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Yahoo ha girato milioni di email agli 007 Usa. Quali (possibili) conseguenze

Bufera su Yahoo: la società avrebbe consentito agli 007 Usa di spiare centinaia di milioni di email dei propri utenti Nuovo terremoto in casa Yahoo: la società del famoso motore di ricerca avrebbe consentito agli 007 Usa (ad Fbi e Nsa), in gran segreto, di spiare centinaia di milioni di email dei propri utenti. Le…

Bufera su Yahoo: la società avrebbe consentito agli 007 Usa di spiare centinaia di milioni di email dei propri utenti

Nuovo terremoto in casa Yahoo: la società del famoso motore di ricerca avrebbe consentito agli 007 Usa (ad Fbi e Nsa), in gran segreto, di spiare centinaia di milioni di email dei propri utenti. Le accuse arrivano da un servizio dell’agenzia Reuters che cita fonti vicine al dossier. Un’altra tegola per il gigante del web guidato da Marissa Mayer, che in questi giorni affronta il caso del mezzo miliardo di account piratati dagli hacker e la questione della fusione con Verizon.

Yahoo e le mail ‘girate’ agli 007 Usa

Le accuse sostengono che lo scorso anno Yahoo, obbedendo a una direttiva federale, ha dato vita ad un software in grado di cercare in tutti i messaggi di posta elettronica in entrata dei suoi clienti in base alle specifiche fornite da funzionari dei servizi segreti degli Stati Uniti. In pratica, a dispetto della privacy, la società avrebbe messo centinaia di milioni di account a completa disposizione delle agenzie di sicurezza, che ricercavano (anche negli allegati) alcune frasi precise (di cui si ignora il contenuto).

yahooSempre secondo le fonti vicine al dossier, identificate in due ex dipendenti della società californiana e in una terza persona al corrente di questo meccanismo, non tutti hanno ben accettato questa operazione di sorveglianza di massa a cui ha acconsentito l’amministratore delegato Marissa Mayer. Si deve proprio a questo l’addio alla società, nel giugno del 2015, del Chief Information Security Officer Alex Stamos. Fu proprio lui a scoprire il programma spia all’interno dei server dell’azienda e, credendolo opera da parte di hacker, lo distrusse. Quando capì che invece si trattava di una scelta deliberata dall’amministratore delegato decise di abbandonare Yahoo.

“Yahoo è una società di diritto e rispetta le leggi degli Stati Uniti”, ha detto la compagnia di Sunnyvale in una breve dichiarazione ufficiale.

Yahoo e gli account hackerati

Solo qualche giorno fa, si è scoperto che Yahoo è stata hackerata. L’hacker, secondo le prime indiscrezioni, ha avuto accesso a 200 milioni di account e ha venduto online le sue informazioni (nomi utente, password, informazioni personali come date di nascita, e altri indirizzi e-mail) per poco più di 1.800 dollari. 

Verizon potrebbe chiedere una revisione del prezzo di vendita?

Due grandi tegole per il gigante del Web, che potrebbero anche influenzare gli accordi per la vendita a Verizon.  A Luglio 2016 la società di telecomunicazione  si è aggiudicata le attività ‘core’ di internet di Yahoo per 4,8 miliardi di dollari. Ma gli accordi ora, potrebbero cambiare. 

Se è vero che l’accordo è oramai in fase avanzata, infatti, è anche vero che le aziende non possono ancora procedere alla fusione fino a che non avranno ottenuto tutte le autorizzazioni dalle agenzie di regolamentazione e dagli azionisti delle società. Le aziende hanno già iniziato gli incontri, ma non è detto che tutto scorra liscio. Marissa Mayer ha tenuto segreto, fino ad oggi, sia l’hackeraggio, sia l’accesso consetito a Fbi e Nsa.

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