Tutti gli startupper hanno un sogno: imboccare la medesima traiettoria di Google mettendosi in scia dell’incredibile avventura imprenditoriale di Larry Page e Sergey Brin. Ma non si commetta l’errore di credere che i ragazzacci di Mountain View siano infallibili e siano arrivati all’apice del successo inanellando solo intuizioni geniali: le idee abortite, mal commercializzate e fallite non si contano, perfino per la Big Tech statunitense che ha saputo imporsi quale principale piazza di Internet. E i Google Glass sono lì a prendere polvere proprio come monito. Ma forse Sundar Pichai vuole rispolverarli?
QUALCUNO SI RICORDA ANCORA DEI GOOGLE GLASS?
Undici anni fa da Mountain View proponevano questo tutorial. Poco più di una decade dopo è difficile trovare altro materiale informativo sui Google Glass, usciti definitivamente di scena poco più di un anno fa, nel marzo del 2023, senza essere mai decollati per davvero.
E dire che nel progetto Mountain View ha riversato fior di miliardi, provando in tutti i modi a lasciarlo in vita, anche a costo di ridurlo da wearable device per tutti ad accessorio pensato esclusivamente per aziende e professionisti altamente specializzati.
CONCORRENZA AGGUERRITA IN UN MERCATO PICCOLISSIMO
Ma non c’è stato verso, anche per via di una concorrenza sempre più agguerrita (si pensi a Meta coi Rayban Stories, prodotti insieme a EssilorLuxottica) che ha finito per portare più attori a contendersi un mercato estremamente piccolo e arido di soddisfazioni commerciali.
Il mondo dell’alta tecnologia è del resto zeppo di invenzioni che hanno precorso i tempi o che semplicemente non sono destinate ad attecchire: si pensi ai visori 3D e ai numerosi tentativi, nel corso degli anni, di ripresentarli ciclicamente al grande pubblico. L’ultimo una decade fa o poco meno, quando tutti i blockbuster cinematografici avevano deciso di supportare tale formato. O al famoso cellulare olografico che avrebbe dovuto pensionare gli smartphone: i cellulari sono ancora qui, mentre a essere in crisi è il loro presunto successore.
LA (RI)NASCITA DEI GOOGLE GLASS?
Ma Mountain View a quanto pare non demorde. E così come Meta sembra essersi intestardita sui suoi visori per il metaverso, anche Google vorrebbe rispolverare i propri device indossabili. Dopo essere stati intravisti per qualche frame nei video dell’ultimo Google I/O, la casa di Mountain View ha ora annunciato una “partnership tecnologica strategica multiforme” con Magic Leap finalizzata a promuovere, fanno sapere, “il futuro dell’ecosistema XR con offerte di prodotti unici e innovativi”.
Shahram Izadi, VP e General Manager della divisione AR/XR di Google, infatti ha dichiarato: “Non vediamo l’ora di poter unire l’esperienza di Magic Leap nell’ambito delle ottiche e della costruzione di dispositivi, con le nostre tecnologie, in modo da portare un più ampio ventaglio di esperienze immersive sul mercato. Combinando i nostri sforzi, saremo in grado di promuovere il futuro di un ecosistema XR attraverso un’offerta di prodotti unici e innovativi.”
Maggiori dettagli non sono arrivati purtroppo dalla realtà che da anni studia la tecnologia per occhiali che possano immergerci nella realtà aumentata, che pure ha dato parecchia enfasi al nuovo accordo.
We are excited to be partnering with @Google. Magic Leap CEO @rossrosenberg put it best, “We are excited to announce a strategic technology partnership with Google to bring Magic Leap Augmented Reality (AR) expertise and optics leadership together with Google’s technology…
— Magic Leap (@magicleap) May 30, 2024
GOOGLE CONFIDA NEI BALZI MAGICI
Fondata ventiquattro anni fa da Rony Abovitz e oggi guidata da Ross Rosenberg, questa realtà della Florida produce un display retinico virtuale montato sulla testa, chiamato Magic Leap One, studiato per sovrapporre su oggetti del mondo reale immagini 3D generate tramite CGI, proiettando un campo luminoso digitale nell’occhio dell’utente.
Negli ultimi anni l’ex startup è stata ricoperta d’oro da fior di investitori, da Alibaba a Warner Bros, Fidelity, passando per J.P. Morgan, Morgan Stanley, Qualcomm Ventures, T. Rowe Price e Wellington Management Co. Senza ovviamente dimenticare Google.
GOOGLE SCOMMETTE ANCORA SU OCCHIALI E VISORI?
Secondo alcuni osservatori, Google non vuole limitarsi a infilare il nuovo Project Astra nella fotocamera di smartphone e tablet, ma anche negli occhiali per la realtà aumentata, così da permettere a Gemini di leggere direttamente tutto ciò che entra nel campo visivo di chi li indossa. Un progetto ancora più avveniristico dei vecchi Google Glass e, dunque, con un numero persino maggiore di insidie.
Non bisogna poi dimenticare che lo scorso anno Google ha anche siglato un accordo con Samsung e Qualcomm che, secondo voci di corridoio, avrebbe a oggetto proprio lo sviluppo di un device indossabile a tecnologia AR. Ma nonostante siano passati oltre 12 mesi non sono stati resi noti ulteriori dettagli.