La spunta blu su Twitter si pagherà d’ora in avanti: lo ha deciso Elon Musk neo proprietario del social network.
L’imprenditore americano ha annunciato infatti il nuovo prezzo per Blue, il servizio a pagamento del social che diverrà prerequisito per aver il profilo verificato.
Finora gli utenti potevano pagare 4,99 dollari al mese per iscriversi a Twitter Blue, dando loro accesso a funzionalità esclusive, incluso un pulsante di modifica. E la spunta blu era un badge gratuito per gli account verificati. Non più secondo Musk.
“Dobbiamo pagare i conti in qualche modo! Twitter non può fare affidamento solo sulla pubblicità”, ha twittato il miliardario rispondendo alle critiche dello scrittore americano Stephen King, secondo il quale 20 dollari al mese, come ipotizzato dalle indiscrezioni, era un prezzo eccessivo.
“Spiegherò la ratio nel dettaglio prima che” il nuovo modello sarà adottato, ha aggiunto il miliardario secondo il quale la sua idea è “l’unico modo per sconfiggere i bot e i troll”. Ma la battaglia ai profili fake non è l’unica sfida per Musk che deve rivedere infatti anche il business di Twitter. L’imprenditore statunitense cerca di aumentare gli abbonamenti e rendere il social network — che non registra profitti da anni — meno dipendente dagli annunci.
Non è nemmeno chiaro al momento se questi cambiamenti avverranno effettivamente.
Il 28 ottobre il patron di Tesla e SpaceX ha finalizzato l’acquisizione da 44 miliardi di dollari della piattaforma, Musk ha licenziato il top management della compagnia e rimosso dall’incarico tutti i membri del consiglio di amministrazione, diventando amministratore unico della società.
Intanto le banche finanziatrici di Musk hanno annunciato che congeleranno il debito di 12,7 miliardi fino ad inizio anno in attesa dei nuovi piano per Twitter.
Tutti i dettagli.
LA STRATEGIA DI MUSK
“Potere al popolo! Blue per 8 dollari al mese”, ha cinguettato l’uomo più ricco del mondo su Twitter, criticando il vecchio metodo di verifica del segno di spunta blu come un “sistema di signori e contadini”.
Il nuovo proprietario del social network intende quindi addebitare 8 dollari agli utenti interessati ad avere il profilo verificato. Inoltre Musk ha aggiunto che gli utenti a pagamento avrebbero la priorità nelle risposte e nelle ricerche e nella metà degli annunci pubblicitari.
COME FUNZIONA LA SPUNTA BLU
Ma il segno di spunta blu accanto a un nome utente, normalmente per figure di alto profilo, è attualmente gratuito. Il precedente metodo di Twitter per verificare gli utenti per un segno di spunta blu includeva un breve modulo di domanda online ed era riservato a coloro che potevano necessitare di “autenticità” per la propria identità sulla piattaforma, come celebrità, politici e giornalisti.
Anche altri social network, come Facebook e Instagram, hanno sistemi di verifica simili (con la spunta blu accanto al nome utente).
Come ricorda la Bbc, Twitter ha introdotto il sistema nel 2009, dopo aver affrontato una causa accusandola di non fare abbastanza per prevenire account fake. Secondo quanto riportato dal Guardian, nel 2021 c’erano circa 400.000 utenti verificati su Twitter.
IL COMMENTO DEGLI ESPERTI
Eppure la mossa potrebbe rendere più difficile identificare fonti affidabili, affermano i critici. Nu Wexler, ex Twitter Head of Global Policy Communications, ha avvertito che l’introduzione di una tariffa per i segni di spunta blu potrebbe rendere più difficile individuare la disinformazione. “Con la disinformazione come un problema con cui molte piattaforme stanno lottando, la verifica è uno dei modi che giornalisti, ricercatori accademici e alcuni utenti usano per filtrare la disinformazione o le informazioni di bassa qualità”, ha detto Wexler al programma Today della Bbc. “Se offri assegni blu in affitto, è più difficile vagliare la disinformazione e trovare informazioni di alta qualità” ha aggiunto l’ex manager di twitter.
Senza dimenticare che più dell’80% degli utenti di Twitter che hanno preso parte a un recente sondaggio ha dichiarato che non pagherebbe per il segno di spunta. Circa il 10% ha dichiarato di essere disposto a pagare $ 5 al mese, ricorda Reuters.
OBIETTIVO: MONETIZZARE
Ma il neo proprietario del social network deve trovare al più presto un modo per ampliare i flussi dei ricavi al di là della pubblicità che ora rappresenta il motore di crescita di Twitter. Il patron di Tesla d’altronde lo ripete da mesi che la società che cinguetta deve fare maggiore affidamento sugli abbonamenti rispetto agli spot pubblicitari per migliorare. L’abbonamento a Blue si inserisce proprio in questo quadro: da una lato aumenta i ricavi e dall’altro implica l’esistenza di profili certificati, cruciali nella battaglia di Musk contro gli account spam o falsi.
MENTRE LE BANCHE CONGELANO IL DEBITO DEL MILIARDARIO
Nel frattempo, le banche che hanno prestato 12,7 miliardi di dollari a Elon Musk per la sua acquisizione di Twitter da 44 miliardi di dollari si stanno preparando a mantenere il debito fino all’inizio del prossimo anno mentre aspettano che il miliardario sveli un piano aziendale più chiaro che possono commercializzare agli investitori. Lo ha rivelato il Financial Times secondo tre persone a conoscenza del piani.
Salvo un’impennata inaspettata nei mercati del credito quest’anno, il pool di banche, guidato da Morgan Stanley insieme a Bank of America e Barclays, ha ammesso che rimarranno bloccati a mantenere il debito sui loro libri contabili per mesi o anche più a lungo e probabilmente finiranno per incorrere in enormi perdite sul pacchetto di finanziamento.