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Crosetto Germania

Ucraina, Leopard 2 e Oto Melara. Tutti i dossier della visita di Crosetto in Germania

Dal sostegno militare all'Ucraina ai Leopard 2 fino alla vendita di Oto-Melara. Tutti i dossier sul tavolo nella prima visita ufficiale in Germania del ministro della Difesa Guido Crosetto al suo omologo tedesco Boris Pistorius

 

Dal sostegno all’Ucraina alla sostituzione dei nostri carri armati: ecco alcuni dei dossier sul tavolo in occasione dell’incontro tra il nostro ministro della Difesa Guido Crosetto e l’omologo tedesco Boris Pistorius in in Germania.

“Tra Italia e Germania solide relazioni bilaterali che in questo complesso momento è fondamentale rafforzare. Condivisa volontà di collaborazione nelle attività addestrative tra Forze Armate”, ha dichiarato Crosetto, ieri in visita ufficiale in Germania, nel corso dell’incontro con il Ministro della Difesa della Repubblica federale tedesca, Boris Pistorius, che segue quello avvenuto lo scorso 15 febbraio a margine della Ministeriale Difesa Nato di Bruxelles.

“Diversi i temi sui quali si sono confrontati i due Ministri”, riporta la nota del dicastero di Palazzo Baracchini. Tra gli altri, la collaborazione nel settore dell’industria della difesa, Mediterraneo allargato, nonché “l’importante legame tra Unione Europea e Africa dove occorre garantire non solo sicurezza ma anche sviluppo e crescita economica”.

“Ma i temi davvero delicati riguardano l’industria della Difesa: la vendita in sospeso di una quota di Oto-Melara, per cui si era fatta avanti lo scorso giugno Rheinmetall, l’acquisto di carri armati sostitutivi ai nostri vecchi Ariete e Dardo, e un eventuale coordinamento sulla produzione degli F35” commenta Uski Audino oggi su La Stampa.

Tutti i dettagli.

L’INCONTRO TRA CROSETTO E PISTORIUS IN GERMANIA

L’Italia è un “partner strategico” della Germania, dalla protezione del fianco orientale della Nato al Sahel, dalla cooperazione negli armamenti al “sostengo concreto” per l’Ucraina, impegnata a respingere l’invasione russa. È quanto affermato dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, a seguito dell’incontro che ha avuto ieri a Berlino con l’omologo italiano, Guido Crosetto, con un messaggio su Twitter.

LA COLLABORAZIONE NEL SETTORE DELLA DIFESA

L’Italia è tradizionalmente uno dei partner europei più stretti e rilevanti. Esiste uno spettro di cooperazione profondamente intrecciato e ampio tra le forze armate, compresi l’addestramento, le esercitazioni, le operazioni e l’Eurofighter, l’F-35 o l’Eurodrone” specifica la nota del ministero della Difesa tedesco.

E “un’altra iniziativa di coordinamento potrebbe avvenire sugli F35” sottolinea ancora La Stampa. Lo scorso 14 dicembre il Ministero della Difesa tedesco ha dichiarato che sta acquistando 35 caccia di quinta generazione prodotti dal colosso statunitense Lockheed Martin dopo che la commissione bilancio del Bundestag, il parlamento tedesco, ha dato il via libera. La spesa per i velivoli è di 8,3 miliardi di euro.

Una buona notizia per Leonardo che è responsabile della produzione delle ali dell’F-35A e dell’assemblaggio finale degli aerei ordinati da Italia e Paesi Bassi nel suo sito piementose di Cameri.

LA VICENDA OTO MELARA

Ma un altro dossier caldo tra i due paesi è la vendita (rimasta in stand-by al momento) di Oto Melara e Wass, le due controllate armamenti terrestri e navali messe in vendita da Leonardo nel 2021.

Inizialmente su Oto Melara-Wass hanno espresso interesse il consorzio franco-tedesco Knds e Fincantieri. Lo scorso maggio anche la tedesca Rheinmetall ha presentato un’offerta non vincolante a Leonardo del valore tra 190 e 210 milioni di euro per la ex Oto. Il gruppo della difesa tedesco Rheinmetall vuole investire in Italia acquistando fino al 49% di Oto Melara, la controllata armamenti terrestri messa in vendita da Leonardo insieme all’altra unità Wass.

“Nessuna conferma ufficiale che Pistorius e Crosetto abbiano affrontato la questione della controllata di Leonardo, ma certo il tema è caldo da quando nel 2021 il gruppo tedesco ha offerto di acquistarne il 49%” ha evidenziato La Stampa.

IL RINNOVAMENTO DEI MEZZI DELL’ESERCITO

Ma la vicenda Oto Melara è legata a doppio filo con il programma un rinnovamento del parco in dotazione delle Forze armate italiane. Oto Melara fa parte con Iveco del Cio, capofila dell’industria nazionale negli armamenti terrestri, controllato da Cnh Industrial e Leonardo.

Al consorzio Cio, composto da Iveco e Oto Melara, è stato affidato il programma di ammodernamento di 122 Centauro, veicolo blindato utilizzato dai reparti di cavalleria dell’Esercito. Tuttavia devono essere sostituiti i veicoli cingolati per la fanteria Dardo e i carri armati Ariete.

Come emerge dalla proposta della tedesca Rheinmetall inviata a Leonardo la strategia di crescita per Oto Melara sarebbe individuata nei futuri programmi terrestri per la fanteria. A partire dal nuovo carro leggero — Aifv  — per la sostituzione del Dardo fino alla partecipazione al programma del futuro carro armato europeo.

L’ACQUISTO DEI LEOPARD 2

Secondo indiscrezioni di stampa, l’Esercito italiano intenderebbe acquistare i carri tedeschi Leopard 2 e gli svedesi CV90 per sostituire i vecchi Dardo. Nello specifico, Defense News aveva riportato che l’Esercito starebbe valutando l’approvvigionamento di 125 tra carri e veicolo da combattimento per la fanteria. Ma non va dimenticato che nel gennaio 2021 la tedesca Rheinmetall ha proposto il nuovo veicolo cingolato da combattimento Lynx. Non solo. Rheinmetall ha abbinato alla sua offerta la possibilità di coinvolgere l’intero comparto industriale con la creazione di un polo di eccellenza italiano attraverso il consolidamento del settore terrestre nazionale.

“È improbabile che ieri siano state prese decisioni a riguardo, ma il fascicolo acquisti e cooperazioni era sul tavolo. Così come potrebbe esser stato un argomento la questione delle collaborazioni a progetti comuni, come il carro armato franco-tedesco Mgcs (Main Ground Combat System) che potrebbe sostituire, in un futuro non si sa quanto lontano, sia il francese Leclerc che il tedesco Leopard 2” sostiene la Stampa.

E sull’intenzione dell’Esercito Italiano e della Difesa di acquistare i carri LEOPARD 2 A7/A8 dalla Germania, ha rilanciato Pietro Batacchi, direttore di Rid: “Si vogliono acquistare i LEOPARD 2? Bene, ma che si faccia allora un accordo G2G ad ampio raggio con la Germania nel cui ambito i Tedeschi si impegnano a compare in Italia il SAMP/T, invece dell’americano PATRIOT, l’AW-249, visti i problemi del TIGRE e l’indisponibilità a procedere all’aggiornamento allo standard Mk3 dell’elicottero, e, perché no, la CENTAURO 2, che farebbe molto comodo all’Esercito Tedesco, altrimenti troppo sbilanciato “in alto” come pesi (PUMA, BOXER)”.

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