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Apple Vision Pro Guadagnando

Siamo davvero sicuri che Apple stia guadagnando col Vision Pro?

Secondo alcuni analisti, il costo tecnologico è così elevato da rappresentare, da solo, la metà della somma cui il device di Cupertino è offerto al pubblico. E poi ci sono da mettere in conto la produzione, la distribuzione e il marketing. Insomma, Apple sta guadagnando col Vision Pro?

Il debutto sul mercato di Apple Vision Pro è stato accompagnato da pareri contrastanti, sia per ciò che concerne la qualità e le potenzialità intrinseche del device, sia per ciò che riguarda i numeri di vendita: indubbiamente alti per un visore ma nemmeno troppo soddisfacenti per una società come Apple.

LAVORARE PER NON GUADAGNARE? Sì

Da un punto di vista aziendale viene allora da chiedersi quanto stia guadagnando davvero Apple col Vision Pro, tanto più considerato il rischio che, fino a quando le vendite non raggiungeranno certi livelli, Cupertino potrebbe produrre persino “in perdita” (ovvero con costi di produzione maggiori degli introiti).

Nel mondo dell’industria, tanto più quella hi-tech, non è affatto raro che un’azienda produca perdendo denaro e risponde a strategie ben precise: succede tutte le volte nelle quali si vuole essere particolarmente competitivi sul fronte dei prezzi o sul fronte tecnologico (in quest’ultimo caso si sfruttano tecnologie particolarmente costose, ancora poco adatte alla produzione su larga scala) nella speranza di raggiungere quanto prima quel turning point che permetta il lucro.

Ora, è doveroso dire che non sappiamo se Apple col Vision Pro lavori in perdita o meno, quasi certamente non ci sta guadagnando, almeno al momento, considerato la tecnologia messa sul piatto. Un po’ di luce arriva però da un report pubblicato da CNBC, che a sua volta cita uno studio condotto da Omdia.

QUANTO COSTANO I VISION PRO AD APPLE

Sul mercato l’Apple Vision Pro è offerto a 3.499 dollari per il modello base da 256 GB. Secondo le stime degli analisti, il costo totale dei materiali supererebbe i 1.540 dollari e la maggior parte di questa spesa – pari a 456 dollari – sarebbe attribuibile, senza grosse sorprese, agli schermi micro-OLED 4K ad alta risoluzione e densità di pixel.

IL PRECEDENTE PERICOLOSO DI PLAYSTATION 5

In molti ora si affretteranno a dire che se il costo si aggira attorno a una cifra che rappresenta la metà circa del prezzo cui viene venduto, Apple starebbe già guadagnando col suo Vision Pro. Errore: il report parla esclusivamente del costo dei singoli materiali e componenti, resta fuori tutto il resto, dalla manodopera alle spese sostenute in R&D (che andrà avanti fino a quando Cupertino supporterà la periferica), fino alla distribuzione e al marketing. Difficile vedere margini con simili numeri. E si potrebbe allora verificare il problema dai tratti paradossali in cui è cascata Sony con PlayStation 5, che vende moltissimo (anche se non quanto PS4) ma non fattura. E allora licenzia.

TECNOLOGIA CHE VALE ORO

In tutto ciò Apple è esposta, anche se meno di altre realtà del settore per via delle partnership strette in Asia, alla fluttuazione dei prezzi dei semiconduttori che potrebbero fare lievitare i prezzi in caso di nuove vampate come quella post-pandemica. Non solo: è parecchio esposta alle tensioni geopolitiche tra Usa e Cina, per questo si può essere certi attenda con preoccupazione l’esito delle presidenziali statunitensi di novembre.

Al momento comunque Cupertino si sarebbe già mossa per calmierare i costi di produzione prendendo contatti con diversi produttori di pannelli cinesi: alcuni rumor giornalistici fanno riferimento ad almeno due fornitori cinesi non meglio identificati.

UN APPLE VISION PRO LOW COST?

Il turning point, ovvero la produzione in larga scala, per il momento sarebbe lontano: la maggior parte degli analisti lo individua tra il 2027 e il 2028 anche se molto farà il risultato conseguito in questa prima parte dell’anno.

Certo è che non incoraggia l’acquisto la voce di corridoio, sempre più insistente, di una versione low cost dell’apparecchio, che permetterebbe sia di incrementare la platea sia di mantenere bassi i costi di produzione. Start Magazine aveva anticipato l’indiscrezione qui. In tutto questo, c’è anche da sostituire una figura chiave con Dan Riccio, attualmente Vice President of Engineering, ovvero l’uomo a capo del progetto dell’Apple Vision Pro che rispondeva direttamente a Tim Cook: andrà in pensione a giorni.

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