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Palantir Wall Street

Tutto pronto per lo sbarco di Palantir a Wall Street

Palantir prepara una quotazione diretta, al posto della tradizionale Ipo, da 22 miliardi di dollari a Wall Street. La controversa società di data mining statunitense inizierà a scambiare azioni il prossimo 30 settembre

Prevista il prossimo 30 settembre la quotazione di Palantir, la più controversa società californiana di data mining con profondi legami con i servizi segreti e le agenzie militari statunitensi.

Secondo il Wall Street Journal, Palantir avrà un’elevata valutazione, segno del continuo interesse degli investitori per nuovi titoli. I banchieri hanno detto agli investitori che le azioni potrebbero iniziare a scambiare intorno ai 10 dollari ciascuna, secondo persone che hanno familiarità con la questione. Ciò equivale a una valutazione di mercato di quasi $ 22 miliardi su base completamente diluita.

L’azienda che crea software per gestire, analizzare e proteggere i dati (inclusi strumenti per aiutare a rintracciare i sospetti di terrorismo) è notoriamente riservata a causa dei suoi rapporti con i governi di tutto il mondo.

Tutti i dettagli.

COSA FA PALANTIR

Co-fondata nel 2003 a Palo Alto da Alex Karp e dal miliardario Peter Thiel, Palantir è una società di data mining. L’azienda sviluppa software in grado di aggregare informazioni su milioni di persone, tra cui la storia occupazionale, i social network, i registri telefonici e altro ancora.

Il co-fondatore Thiel ha stretti legami con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, oltre che con il Pentagono e settori di forze dell’ordine e di intelligence.

Palantir ha attirato oltre 3 miliardi di dollari di finanziamenti in capitale di rischio da parte di investitori, tra cui In-Q-Tel, il braccio di investimento della Cia.

LA QUOTAZIONE DIRETTA COME SPOTIFY E SLACK

La società ha deciso di non procedere con la tradizionale Ipo e di quotarsi direttamente in Borsa, come fatto per esempio da Spotify e Slack. In questo caso, la società vende le azioni esistenti sulla borsa pubblica e lascia che sia il mercato a determinare il prezzo. Rinuncia pertanto all’opportunità di raccogliere più denaro, ma risparmia su commissioni alle banche o broker per una normale quotazione.

Le banche avrebbero comunicato agli investitori che le azioni potrebbero cominciare a essere scambiate a circa 10 dollari, secondo fonti del Wsj.

Nei mercati privati ​​nell’ultimo anno, le azioni di Palantir hanno registrato un trend al rialzo. Il prezzo medio ponderato in base al volume in agosto è stato di  7,31 dollari e a settembre di 9,17.

REDDITIVITÀ, UN MIRAGGIO

Come molte altre società tech di alto valore, prima della loro quotazione in Borsa, Palantir non ha mai registrato profitti. Nel 2019, ha riportato una perdita netta di 579,6 milioni di dollari, all’incirca come nel 2018. Nella prima metà del 2020 ha registrato un lieve miglioramento, con una perdita di 164 milioni di dollari, contro un deficit di 274 milioni registrato nel primo semestre del 2019.

LA STRUTTURA DI VOTO DI PALANTIR

La forte domanda per le azioni della società (che non ha mai realizzato un profitto) è tanto più notevole per il fatto che i suoi fondatori hanno creato una delle strutture di governance più aggressive mai viste. Le azioni dei tre co-fondatori di Palantir — l’investitore miliardario Peter Thiel, l’amministratore delegato Alex Karp e il presidente Stephen Cohen — sono strutturate in modo da rafforzarsi man mano che i tre fondatori le vendono.

La struttura di voto di Palantir rappresenta una nuova frontiera che consente ai fondatori di startup di mantenere il controllo, anche dopo la quotazione. Gli investitori sono diventati molto diffidenti nei confronti di strutture di voto che conferiscono ai fondatori un controllo enorme.

Tuttavia questo atteggiamento sembra essere cambiato con la quotazione di Palantir, la loro propensione al rischio si è accresciuta e gli investitori ora sembrano disposti a trascurare questi problemi pur di entrare in possesso di titoli ‘caldi’, mentre il mercato delle nuove emissioni è in forte espansione.

LA VALUTAZIONE ATTESA

Una quotazione che darebbe una valutazione di mercato a Palantir di quasi 22 miliardi di dollari. Per l’anno fiscale 2020, Palantir ha dichiarato di aspettarsi una crescita dei ricavi del 42% a circa 1,1 miliardi di dollari.

Se raggiungesse il suo nuovo obiettivo di fatturato, sarebbe un tasso di crescita del 41% rispetto allo scorso anno, un’accelerazione rispetto al tasso di crescita di circa il 25% dell’anno precedente.

LA SPALLATA ALLE BIG TECH

Non rifugge le polemiche Palantir.

Nel prospetto di quotazione della società depositato a fine agosto, Alex Karp ha colto l’occasione per denunciare la sorveglianza commerciale delle Big Tech. Allo stesso tempo ha difeso l’operato del governo. Il ceo ha difeso infatti il lavoro di Palantir nella raccolta dei dati con le agenzie governative criticando le pratiche commerciali delle altre aziende attive nel settore tecnologico. Senza citarli esplicitamente, il riferimento è a Google, Facebook & Co.

Nel documento Karp ha cercato di trasformare ciò che è stato visto come una delle principali responsabilità dell’azienda in una risorsa. Ovvero la sua vicinanza alle istituzioni della sicurezza nazionale e il coinvolgimento nelle controverse politiche dell’amministrazione Trump, come la sicurezza delle frontiere.

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