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Starlink SpaceX

Starlink di SpaceX sulla rampa di lancio dell’Ipo?

SpaceX sta valutando lo scorporo di Starlink, il suo servizio di Internet satellitare, tramite Ipo già nel 2024 secondo Bloomberg. Musk nega su X ma... Fatti, numeri e approfondimenti

SpaceX pronta a far decollare Starlink, la costellazione di satelliti per trasmettere Internet ad alta velocità dallo spazio, tramite Ipo già l’anno prossimo?

Secondo fonti di Bloomberg, la società aerospaziale di Elon Musk sta discutendo un’offerta pubblica iniziale per la sua attività satellitare Starlink entro la fine del 2024, nel tentativo di capitalizzare la forte domanda di comunicazioni via spazio. Proprio ieri Starlink si è assicurato un contratto da 1,56 miliardi di pesos (89,80 milioni di dollari) per offrire internet gratuito in Messico fino alla fine del 2026, secondo quanto annunciato da un funzionario del governo messicano ripreso da Reuters.

Ad oggi, SpaceX ha lanciato oltre 5.000 satelliti Starlink e continua ad aumentare. Nel 2021, prima della guerra in Ucraina, il miliardario americano aveva detto che SpaceX quoterà Starlink quando il suo flusso di cassa sarebbe stato ragionevolmente prevedibile.

Proprio a inizio del mese il fondatore Musk ha comunicato che l’unità satellitare di SpaceX ha raggiunto il breakeven a livello di flusso di cassa, tramite un post su X (il social network ex Twitter di proprietà di Musk). “Starlink ora rappresenta anche la maggioranza di tutti i satelliti attivi e entro il prossimo anno avrà lanciato cumulativamente la maggior parte di tutti i satelliti dalla Terra”, ha aggiunto l’imprenditore.

In passato Musk ha parlato di un possibile spin-off di Starlink per quotarla in Borsa, una volta che l’azienda fosse “in una situazione di navigazione tranquilla”. Ma i tempi di una Ipo di Starlink rimangono incerti visto che oggi Musk ha negato la notizia di Bloomberg, definendola “falsa” in un post su X.

Tutti i dettagli.

LE INDISCREZIONI DI BLOOMBERG

Secondo Bloomberg, SpaceX ha trasferito le risorse dell’unità satellitare in una consociata interamente controllata che alla fine sarebbe stata scorporata nell’Ipo, citando una fonte a conoscenza dei fatti. Non è stata presa alcuna decisione finale ed è possibile che SpaceX mantenga l’unità. La quotazione potrebbe anche essere posticipata al 2025, hanno riferito le fonti di Bloomberg.

LA REPLICA DI MUSK

Immediata la smentita del fondatore e ceo di SpaceX.

In seguito al rapporto di Bloomberg, Musk lo ha definito “falso” in un post su X, senza fornire ulteriori dettagli.

LE PREVISIONE DELL’INVESTITORE MILIARDARIO

L’indiscrezione di Bloomberg segue la recente dichiarazione dell’investitore miliardario di SpaceX Ron Baron alla Cnbc secondo cui si aspetta che Starlink si scorpori e diventi pubblica “nel 2027 o giù di lì”. Baron stima che tra quattro anni SpaceX varrà tra i 250 e i 300 miliardi di dollari, fino a raddoppiare la sua attuale valutazione di 150 miliardi di dollari.

I NUMERI DI STARLINK IN VISTA DI UN’IPO

D’altronde Musk ha ventilato per anni la prospettiva di una Ipo di Starlink, ma i tempi di un’offerta non sono chiari.

Nel 2021 Musk aveva dichiarato che il servizio Internet spaziale sarebbe sbarcato a Wall Street una volta in grado di fare previsioni “ragionevolmente buone” sul flusso di cassa.

E il 2 novembre Musk pubblicato sulla piattaforma di social media X che Starlink aveva raggiunto il pareggio del flusso di cassa. Ciò ha segnato una svolta significativa dopo che Musk ha dichiarato l’anno scorso che Starlink stava “ancora perdendo denaro”, ricorda Bloomberg. All’epoca suggerì che il suo obiettivo più grande per l’azienda era quello di “non andare in bancarotta”. Ma l’attività è decollata di recente e SpaceX prevede che Starlink genererà circa 10 miliardi di dollari di vendite complessive l’anno prossimo, eclissando la sua attività di lancio di razzi e rappresentando i due terzi del totale, scrive ancora Bloomberg.

Inoltre, il Wall Street Journal ha riferito che SpaceX ha realizzato profitti per 55 milioni di dollari su entrate di 1,5 miliardi di dollari per il primo trimestre del 2023. Secondo quanto riferito, la società privata ha anche incassato circa 2 miliardi di dollari dall’emissione di azioni lo scorso anno, rispetto a 1,5 miliardi di dollari nel 2021.

L’INVESTIMENTO DELLA BANCA ITALIANA INTESA SANPAOLO

Secondo Quartz, con Musk che tiene nascosti dati finanziari e altre informazioni e fornisce dettagli al pubblico tramite X, è difficile sapere se SpaceX può “prevedere” il flusso di cassa e la redditività abbastanza bene da rendere Starlink pubblica.

Ma questo non ha importanza, perché il denaro e l’hype continuano ad arrivare alla compagnia spaziale, evidenzia la testata americana aggiungendo che “anche la più grande banca italiana, Intesa Sanpaolo, vuole aderire”, avendo scommesso una somma non rivelata in SpaceX il mese scorso. Secondo BeBeez, tale investimento potrebbe valere 151,6 milioni di dollari (141,7 milioni di euro).

IL VANTAGGIO SUI RIVALI

Dal 2019, Starlink ha ampliato la propria rete in orbita terrestre bassa fino a raggiungere circa 5.000 satelliti, posizionandosi rapidamente come il più grande operatore satellitare al mondo e rivale di Viasat, OneWeb (appena acquisita da Eutelsat) e Amazon Kuiper (Qui l’approfondimento di Startmag: Con Kuiper Amazon diventa la prima big tech spaziale).

Quindi Starlink ha un grande vantaggio sui suoi rivali possedendo più della metà dei satelliti ora nello spazio, sta correndo verso l’ambizioso obiettivo del ceo Elon Musk di lanciare una “megacostellazione” di 42.000 satelliti entro il prossimo anno.

 

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