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Fh70

Tutto su FH70, gli obici inviati dall’Italia in Ucraina

Tra le forniture di armamenti inviate dal governo italiano a Kiev, ci sarebbero anche gli obici FH-70 da 155/39 mm già in azione nel Donbass. Colpiscono ad oltre 25 km di distanza

 

I militari ucraini stanno operando con i nuovi obici FH70 nel Donbass per resistere all’avanza russa.

Lo ha riferito lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev.

Molto probabilmente, gli obici sono stati trasferiti in Ucraina dall’Italia.

I media locali avevano infatti precedentemente riferito che l’Ucraina avrebbe ricevuto gli obici FH70 dall’Italia. Gli obici farebbero parte del nuovo – terzo – pacchetto di aiuti militari da Roma. Il condizionale è d’obbligo dal momento che la lista di aiuti militari inviati dall’Italia resta secretata.

“Gli analisti di Ukraine Weapons Tracker, che tracciano le armi in circolazione nel Paese, scrivono: «Gli Howitzers italiani sono già in uso, una quantità non definita è stata donata di recente dall’Italia»”, ha scritto oggi Repubblica.

Gli obici FH70 da 155 millimetri, dal peso di 7,8 t, sono in grado di sparare tre colpi al minuto a una distanza che può superare i 25 chilometri.

“Per l’Italia si tratta di una donazione molto “pesante”. Il nostro Esercito, infatti, dispone in tutto solo di una settantina di questi cannoni che peraltro sono in servizio già da tempo”, spiega il Messaggero.

LE CARATTERISTICHE DELL’OBICE FH70

L’FH70 è un obice trainato sviluppato dal Regno Unito e dalla Germania negli anni 70. Successivamente, l’Italia è entrata nel programma. Il progetto aveva lo scopo di sostituire l’obice americano M114 da 155 mm. Nel 1976 l’obice fu adottato in servizio.

Secondo Repubblica, “l’FH70 non è un cannone di ultima generazione, ha un concept da anni Settanta ma è ancora molto valido ed è di livello superiore rispetto a quelli ancora più vecchi di tipo sovietico in dotazione alle truppe ucraine”.

IN SERVIZIO PRESSO L’ESERCITO ITALIANO

Come si legge sul sito dell’Esercito italiano, “L’obice di artiglieria a traino meccanico da 155/39 FH-70 è idoneo a fornire supporto di fuoco diretto alle Grandi Unità elementari. In dotazione ai reggimenti di artiglieria da montagna delle Brigate alpine (1° e 3° rgt.), al reggimento “a CAVALLO” nonché al 21° reggimento “TRIESTE” e al 24° reggimento “PELORITANI”, in sostituzione del semovente M109L, in 18 pezzi per unità. L’obice è dotato di un motore Volkswagen, denominato Auxiliary Power Unit (APU) utilizzato per il movimento autonomo del pezzo (cambio di schieramento, movimenti logistici), in via di sostituzione con uno diesel, di nuova concezione”.

INVIATO ANCHE DA ALTRI PAESI

“Per quanto riguarda i Paesi europei, tale pezzo d’artiglieria era in servizio presso le Forze Armate di Germania e Regno Unito, dalle quali però è stato oramai dismesso da anni” evidenzia Rid.

La Difesa italiana ha acquistato 160 obici, di cui la metà in riserva. È da quella scorta che il governo Draghi avrebbe attinto per il pacchetto di aiuti militare da inviare a Kiev. “Lo stesso tipo di obice è stato fornito da Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Olanda e Portogallo. La Francia ha inviato anche i semoventi Caesar, sempre in calibro 155 millimetri” precisa Repubblica.

Questi ultimi sono obici di ultima generazione, in grado di raggiungere obiettivi anche oltre i 40 chilometri di distanza. Inoltre sia gli M777 che i Caesar francesi possono parare proiettili di precisione a guida GPS che sbagliano l’obiettivo di pochi metri. Secondo il New York Times, “è probabile che l’M777 americano abbia l’effetto maggiore per la quantità di armi fornite, garantendo un fuoco accurato a lungo raggio quando un numero sufficiente di equipaggi è addestrato per usarle”.

PERCHÉ PIACE ALL’ESERCITO UCRAINO

Infine, è entusiasta l’esercito ucraino per gli obici italiani. Grazie al caricatore semiautomatico, l’equipaggio addestrato può effettuare fino a sei colpi al minuto, quasi uno ogni dieci secondi. I proiettili contengono dieci chili di esplosivo.

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