I cannoni italiani Fh70 in prima linea in Ucraina.
Già nel maggio scorso lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev aveva dichiarato di operare con i nuovi obici FH70 nel Donbass per resistere all’avanza russa.
Gli obici FH70 da 155 millimetri, dal peso di 7,8 t, sono in grado di sparare tre colpi al minuto a una distanza che può superare i 25 chilometri. Ma “All’Ucraina mancherebbe circa la metà delle munizioni necessarie per vincere questa guerra” sottolinea Piagnarelli nel suo reportage. (Qui l’approfondimento di Startmag su come l’Ue finanzierà le nuove munizioni per l’Ucraina).
Per l’esercito ucraino c’è un grande vantaggio a operare con i cannoni italiani: “Gli F70 sono compatibili con una decina di proiettili diversi, mentre quelli sovietici (cui siamo abituati) ne accettano solo di tre tipi” spiega uno dei militari ai microfoni di Rainews.
Tutti i dettagli.
IL SERVIZIO DI RAINEWS
Armi italiane in azione in Ucraina. Abbiamo seguito una brigata che sul fronte di Zaporizhzhia spara con obici FH70, artiglieria pesante. Non si sa quanti di questi e altri armamenti Roma abbia consegnato a Kyiv. La lista è coperta da segreto di Stato.
– PARTE 1 pic.twitter.com/UYOw6VQWmS— Ilario Piagnerelli (@ilario82) March 9, 2023
LE CARATTERISTICHE DELL’OBICE FH70
L’FH70 è un obice trainato sviluppato dal Regno Unito e dalla Germania negli anni 70. Successivamente, l’Italia è entrata nel programma. Il progetto aveva lo scopo di sostituire l’obice americano M114 da 155 mm. Nel 1976 l’obice fu adottato in servizio.
Secondo Repubblica, “l’FH70 non è un cannone di ultima generazione, ha un concept da anni Settanta ma è ancora molto valido ed è di livello superiore rispetto a quelli ancora più vecchi di tipo sovietico in dotazione alle truppe ucraine”.
IN SERVIZIO PRESSO L’ESERCITO ITALIANO
Come si legge sul sito dell’Esercito italiano, “l’obice di artiglieria a traino meccanico da 155/39 FH-70 è idoneo a fornire supporto di fuoco diretto alle Grandi Unità elementari. In dotazione ai reggimenti di artiglieria da montagna delle Brigate alpine (1° e 3° rgt.), al reggimento “a CAVALLO” nonché al 21° reggimento “TRIESTE” e al 24° reggimento “PELORITANI”, in sostituzione del semovente M109L, in 18 pezzi per unità. L’obice è dotato di un motore Volkswagen, denominato Auxiliary Power Unit (APU) utilizzato per il movimento autonomo del pezzo (cambio di schieramento, movimenti logistici), in via di sostituzione con uno diesel, di nuova concezione”.
PERCHÉ PIACE AI MILITARI UCRAINI
Infine, da subito entusiasta l’esercito ucraino per gli obici italiani. Grazie al caricatore semiautomatico, l’equipaggio addestrato può effettuare fino a sei colpi al minuto, quasi uno ogni dieci secondi. I proiettili contengono dieci chili di esplosivo.