Sono trascorse soltanto due settimane da quando Elon Musk ha concluso l’acquisizione da 44 miliardi di dollari di Twitter e non mancano gli scossoni per la società di San Francisco.
Durante il primo incontro con i dipendenti giovedì, Musk ha affermato che non poteva escludere il fallimento della società di micro blogging, ha riferito Bloomberg News. Nel frattempo, nella stessa giornata la società ha assistito all’esodo di alcuni top manager di Twitter, tra cui i dirigenti che si occupano di privacy e sicurezza.
Sempre giovedì la Federal Trade Commission degli Stati Uniti, una delle principali autorità di regolamentazione per la protezione dei consumatori, ha dichiarato di “seguire i recenti sviluppi su Twitter con profonda preoccupazione”. Nel 2011 Twitter ha firmato un accordo impegnandosi a proteggere meglio i dati degli utenti, che l’autorità continua a supervisionare.
Nel frattempo, mercoledì addirittura il presidente degli Stati Uniti Biden si è espresso sulla vicenda Twitter, sostenendo che i rapporti di Elon Musk con Arabia Saudita risultano “meritevoli di attenzione”.
Musk ha acquisito infatti la piattaforma social con il supporto finanziario di investitori non statunitensi, tra cui il saudita Prince Alwaleed bin Talal Al Saud, Qatar Holding, che fa parte della Qatar Investment Authority, e Binance, la più grande piattaforma di scambio di criptovalute del mondo, la cui holding è registrata alle Isole Cayman.
Non solo, proprio questo accordo ha lasciato le finanze di Twitter in una posizione precaria secondo gli esperti di credito.
Tutti i dettagli.
L’AVVERTIMENTO DEL NUOVO CHIEF TWIT
Nella sua prima comunicazione aziendale, Musk ha avvertito che Twitter non sarebbe in grado di “sopravvivere all’imminente recessione economica”. “Abbiamo bisogno che circa la metà delle nostre entrate sia abbonamenti” ha sottolineato Musk nell’e-mail.
L’avvertimento è arrivato durante un inizio tumultuoso del regno di Musk presso la società di social media: un periodo di due settimane in cui ha licenziato metà del personale di Twitter, ha fatto uscire la maggior parte dei massimi dirigenti e ordinato ai restanti dipendenti di smettere di lavorare da casa.
L’ESODO DEI TOP MANAGER
Ma oltre i licenziamenti ordinati dall’alto, ci sono anche i manager che hanno deciso autonomamente di lasciare Twitter.
Yoel Roth, che ha supervisionato la risposta di Twitter per combattere l’incitamento all’odio, la disinformazione e lo spam sul servizio, si è dimesso giovedì, secondo Reuters.
Ma la giornata era iniziata con le dimissioni di tre alti funzionari della sicurezza – il chief information security officer Lea Kissner, il chief privacy officer Damien Kieran e il chief compliance officer Marianne Fogarty – che hanno provocato gli avvertimenti dalla Federal Trade Commission (Ftc) degli Stati Uniti riferisce il Guardian.
LA LENTE DELLA FTC
La Ftc ha affermato che stava guardando Twitter con “profonda preoccupazione” dopo che i tre responsabili della privacy e della conformità si sono dimessi. Queste dimissioni potenzialmente mettono Twitter a rischio di violare gli ordini normativi.
A maggio, Twitter ha accettato di pagare 150 milioni di dollari per risolvere le accuse della FTC di aver utilizzato in modo improprio informazioni private degli utenti. In base all’accordo della società con la FTC, Twitter è tenuto a eseguire revisioni sulla privacy prima di apportare modifiche ai suoi prodotti.
LA SPENDING REVIEW DI MUSK
Dopo aver preso il controllo della società lo scorso 27 ottobre, Musk ha affermato che la società stava perdendo più di 4 milioni di dollari al giorno. Ma c’è da dire che gli inserzionisti hanno iniziato a fuggire una volta che lui ha preso il controllo.
E per far cassa, Musk ha iniziato ad addebitare 8 dollari al mese per il servizio Twitter Blue che includerà una verifica di spunta blu.
PESA IL DEBITO
Inoltre, se dopo l’acquisizione per Twitter è avvenuto il delisting (quindi è fuori dal controllo dei mercati pubblici), Musk ha caricato la società con quasi 13 miliardi di debito. Pertanto Twitter dovrà pagare interessi per un totale di quasi 1,2 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi. I pagamenti superano l’ultimo flusso di cassa rivelato da Twitter, che alla fine di giugno ammontava a 1,1 miliardi di dollari, sottolinea Reuters.
L’ATTENZIONE DEL PRESIDENTE USA BIDEN
Infine, l’acquisizione di Twitter ha suscitato preoccupazioni sul fatto che Musk possa subire pressioni da parte di paesi che cercano di controllare il discorso online. Per il presidente americano Joe Biden i rapporti di Elon Musk con alcuni Paesi stranieri rappresenterebbero una questione meritevole di attenzione. La “cooperazione” o i “rapporti di natura tecnico-commerciale” di Elon Musk con alcuni Paesi stranieri, tra cui l’Arabia Saudita, rappresentano una questione meritevole di attenzione, indipendentemente dalla loro legittimità. La Kingdom Holding Company del principe saudita Alwaleed Bin Talal possiede infatti azioni della piattaforma per un valore complessivo di 1,89 miliardi di dollari, di cui manterrà la proprietà. La società del principe è controllata al 16,9% dal fondo sovrano di Riad, presieduto dal principe ereditario, Mohammed bin Salman.