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Cosa faranno Usa e Ue per la sicurezza dei cavi sottomarini anti Cina

Gli Stati Uniti, appoggiati dalla Commissione europea, vogliono presentare all'Onu dei principi per la sicurezza dei cavi sottomarini. La mossa ha lo scopo di contrastare la Cina. Intanto, l'Ue pensa a una legge propria.

Gli Stati Uniti hanno redatto una serie di princìpi per migliorare la sicurezza dei cavi sottomarini per le telecomunicazioni, delle infrastrutture di rilevanza critica perché trasportano oltre il 90 per cento del traffico globale di dati. La dichiarazione, intitolata New York Principles on Undersea Cables e che Politico ha ottenuto in anteprima, verrà discussa alla riunione delle Nazioni Unite del 25 settembre.

LE PROPOSTE DEGLI STATI UNITI PER LA SICUREZZA DEI CAVI SOTTOMARINI

Nel testo gli Stati Uniti scrivono che la dipendenza delle comunicazioni globali dai cavi sottomarini fa sì che questi ultimi pongano “grandi rischi per gli importanti interessi pubblici e […] implicazioni per la sicurezza nazionale ed economica”. Di conseguenza, vengono proposte una serie di norme: i costruttori di cavi, ad esempio, dovrebbero valutare il grado di sicurezza dei fornitori e condividere informazioni sulla provenienza dei componenti utilizzati; si parla anche di promuovere la trasparenza sulla proprietà delle aziende e di mitigare i rischi di accesso non autorizzato alle infrastrutture.

CONTRASTARE LA CINA

In sostanza, la dichiarazione statunitense – alla quale l’Unione europea vorrebbe aderire – punta a contrastare un’eccessiva dipendenza dai fornitori cinesi.

Le due principali società attive nella realizzazione e nell’installazione di cavi sottomarini sono la francese Alcatel Submarine Networks e la statunitense SubCom.

COSA FARÀ L’UNIONE EUROPEA

Stando alle fonti di Politico, la Commissione europea ha chiesto ai governi degli stati membri dell’Unione il permesso di firmare la dichiarazione americana alla riunione delle Nazioni Unite; gli ambasciatori delle varie capitali comunicheranno il loro assenso – questo almeno è quanto ci si aspetta – il 18 settembre.

Gli Stati Uniti hanno inviato alla Commissione una bozza del documento a metà agosto.

A febbraio anche la Commissione europea aveva presentato delle raccomandazioni sulla sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini, nelle quali si invitavano gli operatori a distaccarsi dai fornitori considerati ad alto rischio. Queste indicazioni potrebbero trasformarsi in una proposta legislativa, come peraltro richiesto a Bruxelles dagli stati membri – lo scrive Euronews -, che tuttavia hanno ricordato come la sicurezza sia una materia di competenza nazionale.

I paesi dell’Unione, inoltre, avrebbero accolto con scetticismo il piano della Commissione per aggiornare le normative sulle telecomunicazioni per migliorare la connettività e la gestione delle infrastrutture di rete attraverso l’introduzione di una nuova legge, il Digital Networks Act.

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