azionisti di accettare l’accordo con Caesars.

Con quest’intesa, l’operatore di casinò tenta di espandersi nel redditizio mercato delle scommesse sportive negli Stati Uniti.

L’OPERAZIONE

I consigli di amministrazione dell’azienda statunitense e William Hill hanno concordato un’offerta in contanti di 272 pence per azione soggetta al voto favorevole degli azionisti.

Il prezzo offerto è superiore del 57,6% rispetto al prezzo di chiusura dello scorso primo settembre, ultimo giorno di mercato antecedente all’annuncio dell’offerta.

SCARTATA L’OFFERTA DI APOLLO

Anche il fondo di private equity Apollo aveva presentato un’offerta per l’acquisto del gruppo britannico. Ma Caesars ha affermato che se la società britannica avesse scelto Apollo, avrebbe messo a repentaglio una joint venture tra di loro.

Caesars possiede infatti una quota del 20% nelle operazioni statunitensi di William Hill. Il gruppo detiene anche i diritti esclusivi per la gestione delle scommesse sportive con il marchio Caesars.

LA STRATEGIA DI CAESAR

In particolare, l’azienda statunitense, proprietaria del Caesar’s Palace a Las Vegas, è interessata all’attività di bookmaker statunitense di William Hill. Al momento il gruppo britannico possiede 170 siti di vendita al dettaglio in 13 stati diversi.

ESPANDERE IL MERCATO A STELLE E STRISCE DELLE SCOMMESSE SPORTIVE

Un accordo aiuterebbe Caesars ad espandersi nel redditizio mercato delle scommesse sportive degli Stati Uniti, dove il bookmaker britannico ha fatto breccia da quando le scommesse sportive sono state gradualmente legalizzate in tutti gli stati.

“L’opportunità di combinare i nostri casinò tradizionali, le scommesse sportive e i giochi online negli Stati Uniti è una prospettiva davvero entusiasmante”. Ha dichiarato l’amministratore delegato di Caesars, Tom Reeg.

COME SE LA PASSA WILLIAM HILL NEL REGNO UNITO

Il proprietario del Caesars Palace intende trovare altri proprietari per le attività non statunitensi di William Hill, compresi i suoi oltre 1.400 negozi di scommesse nel Regno Unito.

Ad agosto William Hill ha dichiarato infatti che non avrebbe riaperto 119 dei suoi negozi di scommesse High Street nel Regno Unito dopo la chiusura del coronavirus. Il gruppo britannico temeva che i clienti non sarebbero tornati ai numeri prima della pandemia.

William Hill ha riferito inoltre che avrebbe integrato l’attività statunitense in Caesars con tagli minimi di posti di lavoro.

IL MERCATO DELLE SCOMMESSE ONLINE

Come ha sottolineato il Guardian, la dimensione dell’opportunità online ha dato alle società di scommesse statunitensi un’ancora di salvezza durante la pandemia di coronavirus, con il valore delle azioni di Caesars che è salito dai minimi di quasi 6 dollari nel panico di marzo a 54 dollari martedì sera.

Caesars in precedenza aveva affermato che l’acquisizione potrebbe consentirle di guadagnare tra  600 milioni e  700 milioni di dollari di entrate il prossimo anno nelle scommesse online e sportive.

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