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Smartphone 5g

Che cosa faranno Tim e Vodafone su torri e 5G

Tutte le anticipazioni sui prossimi accordi tra Tim e Vodafone 

Siamo al rush finale: Tim e Vodafone potrebbero chiudere l’accordo sulla condivisione della rete 5G già nei prossimi giorni. Secondo le indiscrezioni dell’agenzia Radiocor, è infatti fissato un cda straordinario per venerdì prossimo. Ma andiamo per gradi.

SIAMO ALLE BATTUTE FINALI

Partiamo dalle ultime novità. Quell’amicizia commerciale tra Telecom e Vodafone, che solo qualche mese fa sembrava impossibile, potrebbe essere suggellata già nei prossimi giorni. Il 26 luglio è infatti fissato un consiglio di amministrazione straordinario di Tim che avrebbe ad oggetto proprio l’accordo sulle torri.

COSA PREVEDE L’ACCORDO

Con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo del 5G, Tim e Vodafone intendono avviare una partnership per la condivisione della componente attiva della rete 5G e delle torri dei due operatori in Inwit, società controllata da Tim e quotata in Borsa. Le due società starebbero valutando anche la condivisone degli apparati attivi della rete 4G.

LE RETI 5G

Scendendo nei particolari, Vodafone e TIM, sul fronte 5G “intendono sottoscrivere un accordo che consentirebbe uno sviluppo congiunto della infrastruttura 5G. Questo progetto permetterebbe una più rapida implementazione della tecnologia 5G su un’area geografica più ampia e ad un costo inferiore. Vodafone e TIM valuteranno la fattibilità tecnica e commerciale di installare congiuntamente i propri apparati attivi 5G nel Paese, incluso in alcune grandi città dove ciascuna società potrebbe voler mantenere flessibilità strategica e assicurare la propria capacità di rispondere alle esigenze dei rispettivi clienti”, hanno spiegato le due aziende.

LA RETE 4G

Si pensa anche alla “condivisione degli apparati attivi anche delle rispettive reti 4G esistenti, per supportare la condivisione attiva della rete 5G” per “generare ulteriori efficienze”. Inoltre, Vodafone e Tim “intendono adeguare le rispettive reti di trasmissione mobile, attraverso l’utilizzo di cavi in fibra ottica a più alta capacità (“Fiber-to-the-Site” o “backhauling”). Questo consentirebbe ai clienti di trarre vantaggio dalle nuove caratteristiche del 5G, come la maggiore velocità e la bassa latenza, e genererebbe maggiori economie di scala per le società”.

ACCORDO APERTO

L’accordo vuole essere solo un punto di partenza. L’ amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, in occasione di un recente convegno sulle infrastrutture di rete, ha sottolineato che il settore propende alla condivisione delle infrastrutture, sia nel fisso sia nel mobile.

Ed è per questo che “l’infrastruttura sarà aperta a tutti gli operatori che vogliono partecipare”, ha affermato Gubitosi.

TIM BRASIL SI ACCORDA CON VIVO DI TELEFONICA

Intano, spostandoci in Brasile, Tim sembra replicare l’accordo con Vodafone tra Tim Brasil e Vivo di Telefonica. Le due aziende andranno a condividere la rete 2G in un modello di ‘Single Grid’ (unica rete) a livello nazionale, e la rete a 700 MHz nelle città con meno di 30.000 abitanti (qui i dettagli).

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