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Pnrr Spaziale

Pnrr spaziale, cosa farà il governo?

Pnrr e non solo, che cosa è emerso dalla conferenza stampa del presidente dell’Asi (Agenzia spaziale italiana), Giorgio Saccoccia

 

C’è ottimismo nelle stanze più alte dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Il presidente Giorgio Saccoccia, nella conferenza stampa svoltasi ieri nella sede di Tor Vergata non ha celato la sua soddisfazione per il futuro dello spazio di casa nostra. Il 2023 sarà l’anno della contrattualizzazione di quanto allocato dallo Stato nelle recenti pianificazioni in cui è emersa precisa la disponibilità nel continuare con le collaborazioni internazionali, che indubbiamente sono essenziali per un Paese che da solo non può assorbire né saturare l’offerta della ricerca e delle industrie interne. E certo, quanto liberato al consiglio ministeriale di Parigi – conferma di terzo contributore in Esa dopo Germania e Francia – incoraggia l’attesa prospettata.

ITALIA IN PRIMO PIANO SU ALCUNI PROGETTI LUNARI

Per alcuni programmi del progetto lunare, non tutti i ruoli fra i partner tradizionali sono stati definiti nel loro assetto, ma per il lander Argonaut e il sistema di comunicazione Moonlight, l’Italia avrà un ruolo di primo piano. È per questo in corso un lavoro molto delicato che vedrà il bilanciamento degli asset tecnologici e delle somme stanziate, in cui l’Italia e la Germania si spartiscono le posizioni più alte. L’incertezza è comprensibile trattandosi di definire interessi importanti e con l’aspettativa di alti ritorni. Siano essi come contributo all’immagine della diplomazia spaziale, che -ci auguriamo- anche di brevetti industriali.

GLI INVESTIMENTI DEL PNRR NEL SETTORE SPAZIALE

Ma è non solo il consiglio dei paesi membri dell’Esa a focalizzare il posizionamento italiano nel club del settore: il Paese sembra stia comprendendo sensibilmente la strategia di avere una base solida per quanto concerne attività produttive e gestionali dello spazio, determinata con un sostegno consistente al piano triennale dell’Asi. Poi c’è anche il Pnrr che ha investito il settore con progetti che potrebbero irrobustire sostanzialmente il ruolo italiano in tutto quanto concerne l’osservazione e la sorveglianza del nostro pianeta. Ambito in cui siamo inequivocabilmente leader mondiali in campo radaristico.

L’UE ha diviso 723,8 miliardi di euro tra i Paesi dell’Unione.

IL PROGETTO IRIDE: COSTELLAZIONE DI SATELLITI PER L’OSSERVAZIONE DELLA TERRA

In campo spaziale, tra i settori più strategici di ogni nazione industrializzata, le linee di intervento del Pnrr varate nel 2021 hanno auspicato un effetto moltiplicatore negli investimenti, un soddisfacimento trasversale dei requisiti di missione e un sostanziale valore di cross-fertilization, una preziosa trasversalità di applicazione tra i filoni di ricerca con la diversificazione delle opportunità diverse.  Nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – è dato noto – è stata stipulata una Convenzione dal valore di circa 1,3 miliardi di euro contenente due elementi: IRIDE per 1.070 milioni e circa 235 milioni per i lanciatori.

Il programma prevede una costellazione di satelliti per l’osservazione della Terra che aiuterà a monitorare i cambiamenti climatici, a contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, a tutelare le coste del Paese, a tenere sotto controllo le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche e fornirà anche dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali ad alta tecnologia da parte di startup e piccole e medie imprese del settore.

COSTRUZIONE DI UN MOTORE ECO-SOSTENIBILE PER I FUTURI LANCIATORI EUROPEI

Nell’ambito della stessa Convenzione –ma non parte di IRIDE- verrà avviato anche un progetto di costruzione di un motore eco-sostenibile per i futuri lanciatori spaziali europei.

L’attività in corso, voluta dal governo italiano e guidata da Esa vede l’agenzia italiana coinvolta nella disponibilità di tutte le esperienze maturate nel programma più importante che è la costellazione COSMO SkyMed e anche in PRISMA. Per quanto riguarda le applicazioni, il Presidente ha confermato che esiste un foro di utilizzatori con cui è stato instaurato un confronto continuo per tutte le possibilità da sfruttare dal nuovo sistema che sarà in orbita dal 2026.

OBIETTIVO: ALLARGARE LA PLAEA DI UTILIZZATORI

Quello che deve essere ancora affinato è quanto dovrà essere allargato il gruppo degli utilizzatori poiché, come prima accennato si prevede un allargamento dell’utilizzo anche a sfere non istituzionali, secondo la volontà del precedente governo e qui sorgono problemi non più di ordine tecnologico ma più complessamente amministrativi e giuridici perché se ci sono opportunità ma possono sorgere anche vincoli alla eventuale vendita dei dati.

IRIDE, del resto, per come è stata concepita avrà un’architettura finale in base alle risposte di chi sta offrendo le macchine.

COSA FA IL GOVERNO MELONI RIGUARDO IL PNRR SPAZIALE

Quanto preoccupa oggi, come ha ammesso Saccoccia, è che non si è avuto un riscontro con il nuovo governo. E nel Pnrr tutto è regolato e spinto dal parametro tempo.

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