Il ministero dell’Economia della Francia ha firmato mercoledì una promessa d’acquisto con la società di telecomunicazioni finlandese Nokia per l’acquisto dell’80 per cento del capitale di Alcatel Submarine Networks: si tratta di una delle aziende più importanti al mondo – nonché l’unica in Europa – nel campo della progettazione, produzione, installazione e mantenimento di cavi sottomarini per le comunicazioni.
L’operazione ha un valore di 350 milioni di euro e dovrebbe concludersi entro la fine del 2024 o all’inizio del 2025.
IL RUOLO DELL’AGENCE DES PARTICIPATIONS DE L’ÉTAT
L’operazione di acquisizione è gestita dall’Agence des participations de l’État, un’agenzia governativa legata al ministero dell’Economia francese che si occupa di gestire le partecipazioni statali nelle aziende considerate strategiche. Nel comunicato si legge che Agence des participations de l’État è uno “strumento di difesa degli interessi fondamentali della nazione”.
I cavi sottomarini in fibra ottica sono infrastrutture strategiche perché trasportano più del 90 per cento del traffico globale di dati. “Il controllo dei processi e delle unità produttive di queste infrastrutture essenziali contribuisce a garantire la resilienza della Francia e del resto d’Europa”, ha dichiarato il ministero dell’Economia francese.
I NUMERI DI ALCATEL SUBMARINE NETWORKS
Alcatel Submarine Networks ha un fatturato di oltre 1 miliardo di euro e conta quasi duemila dipendenti, di cui 1370 in Francia; quelli all’estero si concentrano in Norvegia e nel Regno Unito.
LE RAGIONI DI NOKIA
Nokia ha definito Alcatel Submarine Networks un “business non-core” e ha spiegato che il disinvestimento le permetterà di concentrare il portafoglio di infrastrutture di rete “sulle opportunità di crescita nei suoi mercati chiave e migliorare ulteriormente la redditività”.
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LO STATO FRANCESE VERSO IL PIENO CONTROLLO
Nel comunicato si legge che gli accordi discussi con Nokia prevedono la possibilità che nel lungo termine lo stato francese acquisisca l’intero capitale di Alcatel Submarine Networks.
In questa prima fase, per facilitare la transizione, Nokia rimarrà azionista di minoranza con una quota del 20 per cento.