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Asteroidi

Da asteroidi ad astronavi: il nuovo progetto Nasa

Nasa finanzia un progetto di Made in Space: trasformare gli asteroidi in astronavi per avvicinarli alla Terra e sfruttarli da un punto di vista minerario La tecnologia non si pone limiti. La Nasa intende trasformare gli asteroidi in astronavi, finanziando con 100mila dollari un’idea degli scienziati di Made in Space, un’azienda aerospaziale californiana. Obiettivo del…

Nasa finanzia un progetto di Made in Space: trasformare gli asteroidi in astronavi per avvicinarli alla Terra e sfruttarli da un punto di vista minerario

La tecnologia non si pone limiti. La Nasa intende trasformare gli asteroidi in astronavi, finanziando con 100mila dollari un’idea degli scienziati di Made in Space, un’azienda aerospaziale californiana. Obiettivo del progetto, che prende il nome Rama Reconstituting Asteroids into Mechanical Automata) e fa parte del piano di colonizzazione spaziale dell’agenzia, è fare avvicinare i grandi massi alla Terra per essere sfruttati a scopo minerario o di ricerca. “Oggi siamo in grado di estrarre risorse dalla Terra”, ha affermato Jason Dunn, cofondatore di Made in Space. “Cosa avverrà quando ci serviranno le stesse risorse nello Spazio? Da dove e come le prenderemo, e come le porteremo là dove ci servono? Ecco un modo per farlo”.

Come trasformare gli asteroidi in astronavi?

Il progetto di Made in Space è ambizioso, ma chiaro. Gli asteroidi saranno raggiunti da Seed Craft, una navicella robotica che, una volta atterrata, con l’aiuto di stampanti 3d e altre tecnologie, sarebbe in grado di realizzare un sistema di propulsione,  navigazione e immagazzinamento dell’energia. L’asteroide sarà dotato di motore, e diventa una astronave autonoma.

Certo, non possiamo paragonare il sistema di cui sarebbero dotati gli asteroidi a quello di una astronave realizzata sulla Terra, ma la tecnologia dovrebbe ad ogni modo bastare al progetto. Il computer di bordo potrebbe basarsi su un semplice  sistema analogico basato sul meccanismo di Anticitera, una specie di antica calcolatrice usata già dai greci per tracciare il moto di astri e pianeti. Il sistema di propulsione, invece, dovrebbe essere basato su una specie di catapulta che scaglia massi o altro materiale via dall’asteroide, in direzione opposta rispetto al verso di marcia desiderato.

Insomma una tecnologia poco tecnologica e antica. “La tecnologia, in realtà, esiste da tantissimo tempo”, ha continuato Dunn. “Vogliamo capire se possiamo utilizzarla su un asteroide. Secondo noi, la cosa è possibile”.

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Estrazione mineraria da Asteroidi. Ci prova anche Lussemburgo

Il Lussemburgo ha lanciato un progetto per sfruttare le risorse minerarie degli asteroidi. Dopo l’annuncio di Barack Obama, che ha aperto allo sfruttamento delle risorse minerarie spaziali, il governo lussemburghese ha fin da subito deciso di mettersi a lavoro, per arrivare tra i primi Paesi ad accaparrarsi le miniere che si nascondono negli asteroidi e anche sulla luna.

Il Lussemburgo avvierà l’estrazione, prima, sugli oggetti più vicini alla Terra, i Neos, molto più ricchi di metalli di quanto si possa immaginare. Sui Neos, per esempio, è molto più facile reperire ferro, nichel e tungsteno, dal momento che questi metalli pesanti, sul nostro pianeta, tendono a concentrarsi nel nucleo, lontano dalla crosta esterna. E non solo: tanti asteroidi sono di oro, argento e altri metalli preziosi.

Attualmente il progetto del Lussemburgo è in fase di studio. La Deep Space Industries e Planetary Resources è impegnata ad individuare gli asteroidi più promettenti dal punto di vista delle risorse.

I risvolti economici dell’estrazione mineraria spaziale

Se tutto andrà bene, il progetto potrebbe rendere ‘milioni di miliardi’, come afferma Jean-Jacques Dordain, direttore generale dell’Agenzia spaziale europea: ‘Sono convinto che ci sia un grande potenziale scientifico e economico nella visione del Lussemburgo. Sappiamo già come arrivare sugli asteroidi, come trivellarli e come riportare campioni sulla Terra’.

 

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