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Facebook ci seguirà dentro ai negozi. Nuova mossa pubblicitaria

Facebook saprà se gli utenti che leggono i suoi banner pubblicitari entrano davvero nei negozi. La cosa potrà portare maggiori ricavi nelle casse dell’azienda Facebook sa quasi tutto di noi. Sa certamente molto di più di quanto noi immaginiamo: sa a che ora andiamo a letto, a che ora ci svegliamo, dove vorremmo andare in…

Facebook saprà se gli utenti che leggono i suoi banner pubblicitari entrano davvero nei negozi. La cosa potrà portare maggiori ricavi nelle casse dell’azienda

Facebook sa quasi tutto di noi. Sa certamente molto di più di quanto noi immaginiamo: sa a che ora andiamo a letto, a che ora ci svegliamo, dove vorremmo andare in vacanza e con chi vorremmo andarci. E presto potrebbe anche sapere dove andiamo a fare la spesa, guadagnando molto di più in termini di pubblicità. Ad annunciarlo è stato lo stesso social, sulla pagina Facebook for business presentando la nuova evoluzione del servizio “Local awareness”, che già dal 2015 usa la funzione gps dei cellulari per aiutare i negozi ad attrarre in modo personalizzato gli utenti che si trovano nelle loro vicinanze.

Facebook e l’evoluzione del servizio Local awareness

Le aziende che si sono affidate a Facebook per la loro pubblicità hanno, fino ad oggi, intercettato i clienti in zona, mostrando loro  pubblicità personalizzate per età e sesso. Cosa cambia ora con questa nuova mossa? Le pubblicità ora conterranno anche  una mappa con la strada più veloce per raggiungere il negozio, la stima dei tempi di percorrenza e l’indicazione degli orari di apertura. Non solo: la grande novità è che il Social saprà anche se gli utenti entrano davvero nei negozi. La cosa permetterà a Zuckemberg di aumentare i propri guadagni, dato che le pubblicità mirate saranno sicuramente più efficaci nel trascinare gli utenti dentro gli esercizi commerciali.

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L’esperimento con E.Leclerc

Prima di lanciare la sua nuova funzione, Facebook ha avviato dei test con la collaborazione della catena di supermarket E.Leclerc. Il social ha postato dei banner sulle bacheche di coloro che si trovavano entro un raggio di 10 km dai supermercati: vi sono stati  un milione e mezzo di clic sui banner e ben 180.000 visite effettive. Gli utenti restano anonimi al Social e al negozio, per non violare la privacy (si rilevano le coordinate geografiche ma non i dati anagrafici).

Non solo Facebook: anche Google sfrutta la geolocalizzazione

Anche Google è su questa strada. Big G a fine maggio ha introdotto le pubblicità locali sul servizio di Google Maps: oltre ad indicarci la strada da seguire, il servizio indica ristoranti, negozi e distributori di benzina.

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