Virgin Orbit pronta a far decollare lo Spazioporto di Grottaglie.
La scorsa settimana la compagnia aerospaziale di Sir Richard Branson ha presentato nello spazioporto di Mojave e negli stabilimenti di Virgin Orbit a Long Beach, in California, gli scenari dell’operazione con il 747 Cosmic Girl.
In quell’occasione il top management di Virgin ha incontrato la delegazione italiana composta da Enac, Agenzia spaziale italiana, Aeroporti di Puglia e Arti-Regione Puglia, guidata dal presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma, coinvolte nel progetto dello spazioporto pugliese di Grottaglie.
“Il futuro spazioporto di Grottaglie potrebbe vedere tra i primi operatori Virgin Galactic, Virgin Orbit, entrambe parte della conglomerata dell’imprenditore britannico sir Richard Branson, e Sierra Space, interessati ad effettuare dallo scalo pugliese voli suborbitali dedicati anche al turismo spaziale e ai lanci satellitari” sottolinea il Sole 24 Ore.
“Nel corso degli incontri con gli operatori Usa – ha riferito una nota dell’Enac – è stata riconfermata la volontà di siglare al più presto l’accordo di confidenzialità e la lettera di intenti per lo scambio di informazioni e l’avvio dello studio di fattibilità e degli investimenti industriali”.
Dalla Svezia al Regno Unito è aperta la corsa tra i paesi europei per il primo spazioporto del Vecchio Continente. E anche Grottaglie potrebbe fare la sua parte.
L’INCONTRO TRA VIRGIN ORBIT E LA DELEGAZIONE ITALIANA GUIDATA DALL’ENAC
“Virgin Orbit – si legge in un comunicato di Enac – ha presentato alla delegazione italiana i possibili scenari operativi di lancio di satelliti dallo spazioporto di Grottaglie, in Puglia, mediante il sistema Cosmic Girl/Launcher One. Si tratta del sistema che prevede l’aereo Cosmic Girl dotato di un razzo a due stadi, Launcher One, nascosto sotto la sua ala”.
A CHE PUNTO È LO SPAZIOPORTO DI GROTTAGLIE?
Era il luglio 2018, quando a Bari, Sitael e l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) firmavano con la Virgin Galactic due accordi e una dichiarazione di intenti per trasferire i voli suborbitali allo spazioporto di Grottaglie.
Riguardo al progetto del primo spazioporto nazionale nell’aeroporto di Taranto-Grottaglie, proprio lo scorso mese è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di progettazione composto da ADR Ingegneria Spa, Proger Spa, Rina Consulting Spa e Architetto Camerana il bando per la realizzazione della piattaforma logistica e tecnica integrata dedicata allo sviluppo della New Space Economy.
“Abbiamo contatti da tempo con Virgin Orbit per Grottaglie e l’aver rallentato un po’ era necessario fare uno studio più dettagliato” ha spiegato Giorgio Saccoccia, presidente dell’Asi, parlando ai giornalisti nel corso della conferenza stampa di inizio anno.
Ma a questo punto Svezia, Regno Unito o Norvegia potrebbero arrivare prima.
IL FALLIMENTO DEL LANCIO DI VIRGIN ORBIT
Alla fine del 2022 è fallito il primo lancio di satelliti da una nazione europea tentato proprio da Virgin Orbit.
Nella notte del 9 dicembre la compagnia di Branson ha annunciato l’anomalia 10 minuti prima di mezzanotte, meno di un’ora dopo il lancio del razzo da Cosmic Girl, un jumbo jet Boeing 747 convertito partito dall’aeroporto di Newquay in Cornovaglia. Il razzo e i nove satelliti a bordo sono andati perduti.
La missione Start Me Up avrebbe segnato una serie di primati: primo lancio orbitale in assoluto dal Regno Unito, primo lancio internazionale per Virgin Orbit e primo lancio commerciale dall’Europa occidentale (gli altri avvengono normalmente dallo spazioporto di Kourou, in Guyana francese).
In caso di successo, lo Spaceport Cornwall avrebbe permesso di annoverare la Gran Bretagna ai ranghi dei paesi in grado di lanciare dal proprio suolo tra la crescente domanda di piccoli satelliti. Anche se il paese deve ancora vedere un razzo decollare verticalmente da un sito di lancio a terra.
I progetti nell’arcipelago delle Azzorre in Portogallo, nell’isola di Andoya in Norvegia, in Andalusia in Spagna e in Gran Bretagna, tra gli altri, sono tutti in lizza per essere i primi ad avere successo.
LA CORSA PER LO SPAZIOPORTO EUROPEO
Attualmente l’unico spazioporto dell’Agenzia spaziale europea (Esa) è nella Guyana francese in Sud America.
Ma lo scorso 13 gennaio l’Unione europea ha inaugurato la prima base sul continente europeo dedicata al lancio di satelliti. Il sito è un’estensione dell’Esrange Space Center nell’Artico svedese, a circa 40 chilometri (25 miglia) dalla città di Kiruna. La società statale che gestisce il sito di Esrange, la Swedish Space Corporation (SSC), mira a lanciare il suo primo satellite dal sito “nel primo trimestre del 2024”.
Ciò renderebbe la Svezia il primo paese dell’Europa continentale – esclusa la Russia – a inviare un satellite dal suo suolo. Fornirà inoltre capacità di lancio in un momento in cui la cooperazione con la Russia e il sito di lancio di Baikonur in Kazakistan è stata ridotta dalla guerra in Ucraina.
Tornando nel nostro paese, se i tempi sono ancora lunghi prima di vedere razzi lanciati dalla terra di Puglia, come rimarca il Sole 24 Ore, l’incontro tra Virgin Orbit e la delegazione italiana è comunque preliminare allo studio di fattibilità. Non resta dunque che attendere la sigla di un’intesa tra Virgin Orbit e le autorità per lo spazioporto Grottaglie.