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Putin Guerra

Ecco come la Cina cerca di allargarsi nei Brics

Ben diciannove paesi, tra cui l'Arabia Saudita e l'Iran, sono interessati a unirsi ai Brics. La Cina si sfrega le mani, mentre Russia, India, Brasile e Sudafrica potrebbero rimetterci. Ecco perché.

Un gruppo di diciannove paesi si è mostrato interessato all’adesione ai BRICS, il gruppo delle economie emergenti (almeno in origine) che riunisce Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica: valgono insieme il 41 per cento della popolazione e il 24 per cento del prodotto interno lordo globale.

L’INCONTRO A CITTÀ DEL CAPO

Ad annunciare l’eventuale allargamento dei BRICS è stato l’ambasciatore sudafricano nel gruppo, Anil Sooklal, in vista della riunione dei paesi membri a Città del Capo il 2 e 3 giugno prossimi.

“Quello che verrà discusso” all’incontro, ha detto Sooklal, “è l’espansione dei BRICS e le modalità con le quali questo avverrà. Tredici paesi hanno richiesto formalmente di unirsi, e altri sei lo hanno chiesto per via informale. Riceviamo domande di adesione ogni giorno”.

LA CINA SFIDA L’ORDINE MONDIALE AMERICANO

Come ricostruito da Bloomberg, è stata la Cina – l’anno scorso, quando deteneva la presidenza del gruppo – ad avviare il dialogo sull’espansione dei BRICS con l’obiettivo di accrescere la sua influenza internazionale e rivaleggiare con l’ordine mondiale a guida statunitense: l’Organizzazione delle Nazioni Unite, espressione dei paesi sviluppati, è stata fondata a San Francisco nel 1945 e ha sede a New York.

LA CINA FINIRÀ PER DOMINARE I BRICS?

Oggi quella cinese non è più classificabile come un’economia in via di sviluppo: è la seconda più grande al mondo, con un PIL dalle dimensioni più che doppie rispetto alla somma di quelli degli altri membri dei BRICS. Ecco perché – scrive Bloomberg – Brasile, Russia, India e Sudafrica temono che l’allargamento del gruppo possa diluire la loro rilevanza, specialmente se Pechino dovesse tirare dentro molti suoi alleati.

Dall’anno della sua formazione, il 2006, il gruppo ha aggiunto un solo nuovo membro: il Sudafrica nel 2010, modificando l’acronimo da BRIC a BRICS.

CHI VUOLE UNIRSI AI BRICS

Tra i paesi che hanno fatto richiesta formale di adesione ai BRICS ci sono l’Arabia Saudita e l’Iran, ha detto Sooklal: Riad e Teheran hanno recentemente riattivato le loro relazioni diplomatiche grazie a un accordo mediato da Pechino.

Tra i paesi che si sono soltanto detti interessati, invece, ci sono l’Algeria, l’Argentina, il Bahrein, l’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e l’Indonesia, più un paese dell’Africa orientale e uno dell’Africa occidentale che Sooklal non ha però menzionato esplicitamente.

– Leggi anche: Tunisia nei Brics?

Nonostante la comunanza di vedute su diverse questioni (ad esempio la definizione di un polo alternativo a quello occidentale), i BRICS non sono un’alleanza vera e propria. Tuttavia, al vertice del giugno 2022 il presidente russo Vladimir Putin aveva invitato gli altri membri del gruppo a lavorare per la “formazione di un sistema di relazioni intergovernative veramente multipolare”.

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