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Asml, tutto sull’università olandese coinvolta nella guerra dei chip Usa-Cina

L'Università tecnica di Eindhoven, molto legata ad Asml, sta ricevendo forti pressioni dagli Stati Uniti per aumentare il controllo sugli studenti cinesi: Washington teme lo spionaggio industriale, dopo l'episodio del 2023.I fatti e l'analisi di Aresu

L’Università tecnica di Eindhoven, nei Paesi Bassi, si è ritrovata coinvolta nella cosiddetta “guerra dei chip” tra gli Stati Uniti e la Cina. L’istituto si trova infatti nella stessa cittadina che ospita la sede centrale di Asml, l’azienda di macchinari per la produzione di semiconduttori più avanzata al mondo, nei confronti della quale svolge – si potrebbe dire – la funzione di “bacino di talenti”.

LA CHIP WAR TRA AMERICA E CINA, IN BREVE

Con “guerra dei chip”, o chip war, si intendono gli sforzi attuati dagli Stati Uniti – principalmente attraverso restrizioni al commercio – per impedire alla Cina di accedere alle tecnologie e alle attrezzature necessarie allo sviluppo e alla fabbricazione di microchip complessi, dalle dimensioni ridottissime, che sono necessari per l’intelligenza artificiale e per altre tecnologie critiche (impiegabili anche in contesti bellici).

Assieme al Giappone, i Paesi Bassi sono direttamente coinvolti nel piano americano per l’isolamento tecnologico della Cina, dato che Asml non ha concorrenti nel mercato dei macchinari per la litografia ultravioletta estrema (Euv), un procedimento estremamente complicato e preciso per la produzione di semiconduttori grandi solo pochi nanometri.

GLI STATI UNITI SONO PREOCCUPATI PER GLI STUDENTI CINESI DELL’UNIVERSITÀ DI EINDHOVEN

L’Università tecnica di Eindhoven si trova fisicamente a poca distanza dal quartier generale di Asml. Il presidente dell’istituto, Robert-Jan Smits, sta ricevendo parecchie domande dai funzionari statunitensi – incluso l’ambasciatore nei Paesi Bassi – sugli studenti cinesi, come ha raccontato a Bloomberg. “Riceviamo il messaggio di fare attenzione agli studenti cinesi, ma chi è che concede ogni tipo di visto agli studenti cinesi per andare nelle università americane? Il governo degli Stati Uniti”, ha detto Smits. La pressione di Washington si spiega con i timori di spionaggio industriale cinese su Asml (è già successo, peraltro).

Asml ha investito e investe parecchio nell’Università tecnica di Eindhoven per la formazione di eventuali dipendenti futuri. Lo scorso maggio la società ha annunciato un finanziamento di 80 milioni di euro per formare gli studenti di dottorato e per migliorare la “camera bianca” dell’istituto, cioè quell’edificio privo di polvere e contaminanti vari utilizzato per lo studio dei microchip. L’università possiede un edificio adibito a laboratorio che ospita alcune macchine di Asml per la litografia.

Smits ha detto a Bloomberg che l’Università tecnica di Eindhoven collabora con il governo e con i servizi di sicurezza per controllare i professori stranieri e per consigliare i docenti sulle misure di sicurezza da adottare quando visitano la Cina. Oltre un quarto degli studenti dell’università sono stranieri, ma non è nota la percentuale di quelli di nazionalità cinese.

ASML E IL FURTO DI SEGRETI INDUSTRIALI

Nel 2023 ASML ha accusato un ex-dipendente in Cina di aver rubato delle informazioni confidenziali; da allora, l’azienda ha avviato un’indagine interna e ha rafforzato i controlli di sicurezza. In quell’anno i servizi di intelligence dei Paesi Bassi definirono la Cina “la più grande minaccia per la sicurezza economica” della nazione.

COSA FARÀ IL GOVERNO DEI PAESI BASSI?

Sempre nel 2023, il governo olandese – guidato al tempo da Mark Rutte, indicato come prossimo segretario della Nato – ha elaborato una legge per vietare agli studenti cinesi di frequentare programmi universitari che riguardano tecnologie sensibili, come appunto i semiconduttori, ma non è ancora stata votata.

Non è chiaro cosa farà il nuovo esecutivo di Dick Schoof, in carica dal 2 luglio. Il primo ministro ha detto che i Paesi Bassi devono essere “molto cauti” nei rapporti con Pechino sulle questioni di sicurezza nazionale; il ministro dell’Istruzione ha dichiarato che il paese non può “permettersi il lusso di essere ingenuo”, ma “allo stesso tempo abbiamo bisogno di un approccio sfumato. Ci sono molti studenti cinesi brillanti”.

I LEGAMI DI ASML CON GLI STATI UNITI

Sotto l’amministrazione Rutte i Paesi Bassi hanno introdotto molte restrizioni alle esportazioni in Cina di Asml, ponendo sotto controllo non soltanto i macchinari per la Euv ma anche quelli per la Duv (litografia ultravioletta profonda), meno avanzati; e lo hanno fatto nonostante la Cina sia un mercato molto rilevante per le vendite dell’azienda.

Asml è parecchio integrata nella filiera europea dei microchip – Zeiss (specchi) e Trumpf (laser), entrambe tedesche, sono due fornitrici essenziali, ad esempio – ma è anche profondamente legata agli Stati Uniti, avendo acquisito negli anni molte aziende americane di litografia, la più nota delle quali è forse Silicon Valley Group. Come ha spiegato sul canale YouTube di Limes Alessandro Aresu, analista geopolitico e autore di Il dominio del XXI secolo, prima di poter procedere all’acquisizione di queste aziende, considerate sensibili per via delle loro tecnologie, Asml ha dovuto notificare l’intenzione al governo statunitense e ottenerne l’approvazione. Oggi la società possiede numerosi uffici negli Stati Uniti, con migliaia di dipendenti.

Aresu definisce Asml un “asset di sicurezza” per i Paesi Bassi, dal quale deriva la loro crescente importanza nella sicurezza internazionale: non sarebbe un caso, dunque, che l’ex-primo ministro Mark Rutte sia stato scelto come nuovo segretario generale dell’alleanza atlantica, di cui gli Stati Uniti sono peraltro i maggiori contribuenti e i più avanzati in quanto a capacità militari. Rutte dovrebbe assumere formalmente l’incarico a ottobre, succedendo a Jens Stoltenberg.

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