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Apple Vision Pro

Perché molti fedelissimi di Apple stanno restituendo il Vision Pro

Non sono pochi i motivi per cui fioccano i resi dell'Apple Vision Pro. Non tutti i difetti, inoltre, potranno essere sanati con una patch via software. E c'è già chi parla di una nuova versione nell'arco di 18 mesi

Ora, tra le numerose incertezze che affollano la testa di chi vorrebbe acquistare l’Apple Vision Pro ma non può farlo a cuor leggero (non tutti sono in grado di sborsare i 3.500 dollari necessari per portarsi a casa l’ultimo nato in quel di Cupertino senza batter ciglio), c’è pure l’indiscrezione secondo la quale un nuovo modello, rivisto anche sulla base delle critiche avanzate dai primi utenti che sono corsi ad accaparrarsi quello in commercio, potrebbe arrivare già nell’arco dei prossimi 18 mesi.

COME MAI L’APPLE VISION PRO VIENE RESTITUITO

Non sono poche le critiche piovute addosso ad Apple e forse Tim Cook un po’ se lo aspettava pure, visto che il Vision Pro, per quanto tecnologicamente avanzato, non è certo esente dai difetti. E oltre le critiche all’azienda statunitense sono state recapitate pure le richieste di reso, diverse migliaia, allo scadere dei 14 giorni concessi per la prova.

È sufficiente fare un salto sui social per vedere cosa è andato storto. O meglio, cosa non è affatto andato giù a coloro che ora vogliono restituire il proprio Apple Vision Pro all’azienda. Diversi utenti hanno lamentato mal di testa, chinetosi, affaticamento degli occhi e un peso eccessivo del visore che grava soprattutto sulla parte anteriore, costringendo l’utente a una continua tensione dei muscoli del collo per cercare di mantenere una postura dritta.

Occorre comunque fare attenzione: Apple Vision Pro sembra diventato il bersaglio preferito di molti Influencer – o sedicenti tali – e, visto che il relativo hashtag è stato in tendenza nelle ultime ore, le critiche potrebbero essere motivate dall’intenzione di sfruttare l’onda lunga delle conversazioni online sul visore di Cupertino per ottenere un po’ di pubblicità.

COSA NON PIACE DELL’APPLE VISION PRO

Tuttavia, molte critiche sembrano invece concrete e riguardano i difetti principali riscontrati anche in sede di recensione. Molti giornalisti che hanno avuto modo di provarlo avevano riscontrato un peso eccessivo e una vestibilità tutt’altro che eccellente. “Troppo scomodo da indossare ed è uno sforzo per i miei occhi – il contenuto di una lamentela di un utente che riconosce comunque il valore del device: È chiaramente il futuro. Funziona come per magia. Ma i compromessi fisici non valgono la pena per me in questo momento. Tornerò per il prossimo, supponendo che risolvano questi problemi di comfort”.

Dal canto suo Apple non risponde ufficialmente. Anzi, pone l’accento sul fatto che a distanza di un paio di settimane dall’arrivo sul mercato statunitense sono oltre 1000 le app native per il nuovo visore di realtà aumentata di Apple, il Vision Pro. I numeri sono stati ufficializzati su X da Greg Joswiak, il capo del marketing della società di Cupertino. Come a dire che il device è già riuscito a rivitalizzare un settore, quello dei visori, finora marginale nell’industria dell’intrattenimento o comunque della tecnologia.

APPLE HA GIÀ IN MENTE UNA NUOVA VERSIONE?

Quel che è certo è che Apple non starebbe prendendo sottogamba le critiche: lo si può intuire, riporta la stampa di settore, dall’alto numero di domande che i dipendenti degli Apple Store fanno agli utenti al momento della restituzione del prodotto in merito a ciò che non ha reso gradevole la loro esperienza. Del resto, chi è corso al day one ad acquistare senza pensarci l’Apple Vision Pro fa senz’altro parte di quello zoccolo duro di fedelissimi che Cupertino non vuole giocarsi.

CHI ACCONTENTARE E CHI SCONTENTARE?

Ferale Mark Gurman, giornalista di Bloomberg, secondo cui allo stato attuale il visore di Apple rappresenta “più un’anteprima del futuro che il futuro stesso”, definendolo “essenzialmente un prototipo” che gli utenti devono anche “pagare per il privilegio di testarlo”.

A questo proposito sostiene pure che un secondo modello potrebbe arrivare già nell’arco dei prossimi 18 mesi: una decisione che se da un lato dimostrerebbe l’attenzione di Apple nei confronti della platea che si è lamentata, potrebbe dall’altro fare imbufalire chi lo ha acquistato e non l’ha restituito.

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