skip to Main Content

Whatsapp

Come si dividono i co-fondatori di Whatsapp sul caso Facebook

Brian Acton ha invitato gli utenti a cancellarsi da Facebook, l’altro co-fondatore continua ad utilizzare la piattaforma. Articolo di Giusy Caretto WhatsApp è stata acquisita da Facebook per 19 miliardi di dollari nel 2014. E lo scandalo su Cambridge analytica, la più grande violazione di dati nella storia, che ha coinvolto la piattaforma social ha…

WhatsApp è stata acquisita da Facebook per 19 miliardi di dollari nel 2014. E lo scandalo su Cambridge analytica, la più grande violazione di dati nella storia, che ha coinvolto la piattaforma social ha provocato reazioni dei fondatori dell’app di messaggistica. Sentimenti, a dire il vero, contrastanti: mentre Brian Acton ha invitato gli utenti a cancellarsi da Facebook, l’altro co-fondatore continua ad utilizzare la piattaforma come se nulla fosse.

LA REAZIONE DI BRIAN ACTON

Brian Acton è rimasto molto colpito dalla notizia dell’uso non autorizzato di 50 milioni di dati personali degli utenti da parte di Cambridge Analytica, azienda legata all’ex consigliere del presidente USA Trump, Steve Bannon. Acton ha più volte twittato messaggi in cui compariva l’hastag  #DeleteFacebook, schierandosi completamente contro il vecchio “amico” Mark Zuckerberg.

Brian Acton a settembre ha lasciato la guida di WhatsApp all’altro co-founder, Jan Koum, e secondo Forbes ha un patrimonio personale netto di 6,5 miliardi.

JAN KOUM CONTINUA AD UTILIZZARE WHATSAPP

Jan Koum, altro cofondatore di Whatsapp, invece non sembra avere remore dal suo account Facebook. Koum non solo compare ancora su Facebook come responsabile di WhatsApp, ma utilizza regolarmente la piattaforma per condividere i link pro-Trump e anti-immigrazione da Breitbart, Fox News e The Daily Wire.

La frequenza dei suoi post socio-politici sembra essere aumentata nell’ultimo anno, mentre i post precedenti erano incentrati sulle caratteristiche e le storie di WhatsApp su Israele.

La pagina Facebook di Koum è pubblica ed è seguita da circa 90.000 persone. Sembra anche che abbia un interesse per le sportive costose, in quanto gli unici gruppi su Facebook di cui è membro pubblico sono “Air Cooled Porsche 911 e 912” e altri due gruppi di auto.

MA BRIAN ACTON NON E’ SOLO

Nella sua battaglia contro Facebook, Brian Acton, non è solo. Su TechCrunch, l’analista Jon Biggs ha scritto: “Facebook ci sta usando. Sta di proposito prendendo le nostre informazioni. Sta creando delle echo chamber (camera dell’eco in italiano, una metafora per indicare quelle situazioni in cui le informazioni, le idee e le credenze vengono amplificate e rafforzate in un sistema chiuso, che aumenta i nostri pregiudizi, ndr) nel nome della connessione. Fa emergere le divisioni e distrugge le vere ragioni che ci hanno portati all’uso dei social media: (distrugge) le relazioni umane. È un cancro”.

Back To Top