Hezbollah ha usato droni Shahed per attaccare nel nord di Israele.
I droni utilizzati per l’attacco di Hezbollah a mezzogiorno nella Galilea occidentale sarebbero velivoli senza pilota del tipo Shahed 101. È la valutazione del Centro che studia le sfide alla sicurezza di Israele nel nord riportata dalla tv israeliana, ripresa dall’Ansa.
Secondo le informazioni disponibili, fino a poche settimane fa la milizia sciita libanese utilizzava principalmente il drone suicida Ababil di tipo T.
“Numerosi UAV ostili hanno attraversato Israele dal Libano. Diversi civili sono rimasti feriti durante l’incidente. Uno degli Uav è stato intercettato”, ha reso noto Israel Defense Forces (Idf) su X.
Il “drone suicida” in questione è progettato dall’azienda aeronautica iraniana Shahed e costruito dalla Iran Aircraft Manufacturing Industries Corporation (HESA). La famiglia dei veicoli senza pilota è diventata nota per l’utilizzo dei droni kamikaze Shahed-131 e Shahed-136 (ribattezzati Geran-1 e Geran-2 in Russia) in Ucraina. Rapporti dei media suggeriscono che Teheran venderà a Mosca diverse migliaia di Shahed-101 e i più avanzati Shahed-107.
Questi droni sono “molto difficili da rilevare e intercettare per l’aeronautica militare”, ha rivelato Itay Blumenthal, corrispondente per gli affari militari dell’emittente pubblica israeliana Kan.
Tutti i dettagli.
I DRONI SHAHED-101
Il drone Shahed 101, velivolo altamente manovrabile che è notevolmente difficile da rilevare, originario dell’Iran, è utilizzato da Hezbollah, dagli Houthi nello Yemen e dalle milizie sciite in Iraq (in Iraq è noto come Morad 5 e nello Yemen come Khatf 2), spiega il Centro di ricerca israeliano Alma.
Sebbene gli Shahed-101 siano più piccoli dei modelli precedenti, il che ne limita il carico utile, possono viaggiare fino a 600 chilometri e le loro dimensioni li rendono molto difficili da identificare e abbattere. Il velivolo può trasportare una testata di almeno 10 kg.
COSTRUITI DALL’IRAN AIRCRAFT MANUFACTURING INDUSTRIAL COMPANY
I droni Shahed sono realizzati dall’Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company, un’azienda sottoposta alle sanzioni statunitensi, riporta il portale specializzato militaryfactory.com.
Sebbene il programma di droni iraniano si sia sviluppato dalla fine degli anni ’80, il paese è soggetto a sanzioni e si ritiene che molti dei droni siano stati in gran parte copiati da veicoli stranieri, sottolinea la testata ucraina Euromaidanpress.
NUOVI DRONI ELETTRICI
Secondo il corrispondente militare Blumenthal questi nuovi droni Shahed 101 sono elettrici, a differenza dei droni Ababil precedentemente utilizzati da Hezbollah, che hanno motori a benzina. Blumenthal ha osservato che sono “estremamente silenziosi e quasi impossibili da sentire da terra”.
Il vantaggio principale dell’impiego di un motore elettrico è una ridotta firma acustica e, in una certa misura, una riduzione della firma termica. Questi sono pensati per rendere più difficile rilevare e intercettare l’UAV al momento del lancio, spiega l’istituto Alma.
L’ARSENALE DI HEZBOLLAH
Un rapporto dell’Alma del 2021 ha indicato che Hezbollah possiede circa 2.000 droni, alcuni dei quali sono avanzati e prodotti localmente. Il rapporto ha aggiunto che Hezbollah aveva schierato droni da prima della guerra di luglio del 2006, con droni come lo Shahed-129, il Mohajer e il Karrar.